Sono insegnante scuola infanzia da 20 anni ed è vero che la maggior parte dei bambini non ha l'intenzione di far male ... ma purtroppo oggi sono rimasti in pochissimi. Dipende dall'età e dalla loro conoscenza. Ancora intorno ai 3 anni si, la maggior parte non agisce con lo scopo di far male e non ha idea delle conseguenze delle sue azioni... ma già a 4 anni hanno già fatto più volte esperienza di queste dinamiche perciò già sanno che l'altro si farà male. A 5 anni lo sanno al 100% e se lo fanno è solo di proposito per far male. L'incidente a 5 anni è molto raro, succede solo a chi è un po impacciato, ma dare 1 morso a 5 anni è chiaro segno di problemi emotivi perciò occhio a generalizzare. Bambini... un conto è da 0 a 3, altro 4, 5, 6 , 7 anni... sempre bambini sono ma cambia notevolmente ogni variante. Il motivo principale per cui i genitori sono estremamente apprensivi è l'età dei genitori. Avere il primo figlio verso i 40 anni è ovvio che psicologicamente i genitori sono fragili. ! Ecco perché oggi i genitori sono estremamente protettivi. E sono teorie molto logiche, la protezione della specie, dette da esperti psicologici... basta studiare un po. La generazione passata a 50 anni avevano figli di 20 anni, 2 generazioni fa a 50 anni avevano figli di 30 anni... oggi a 50 anni abbiamo figli di 10 anni .... ovviamente una media generica ... è psicologia molto elementare. Più i genitori fanno il primo figlio da grandi più sono apprensivi perché le probabilità di fare 1 altro figlio dopo sono pochissime. A questo si aggiunge l'esperienza stessa del genitore. Modi di vivere e vedere il mondo a 20 anni rispetto ai 50 anni.... Per quanto riguarda l'educazione invece è obbligo del genitore non assecondare comportamenti violenti ed antisociali, come appunto le risse. Se un genitore è presente deve sempre condannare entrambe le parti. La violenza deve essere sempre condannata apertamente. Se un genitore è presente ad una rissa tra bambini e non impedisce la rissa è anche penalmente responsabile. E ne pagherà le conseguenze anche dopo. Il genitore ha l'obbligo di educare i figli al rispetto ed alla convivenza pacifica, al confronto educato. Se oggi il genitire asseconda le risse domani il ragazzo e dopodomani l'adulto farà risse senza colpo ferire perché gli passa il concetto che è giusto, perché papà , autorità della famiglia, lo reputa giusto perciò è lecito. Un genitore, se proprio vuole fargli fare questo tipo di "esperienza" deve far capire al bambino che non lo sapeva, non era presente e comunque deve far passare al bambino che è assolutamente vietato picchiare un'altra persona. La legge lo vieta, la morale lo vieta, il genitire non può assecondarlo!
@LaCoppiaPedagogica19 сағат бұрын
Per quanto riguarda l'apprensione non credo che l'unico elemento sia quello dell'età genitoriale, in quanto è un meccanismo molto complesso derivante spesso dall'educazione ricevuta, dall'età, dalle esperienze di vita, dalla difficoltà di avere figli (se ce ne sono state), sulla percezione di pericolo della propria zona e altri elementi che non sono di aiuto. Concordo con te sul fatto che la violenza vada sempre condannata, ma la modalità è quella che fa tutta la differenze. Condannare la violenza con aggressività, umiliazione e negazione dell'amore non aiuta a capire, ma soltanto a incrementare questo circuito violento.