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In ogni Alfa Romeo che si rispetti pulsa un “cuore sportivo”. Un organo vero e proprio che hanno solo le migliori auto del Biscione. Un muscolo potentissimo che immette nelle vene delle Alfa solo sangue nobile. E che ha permesso di trasformare moltissime auto della casa di Arese in leggende su ruote. Diverse da tutte le altre.
È grazie al “cuore sportivo” se sono nate auto come la Giulia Quadrifoglio, la berlina che ha fatto impallidire i tedeschi. Ma il cuore sportivo era pronto a pulsare anche nella Giulia Sprint GTA, nella 8C e nella Montreal. E pure nella 156, la miglior trazione anteriore italiana, così come nella Stelvio, l’unica Suv che si guida come un’auto sportiva.
Questo è il passato. Ma l’Alfa Romeo di oggi si chiama Tonale. È lei la più nuova, la più desiderata della gamma. Quella chiamata a fare i grandi numeri. E allora era arrivato il momento di capirlo una volta per tutte. Anche lei ha un cuore sportivo?
C’era solo un modo per scoprirlo. Prendere la top di gamma, l'ibrida plug-in da 280 CV. E strapparla dalla sua quotidianità, dalla sua comfort zone. E portarla oltre i suoi limiti meccanici e fisiologici.
Su strada ci penserò io. Ma in pista ci voleva qualcuno con un piedone, per usare un termine molto caro ad Alfa.
Riprese: Leonardo Mannoli
Riprese e montaggio: Alessandro Di Rosa
Drone: Emanuele Brambilla
Producer: Marco Rampon