Ho seguito la ricetta:spettacolari. Provare per credere...... Complimenti!
@giovanniangeloverga56023 жыл бұрын
Ricetta perfetta!!
@calicumar41012 жыл бұрын
mmmmmmm che roba profumato
@ΑλίκηΛειτούργη3 жыл бұрын
Τελειοοο!!!
@gaetanocardone56732 жыл бұрын
L'anisakis il parassita di acuni pesci azzurri e' visibile ad occhio nudo quando si puliscono le alici e vengono deliscate.Se cio' non avviene non serve abbatterle nel congelatore .Va bene ! Saluti
@autarchia61552 жыл бұрын
Grazie per il commento che dà l’opportunità di aprire una discussione sull’argomento. È vero che le larve sono visibili ad occhio nudo, avendo una dimensione apprezzabile (3 o 4 cm); è altrettanto vero che i pesci vadano sottoposti ad una preliminare operazione di bonifica, consistente nell’eliminazione fisica delle larve rinvenute de visu. Tuttavia, partendo dal comportamento delle larve nei pesci morti e mantenendo rispetto delle vigenti normative, occorre necessariamente ed obbligatoriamente sottoporre i pesci da mangiare crudi ad un previo trattamento di crio-conservazione (congelamento o, meglio, surgelamento) tanto più prolungato quanto più alte sono le temperature di trattamento. Le larve di anisakis si trovano solitamente nel tratto digerente del pesce infestato; tuttavia, dopo la morte del pesce, tendono a migrare all’esterno dell’apparato, collocandosi tra esso ed i tessuti muscolari; ma (attenzione) la loro “migrazione” può interessare anche gli stessi tessuti muscolari (i filetti, per intenderci) e ciò è tanto più probabile quanto maggiore è il lasso tra la morte e la pulizia del pesce. Perciò, la bonifica manuale del pesce, da sola non è sufficiente a rimuovere tutte le larve ed eliminare il rischio di parassitosi. È noto che le larve muoiano ad una temperatura di almeno 60° (70, secondo alcuni studiosi) misurata al cuore del prodotto; è altrettanto noto che la larva muoia se mantenuta a - 20° per almeno 24 ore misurate da quando tale temperatura abbia raggiunto il cuore del prodotto. Sulla scorta del comportamento anzidetto, le vigenti normative in materia suggeriscono l’immediata pulizia dei pesci le cui dimensioni lo consentano (pezzatura superiore a 18 cm), mentre in ogni caso in cui il prodotto vada consumato crudo o praticamente crudo OBBLIGANO ad eseguire un trattamento di congelamento nei termini suddetti. Sul sito del ministero della salute sono sintetizzate in una tabella esplicativa (che ho riportato nel video) le linee guida che aiutano a capire i tempi di congelamento in rapporto alla temperatura minima raggiunta dai diversi congelatori o surgelatori domestici: il mio consiglio è di seguirle scrupolosamente ed, anzi, non essendo noi in grado di capire in quale momento il prodotto abbia al suo cuore (la parte più interna) raggiunto la temperatura impostata, di prolungare significativamente i tempi di permanenza in congelatore o surgelatore. Saluti
@giacintobelgiovine426010 ай бұрын
Si abbattono prima, non dopo condite
@autarchia615510 ай бұрын
Grazie per il commento. È preferibile, invece, farlo dopo per diversi motivi. In primo luogo, più che di abbattimento bisogna perlare di vera e propria surgelazione e dunque di temperature inferiori a -18° per un tempo più o meno lungo, se si vuole scongiurare il rischio anisakis. Ciò premesso, la surgelazione preventiva comporta due problemi: in primo luogo la marinatura con limone e aceto di un prodotto scongelato ne determina la perdita di compattezza e, dunque, la tendenza allo sbriciolamento; in secondo luogo, i prodotti scongelati devono essere consumati nell'immediato e comunque entro le 24 ore (i rischi per la salute sono ingenti), perciò tale pratica non è compatibile con una marinatura lunga e in ogni caso il prodotto non sarebbe conservabile.