La torre di Babele

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[@andreadalcortivo747]

Il simbolo dell'umanità sta proprio nell'incompiuta: Chi si è fregato i soldi dell'appalto?

[@PeterParisius]

Ahahahah.

[@vaalaas4922]

La mafia

[@AgglomeratiProduzioni]

UN ANZIANO CHE ASSISTE AI LAVORI DI CANTIERE AHAHAHAHAH Come si fa a non amarti

[@tummolitensis]

sono rotolato a terra

[@chiaragastaldi1107]

Ti scopro solo ora! E che scoperta!!! Grandissimo!

[@SamUrai-fi6lj]

Anch'io ho scoperto questo canale stasera, alla fine di questo mi è venuta la pelle d'oca!!!

[@lorenzoantonelli5103]

Penso che se tutti i professori insegnassero con il tuo spirito andrei a scuola con un altro umore, complimenti davvero, ti ho conosciuto oggi e devo dire che apprezzo molto i tuoi contenuti

[@lorenzonasello1460]

Io ricordavo che la torre di Babele fosse stata costruita come tentativo dell'uomo di attraversare il cielo per arrivare sino alla sede di Dio e per questo l'Onnipotente li punì, moltiplicando le lingue. Ho apprezzato molto la tua riflessione finale sull'appartenenza comune alla torre. Bravo.

[@carlomoretti9196]

Roberto l'ha tratta dall'ebraico, a noi hanno insegnato la versione cristiana

[@Oneblood87soulbless]

E il ragazzo tornò nella sua tribú dal Papá profeta lontano dalla brama iniziale. Volevano arrivare in cielo per essere vicino ad altre divinità e uno dei 10comandamenti non nominare il nome di Dio invano.

[@DenJoshua]

Ed il messaggio può essere proprio questo, nell'unità totale dell'umanità sta racchiusa la divinità. Per annientare questa forza gestaltica è necessario e sufficiente dividere, allontanare, disunire l'umanità

[@ilfumettistamaledetto8345]

Io ricordavo che la torre era oltre a quello fatta da Nimrod che disubbidiva a Dio che voleva che il genere umano si divideva per il mondo è lui disse: no! Non dividiamoci! Anzi facciamo una torre / città come simbolo della nostra unione . Poi Dio bide che questi non seguivano quello che gli aveva detto e allora mando gli angeli a confondere la loro lingua . Bella rottura di palle .

[@markj.8491]

Fantastico! Ho scoperto i tuoi video 2 giorni fa e ne sto di virando uno dietro l'altro... Pazzesco

[@antognegne]

Ti prego non smettere di trattare argomenti filosofici , scientifici , profondi facendomi ridere

[@MrRiccardodante]

Mi piacciono molto i tuoi video e li trovo stimolanti. Sulla torre di Babele mi viene un'altra riflessione, come tu ci dici la traduzione canonica della prima frase è "facciamoci un nome". Allora ho pensato a quella che poi è l'interpretazione comune della torre di Babele come simbolo di presunzione, ovvero l'uomo che in una società unita, senza conflitti e senza diversità, si sente grande, realizzato e così decide di "farsi un nome" agli occhi di Dio, di farsi grande agli occhi di Dio attraverso un simbolo fisico, materiale, una torre, quindi una grandezza fisica e non necessariamente spirituale. Siamo uniti, siamo grandi. Una torre a simbolo di potere e grandezza per essere visti fino al cielo. Per essere visti da Dio e affinché questa "grandezza" venga riconosciuta. Allora Dio punisce gli uomini, dividendoli attraverso le lingue. Ma le lingue rappresentano gli usi e i costumi, rappresentano le culture e i popoli. Ed è bastato questo a cancellare quell'ambizione. E' bastato rimescolare le lingue e i costumi affinché gli uomini si dividessero, si allontanassero e iniziassero a farsi le guerre tra loro, a odiarsi e uccidersi a vicenda. A pensarci bene è proprio qui, con la nascita delle lingue, e quindi dei popoli divisi, che nasce l'intolleranza, il razzismo, il fanatismo, le manie di grandezza dove un popolo vuole prevaricare su un altro, la diffidenza verso popoli sconosciuti ecc ecc. Di tutta quella grandezza, grandezza tecnologica, materiale, di cui volevamo fare sfoggio con una torre che fosse vista fin dai Cieli, non è rimasto che conflitto e diffidenza, ed è bastato cambiare le lingue (e direi i colori della pelle) a dimostrazione che quella grandezza in realtà non c'era. Quindi in tutto questo più che una punizione vedrei un insegnamento: dove sta il grande popolo dell'umanità, la sua abilità, il suo progresso, se non si è capaci di vedere oltre l'apparenza della forma, del costume e della lingua, se non si è capaci di riconoscersi come un unico popolo perché tale indipendentemente da lingua e razze e cultura. Se basta che "l'altro" parli un altra lingua per porre fine a tutto e dividere gli uni dagli altri? Una lezione su cosa è la vera unità dei popoli, la vera grandezza, che non è pensare allo stesso modo, parlare alle stesso modo ma piuttosto imparare a cooperare anche quando si pensa e si parla in modo diverso. Riflessioni delle 2 del mattino guardando i tuoi video XD

[@strange-sideoflife2782]

Mi fai ogni volta un regalo,mi fai riflettere.

[@massimoesposito7014]

Questo mito mi ha fatto sempre pensare che all' uomo è impossibile raggiungere Dio con la sola tecnica, mai questa allegoria è stata più azzeccata come ai nostri tempi, in cui si è sostituito Dio con la tecnica. Solo attraverso uno sforzo interiore e spirituale fatto di dolore, vissuto, esame di coscienza, e applicazione dell'amore, l'uomo può raggiungere Dio e tornare a lui: quella è la vera torre, quella che non crolla, solo quando l'uomo supererà le divisioni con il suo prossimo (simboleggiato dalla diversità delle lingue) potrà veramente raggiungere i cieli. Scusate il sermone, ma mi è venuta così. Grazie Roberto.

[@carlomoretti9196]

Se cerchi il dolore e la sofferenza per raggiungere Dio posso farti fare un giro sul rogo magari preceduto da una settimana di torture tipo santa inquisizione. Fammi sapere

[@Colmoschin123]

Se Dio mi ha creato solo per farmi soffrire se ne può andare a fare in culo.

[@margheritagandolfi2424]

grazie di questa riflessione, che, detto con le mie parole povere, conferma, forse amplia quanto Mercandini ci offre mentre cerca il significato originario contenuto nella Bibbia, messaggio che a me sta molto a cuore, questo di cercare di trovare ciò che ci unisce come umanità, al di là di ogni diversità che ci tiene distanti. Personalmente lo ritengo compito ineludibile. Grazie di cuore

[@margheritagandolfi2424]

ho dimenticato di esprimere che per dolore si può intendere anche solo il dolore davanti al' incomunicabilità che ci divide , sempre più reale oggi che ci vede nella tentazione di difendere il proprio orticello, dimentichi di alzare lo sguardo ad un orizzonte più ampio. Questo può certo lasciare anche indifferente qualcuno, ma per qualcun altro può essere motivo di sofferenza. Forse nella sofferenza è possibile maturare qualcosa di nuovo, di buono, di bello, di vero che possa farci sentire uniti come umanità...........

[@massimoesposito7014]

@@margheritagandolfi2424 esistono vittorie mortifere e sconfitte salvifiche.

[@ManuelsFacts]

Ottima grammatica, voce che sa intrattenere, studioso. Questo è quello che serve ai ragazzi prima di cadere nel baratro ignorante di KZbin. Peccato che le tue qualità non vengano risaltate a causa di questa ignoranza che imperversa su KZbin. Continua così ;)

[@RobertoMercadini]

Continuo! Grazie!

[@diegorisato9284]

++=h

[@paolomorabito3367]

Ma definire KZbin un baratro ignorante, non è come considerare la penna di Umberto Eco una grandissima scrittrice? 🙄 È l'arma del delitto che viene condannata per omicidio? Chi l'ha creata? Chi l'ha assemblata? E cos'è l'ignoranza dopotutto? Un giudizio? Un'opinione? O esiste un culturometro che mi aiuti a definire l'entità della mia cultura? A volte allontaniamo dalla cultura per il timore del giudizio che generiamo in chi non ne ha una? 🙄

[@massimoperli1696]

Ovvio

[@milena.colonna]

@@RobertoMercadini sei ebreo?

[@veraramasco7014]

Non vwdo l'ora di vedere il prossimo video, poi ancora e ancora. .. sei fantastico

[@RobertoMercadini]

Vera Ramasco Grazie Vera!

[@michelangeloaurilia7674]

🪔

[@alessandronapione7257]

Grazie per queste storie/racconti/consigli.

[@samueleroncaglia]

4000mo like! XD Grazie Roberto, sono sempre affascinanti le tue riflessioni, anche a distanza di anni!

[@MsLaly86]

Bellissimo il tuo canale! Sono molto affascinata dai tuoi video.

[@lucamont82]

La torre di Babele mi lascia immaginare l'uno, l'aleph, la torre, la prima carta dei tarocchi e tu Roberto dicendo vedendoci la parola ci hai preso! la parola come suono, vibrazione che plasma la forma. È un archetipo.

[@cesare7285]

Sono troppo incastrato nel tuo canale intrattieni,fai cultura,complimenti💯

[@sissi7776]

Sono atea e ritengo la bibbia la più grande fregatura di tutti i tempi... Ma E ' fantastico ascoltarti.. Al di là di ciò che penso io la tua é un' interpretazione suggestiva mi ha affascinato

[@dottor_bidello]

anche Roberto è ateo

[@sarig2257]

L'anziano e il cantiere.... Sei un mito😂😂😂😂😂

[@AgglomeratiProduzioni]

Finale bellissimo, gran bel discorso!

[@enricobraglia9622]

Le faccio i complimenti per questa sua riflessione.

[@davidenuzzo523]

Grandissimo Roberto!

[@antoniopetrelli3430]

Grazie padre mio signore,Dio!che,mi fate trovare gente ottima!grazie roberto!il signore,Dio! Vi benedira!non avete minimamente idea!dell'aiuto,che mi avete dato.per la vostra spiegazione!e per questo. Ringrazio il padre mio signore,Dio!che tutto a fatto e tutto fa!e poi voi roberto,grazie per il vostro tempo prezioso!che spendete a fare questi video molto utili,per una persona come me!incolta!grazie signore mio Dio!e ancora grazie,roberto!che il signore,Dio!sia con voi!

[@doublespliffsoundsystem7263]

Mitico come sempre !

[@emmanuelleaurora4877]

I tuoi video scendono meglio che un buon caffè dopo pasto

[@michelegrillo7447]

Sì, una interessantissima spiegazione la tua: il valore simbolico della torre come parola comune all ' uomo o dell' uomo. Direi che l ' intervento divino va proprio a distruggere il simbolo umano , la sua peculiare caratteristica, per la cui codificazione ha impiegato forse millenni e cioè la parola. Perciò l' uomo deve faticosamente ricominciare. Quando finalmente era riuscito a intendersi cogl' altri ora invece è di nuovo solo e deve reinventarsi una parola comprensibile anche ai suoi simili. La torre ha poca importanza, è facilmente riedificabile ma la parola ha bisogno di tempo e soprattutto dell ' altro che la recepisce. Dio colpisce proprio nel segno. Grandissimo Roberto!

[@murruha5402]

È molto piacevole ascoltarti,sei davvero bravo e istruttivo((👊))💔. Mi piacerebbe averti come amico, anzi, è meglio di no, visto che l' amicizia,purtroppo, dopo una certa età, si trasforma in convenienza....Ti preferisco così, una simpatica persona tra le mani,in uno schermo, che quando ti cerco, ci sei sempre a farmi compagnia. Grazie 🙅

[@alessialattanzial]

Sei speciale, grazie di condividerti

[@DadoMartix]

meraviglioso pensiero!

[@edoardosasso8855]

Video, come sempre del resto, istruttivo e divertente

[@ErViolista]

Bellissimo questo vecchio video.

[@stefanolandi5932]

Sei fantastico sono contento di averti scopertoo

[@marcogrossi845]

A Bologna abbiamo un termine per indicare gli anziani che passano il tempo a vedere i cantieri: UMARELS !!!

[@giuliofelloni.6339]

Una sola parola Fantastico.

[@francescomulieddo8587]

Ciao Roberto sono un Credente amo Dio e volevo dirti che sei simpaticissimo e mi accorgo che fai molta attenzione a non offendere gli altri che è un aspetto che curo molto

[@maga9845]

Che bello poter dire: queste cose le sapevo già!!! E annuire a questo video ogni secondo ♥️ la teologia all'università è servita a qualcosa dai ahahaha

[@andreax9154]

bellissimo pensiero. complimenti

[@marco73terrone]

Complimenti!

[@davideperillo497]

aaaaa ho capitpo quando scese dio scese xche era il capo cantiere ahahah o un dio che come i vecchietti criticano i lavori con le mani dietro la schiena ahahaha che storie ridicole.....sei un GRANDE ROBERTO!!!!

[@liviocatanese7802]

L' anziano che guarda il cantiere è geniale

[@FrissyJoe]

sei meraviglioso

[@CosimoZatti]

davvero interessante, grazie

[@andreamirabella7986]

Ciao Roberto, ti ho scoperto proprio da poco, e mi è successa una cosa molto particolare: oggi ho letto una parte del libro "i fratelli Caramazov", "la leggenda del grande inquisitore". E proprio ora ho visto un tuo video che parlava delle recensioni assurde dei libri su Amazon, dove proprio citi il libro, e mi è capitato tra le mani anche questo video, dove parli della torre di Babele, torre appunto citata anche nel racconto. Essendo che la lettura di quel pezzo mi ha colpito ed emozionato davvero, volevo sapere cosa ne pensi tu, se hai tempo, magari in un video o anche in un commento. Grazie per l'attenzione, buona vita

[@ShadowangelZero]

magnifico

[@vittoriodelgaudio7503]

A Napoli ci capiamo anche con i gesti, anche con gli sguardi, se venisse anche a mancare la parola sapremo di che comunicare, perché il vero simbolo dell'umanità, è come sempre la ragione.

[@Z0RD]

M'hai spaccato con l'anziano in cantiere XD

[@matteoc2696]

Hai letto i libri di zecharia sitchin sul racconto della torre di babele, e sulla traduzione della bibbia ebraica con i testi sumerici e babilonesi?

[@stefanogallo3711]

Bravo bravo, applausi

[@erikrainieri1772]

mi chiedo se sia per un concetto legato a questo che molti culti misterici come i Pitagorici richiedessero un periodo di voto del silenzio. è un discorso questo che da tempo mi affascina ed occupa buona parte dei miei pensieri.

[@umbertocarbone2947]

Šēm nome o simbolo. Šēmà ascolta. Queste due parole ebraiche (shalom è la sola altra che conosco forse) le ho imparate dai video di Roberto e sono molto simili tra di loro. Siccome sono così simili le ho comparate. La prima Šēm sembra in questo racconto (quello della torre di babele) riferirsi a un simbolo a un segno a qualcosa che si può sentire o Ascoltare. La seconda Šēmà è una parola, una preghiera, la più importante dell ebraismo... ci invita ad ascoltare. Che cosa? Il simbolo, il nome, il segno Šēm l unico che è importante sentire e seguire: Dio. IL SIGNORE È IL NOSTRO DIO, IL SIGNORE È UNO, dice la preghiera. Ora Roberto da bravo poeta, ossia costruttore, POIETICAMENTE, cerca subito di costruire la sua torre di Babele e la chiama: Parola. Ma Roberto (lo chiamo così, perché nei suoi video l ho conosciuto e mi piace chiamarlo per nome, come si fa con le cose che si Ascoltano e conoscono davvero) è anche ateo. Perciò da bravo ateo non si spiega perché Dio ci vuole così divisi nei nostri intenti POIETICI. Ebbene il motivo è nascosto nelle sua spiegazione così bella della preghiera Šēmà. La strada degli uomini, secondo la cultura Ebraico-cristiana, non consistere nel costruire una Torre ne una Parola ne tantomeno una Storia... ma nell'ascoltare l unica parola ossia la Parola (Dio). Perciò quella torre non fu mai costruita. Poi più in là qualcuno ci venne a dire che quello che doveva essere l unica Parola l unico Verbo l unico Dio l Unico nostro Simbolo era morto. E quel Segno si era fatto croce... ma questa è un altra storia!

[@0pus]

L'anziano che si ferma a guardare un cantiere: sei un mito! :D Questa di Babele vs Pentecoste credo sia una delle metafore più pregnanti, perché mostra insieme le due possibilità del (chiamiamolo) labirinto: funzione apotropaica e funzione iniziatica. Si legge/intende/comprende davvero solo attraverso la vita (i significati mutano dentro i significanti), le esperienze e la riflessione su di esse. Cioè: i testi e le parole han senso solo nelle frasi e nei contesti, così ciascuno nella propria unicità ha senso solo in RELAZIONE agli altri: anzi, a TUTTO il resto! Questo, che non è una cosa appunto, è il bandolo o filo di Arianna o Beatrice che ci consente di non perderci nel labirinto/selva oscura = disperderci in Babele: Pentecoste allora è comprendere pre-verbalmente, attraverso e oltre appunto le diversità della manifestazione che rinviano infatti tutte all'unica e identica comunione universale. 1Corinzi 14 in qualche modo prova a chiarire questo (anche se in realtà poi fa più casino...): ascendere al Cielo non è la via, ché il regno dei cieli si manifesta/'discende' TRA gli esseri (non solo) umani (1° comandamento => Ama il prossimo etc). Il volere invece unificare, in realtà è disperdere = idolatria: il divino non è un'ipostasi ("Prego Dio che mi liberi di Dio" - M° Eckhart), agisce (anche) in e attraverso di noi. Allora, con metafora spaziale, l'andare (continuo) in orizzontale (nel mondo e nel tempo) ma con la tensione verticale (al divino, all'eterno/infinito etc.) è la vera strada/diritta via, mentre l'opposto è caduta: Icaro, tende al sole con ali di cera che il sole stesso scioglie (non è un caso che gliele costruisca il padre Dedalo, che è pure l'ideatore del labirinto).

[@alessandrotrifiro564]

Spettacolo

[@cavalotta]

Intanto complimenti! L'interpretazione che mi sembra più significativa anche oggi è quella che sottolinea come Dio sia contrario alla omologazione di modi di parlare e quindi anche di pensare. Come un unico pensiero rivolto solo a dimostrare la propria superiorità sia in realtà la rovina dell'uomo.

[@giada522]

ti adoro

[@giancarlogattesco5046]

I racconti biblici del Peccato Originale e della Torre di Babele hanno lo stesso significato e sono le due facce della stessa medaglia. Questi racconti sono due metafore che derivano da una tradizione orale che si perde nella notte dei tempi, ma come ogni metafora che si rispetti contengono una verità tangibile che va oltre il racconto. “Il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male” del quale Adamo e Eva si cibarono, corrisponde al giudizio, perché solo sapendo ciò che è bene e ciò che è male si può giudicare, ma il giudizio è frutto del pensiero, quindi questa metafora vuole mantenere vivo il ricordo di una civiltà primordiale che non aveva sviluppato capacità mentali. Nemmeno noi, quando veniamo alla luce, sappiamo pensare, eppure sopravviviamo poppando il latte materno perché siamo guidati dalla necessità di sopravvivenza dell’anima che si incarna nel corpo. I componenti di questa civiltà delle origini non usando la mente vivevano esclusivamente nel tempo presente e questo consentiva loro di mantenere il corpo sempre giovane, perché quando pensiamo emettiamo un’energia che intossica l’energia dell’anima in quanto di differente frequenza vibratoria. L‘anima è quell’energia vitale che fa sviluppare il corpo fino a fargli raggiungere la maturità sessuale e che gli permette di svolgere tutte le sue funzioni autonome. La Torre di Babele ci conferma l’esistenza di questa civiltà che non sapendo pensare non usava la verbalizzazione, infatti il castigo di Babele fu quello di perdere il suo regno perché tutti i suoi sudditi iniziarono a parlare una lingua differente l’uno dall’altro. Prima del castigo il popolo di Babele comunicava attraverso un linguaggio energetico che veniva prodotto da sentimenti di consapevolezza che venivano irradiati attraverso una particolare intelligenza che ogni individuo possiede nel proprio cuore. Praticamente si viveva in un “social” dove tutti erano al corrente dei sentimenti degli altri, perché tutti erano collegati ad una rete energetica che veniva prodotta ed elaborata dal cuore di ognuno, cosicché nessuno poteva nascondere alcunché agli altri, come mirabilmente descritto da Michelangelo negli affreschi della Cappella Sistina. Questa realtà aveva, inoltre, il vantaggio di fare manifestare tutto ciò che ogni individuo desiderava, perché tutto ciò di cui avremmo bisogno per il nostro sostentamento esiste in una realtà parallela, cosa che sapeva bene Gesù, infatti nelle sue immagini lo vediamo indicarci il proprio cuore che emana energia. Solo un’anima antica ti può spiegare queste e altre realtà, se vuoi approfondire ti suggerisco questo video: kzbin.info/www/bejne/l6allIBndsutb5I

[@uforob5601]

Bella la parola "segnacolo", parlando di cose costruite che veramente ricordano la Torre di Babele e che rappresentano l'umanità ci sono i satelliti artificiali o per rimanere nell'ambito degli edifici i grattacieli, si supererà fra poco il chilometro e ci sono progetti per andare molto più in alto... Se un giorno poi si seguirà la strada degli ascensori spaziali anche quelli...

[@andreainzaghi7373]

complimenti per l'ebraico, wow! la traduzione "farsi un nome", ovvero usare la parola letterale "nome", va benissimo nel senso che spiega didatticamente il significato di questa storia. La parola "nome" ha un certo signficato nella cultura esoterica ebraica. Tuttavia, non dico che "nome" sia una traduzione "bella" o giusta, ma solo che spiega didatticamente cosa significa a livello diciamo "esoterico". Paradossalmente, io ho un background ebraico ma non parlo ebraico e seguo la versione "adattata" di kabbalah cristiana, che emerge sopra tutto nella apocalisse di San Giovanni. Se ti interessa discutere il signficato di questa storia, contattami pure su facebook messenger al nome si Siro non Andrea (rispondo nel giro di una settimana). Non ho niente di molto colto o tecnico da dire, ne sai sicuramente più di me, sotto questo aspetto. Ho solo fatto greco al classico, per questo mi sono occupato di interpretazione solo del nuovo testamento. Precisazione: non scrivo niente di esplicito qua perché come saprai la kabbalah ebraica è riservata.

[@marafabbri8795]

Ciao Roberto, Sei molto simpatico... vorrei Se mi permetti un po' della tua attenzione per darti la mia versione sia della motivazione per cui gli esseri umani Costruirono la torre e quindi la motivazione per la confusione delle lingue e l'interruzione dei lavori: Nella Bibbia si legge che quando Dio creò Adamo ed Eva piantò per loro un giardino in Eden e gli diede il comando di spargersi in tutta la terra e di estendere quel bel giardino in tutta la terra e di tenerlo curato e soggiogati gli animali... Ma anche curati( se non fosse stato così le pecore come specie non sarebbe mai arrivate ai giorni nostri x esempio) . Dopo il diluvio Ha ribadito questo suo scopo e intenzione a Noè e la sua famiglia. Quindi quando si legge nella Bibbia che Nimrod istigò le persone a ribellarsi a Dio e a costruire la torre, era proprio per fare il contrario del comando di Dio e quindi rimanere tutti in un unico posto anziché spargersi per l'intera terra. Tu che sai le lingue in originale, sai meglio di me che l istigatore nimrod probabilmente non si chiamava così, ma è un appellativo che gli è stato dato per il suo incitamento alla ribellione( uno dei motivi che spinsero nimrod a costruire una torre molto elevata è sicuramente una sorta di vendetta Verso Dio che aveva distrutto il genere umano tramite il diluvio e una sorta di arma difensiva se Dio avesse di nuovo attuato una tale distruzione con l'acqua) . Infatti nimrod significa ribelliamoci. Quindi per amore dell'argomento il nostro Creatore avrebbe fatto molto bene a punire quella ribellione..... Inoltre nimrod come persona era un vero Sanguinario la Bibbia dice che era un cacciatore In opposizione a Dio Nel senso che cacciava le persone le uccideva.. E da questo si capisce anche come il concetto di città non sia di origine Divina ... condividerai il fatto che si fa fatica andare d'accordo quando si è pigiati concentrati in condomini, in quartieri, in città dove poi non ci si sopporta più mentre fra una casa di campagna l'altra ci sono i giusti spazi per vivere serenamente. Poi forse non sei un credente, ma ti ritengo molto intelligente per almeno essere portato a riflettere su questa versione dei fatti che è poi comprovata dai testi biblici.

[@kilau7894]

5:37

[@clementinapoli8232]

Ciao a tutti. Grazie Roberto per questa spiegazione. Guarda che tua video mi ha fatto pensare a una cosa. In fatti, perché farsi un nome se la popolazione è unita e avanza insieme. La stessa cosa me la domando per l'erezzione di un simbolo? L'essere umano decide e reagisce sempre in confronto a l'altro, mettilo da solo o in un grupo omogeno da qualche parte e l'idea di creare un simbolo non gli interesserebbe a fatto. L'umano gli piace sentirsi superiore, migliore in confronto a qualcun altro. Allora di chi? Pensai invece che la torre di babel fu construita per sfidare Dio stesso e che Dio arrabiato contro questo orgoglio puni gli umani.... è una teoria come un altra di cui le prove vere non essistono pero una cosa di cui sono sicura è che Dio non priva le persone senza ragione. Ciascuna privazione ha un origine in una nostra brutta decisione, attitudine, etc... e per invertire la situazione bisogna che ci si interroga su i nostri sbagli e cierciamo di migliorarci. La tore di Babel, come tanti altri racconti, fu riportata nei testi sacri per farci riflettere e invitarci a una riforma interna. E cosi' che vedo le cose. Grazie per avermi letto fino ala fine. xxx

[@tripenzo]

Buona sera Mercatini, premetto che la stimo per il suo modo di divulgare cultura. Io ricordo che da ragazzo studiai che gli uomini costruirono la torre per arrivare al Signore e si adirò per questo, ossia gli uomini si setnivano cosi sicuri di loro stessi che pensavano di meritarsi di avvicinarsi al Signore. Poi se sbaglio o ricordo male e possibile anzi direi probabile. Vorrei sapere cosa ne pensa di questa chiave di lettura che studiai in passato grazie

[@massimosalsano6073]

2:14 Roberto non voglio contraddirti ma può anche essere che il soggetto di quel "facciamoci un nome" fosse "noi babilonesi" 😉 Non lo credi plausibile?

[@longjohnsteffarix]

divide et impera...?

[@MD_il_microcanale]

5:40 hai detto qualcosa di epico!

[@Morn__]

Parlo un po’ di ebraico e capisco tutto quello che dici, mi sento un figo

[@dsduu8803]

Da grande mi impegnerò per piantare un seme reale della nuova babele dell'umanità

[@andreamalandra8616]

Ahahahah..Il vecchietto al cantiere.😂😂

[@kenkaneki6333]

De Las 45.900 personas que escucharon tus palabras , habran 45.900 interpretaciones . La parola o torre de babel creara una propria verdad en cada persona , una interpretacion diversa o similar en grupos de personas afines... por eso la verdad es siempre incompleta

[@fraleo100]

Ingegnere, buongiorno. Una domanda da appassionato dilettante dell ebraico biblico. Noto che Lei pronuncia torre "migdol" e non "migdal". Ne deduco che intende il qamatz come qamatz khatuf. E perché, visto che è in sillaba sì chiusa ma non atona, bensì accentata, se non erro. Le sarei grato se mi volesse spiegare. Grazie della cortese risposta. Saluti.

[@nicolaresciniti58]

MA HAI MAI PENSATO AL SIGNIFICATO DI SHEM COME "" RAZZO O MISSILE " SECONDO LA TRADUZIONE DI SITCHIM?

[@francescomarsilio7525]

Il modo con cui parli è a dir poco affascinante.

[@walter8668]

bravo bravo bravo da lontano ancora bravo da phuket

[@Roberto.Zanetti]

bravo bravo bravo da lontano ancora bravo da Prachuap Khiri Khan

[@St0nice]

5:42 è finito tutto!!

[@ploppernaut9677]

0:00 ho messo mi piace

[@fabianapinna3697]

Mi viene in mente un'osservazione che feci alla prima lezione di filosofia del linguaggio; si cercavano diverse risposte alla domanda "cos'è il linguaggio?", io risposi che è lo strumento che ci consente di tradurre in parole le nostre emozioni e condividerle. La cosa ironica è che il professore annuì e scrisse alla lavagna "serve per esprimersi" e io ci rimasi male perché non aveva capito cosa volevo dire

[@jacopof1045]

beh aveva ragione lui, non serve solo a comunicare le proprie emozioni

[@martinocoppola5507]

Ho detto nella mia mente "Un anziano che va a vedere un cantiere" prima ancora che lo dicessi. Ahahahahhah... fantastico.

[@danielegiannetti3535]

Dividi et impera...

[@lospecchiodellanima5]

Buongiorno a tutti... Avrei bisogno di un vostro cortese aiuto... Scrivo qui nn sapendo come contattare un esperto in ebraico.. ho bisogno di sapere il significato di questa parola così composta: samek - lamed - bet - yod - samek... Vi ringrazio anticipatamente

[@antoniomascia3995]

Secondo me l'unica lingua rappresentava metaforicamente l'unica linea di pensiero dell'umanità e la torre lo scopo di questa. In questo caso, reinterpretandola da un punto di vista storico, il racconto biblico si potrebbe svolgere nel momento in cui l'umanità si era appena sviluppata e gli uomini erano incapaci di formulare ragionamenti complessi e pertanto puntavano al solo raggiungimento del loro scopo: la sopravvivenza. Se così fosse (mi baso sul presupposto che l'uomo, almeno in origine, fosse consapevole della propria evoluzione), Dio sarebbe la rappresentazione del pensiero complesso, volto al superamento di quello stato di umanità primordiale. In tal caso la differenziazione delle lingue rappresenterebbe la diversificazione delle linee di pensiero che hanno portato l'umanità alla frammentazione degli scopi, talvolta in contrasto tra loro e quindi causa dell'impossibilità di raggiungere un obbiettivo comune a tutti gli uomini.

[@fabiopoli105]

E poi arrivo io che conoscevo questa leggenda (diversa peraltro) solo grazie a Metropolis di Fritz Lang😂

[@Uomo-ratto]

Nei racconti evangelici gli vengono attribuiti da Gesù di Nazareth vari nominativi, tra cui Principe delle Tenebre e Principe di questo Mondo[4]; L'ebraico Śāṭān fu tradotto nella Septuaginta (408[5]) in Διάβολος (diábolos), da cui derivò il termine tardo latino diabŏlus[6][7], cioè "diavolo"[8], che significa "colui che divide". 🤔

[@marcoottina654]

4:40 .. magari fosse così

[@Ethoshock]

Dio anziano che osserva i cantieri, e io rido perché è geniale 😂

[@PePe-kl3hd]

l'uomo non può avvicinarsi troppo al cielo confondiamoci invece con gli altri

[@anarchiccox]

Stavo attivando il traduttore...

[@NoggyDaBaskerville]

Dio è il primo ispettore del lavoro della storia. arriva e sospende tutto.

[@remigiocatalano6414]

Forse l'umanità voleva farsi un nome nei confronti dei posteri, delle future generazioni

[@ploppernaut9677]

Hava naghila! Venite e gioite!

[@matteop468]

A mio modesto avviso la stazione spaziale internazionale può essere vista come la nostra moderna torre di babele

[@FerdinandoFiore]

Perdonami ma non fu una punizione poiché la torre era un affronto a Dio?

[@RobertoMercadini]

Questa è solo una delle tante interpretazioni. Ma nella Genesi non è scritto così. Non c'è uno straccio di motivazione. Per questo sono nate tante interpretazioni. 🙂 Se non mi credi, controlla leggendo direttamente il testo biblico. Anzi, controlla comunque, anche se mi credi.

[@simoneprecisano2140]

È un po' lunga ma vale la pena leggerla. Non si può capire la storia della torre di Babele se non si parla prima del suo fondatore, Nimrod. Buona lettura... NIMROD (Nìmrod). Figlio di Cus. (1Cr 1:10) Gli scritti rabbinici fanno derivare il nome Nimrod dal verbo ebraico maràdh, che significa “ribellarsi”. Così il Talmud babilonese (Erubin 53a) afferma: “Perché, allora, fu chiamato Nimrod? Perché istigò il mondo intero a ribellarsi (himrid) alla Sua sovranità [di Dio]”. - Encyclopedia of Biblical Interpretation, a cura di Menahem M. Kasher, vol. II, 1955, p. 79. Nimrod fu il fondatore e il sovrano del primo impero venuto all’esistenza dopo il Diluvio. Si distinse come potente cacciatore “davanti” (in senso negativo; ebr. lifnèh; “contro” o “in opposizione a”; cfr. Nu 16:2; 1Cr 14:8; 2Cr 14:10) o “di fronte a” Geova. (Ge 10:9, nt.) Anche se in questo caso alcuni studiosi ritengono che la preposizione ebraica tradotta “di fronte a” vada intesa in senso favorevole, i Targumim, gli scritti di Giuseppe Flavio e il contesto stesso di Genesi capitolo 10 indicano che Nimrod era un potente cacciatore in opposizione a Geova. All’inizio il regno di Nimrod includeva Babele, Erec, Accad e Calne, tutte città del paese di Sinar. (Ge 10:10) Perciò fu probabilmente sotto la sua direttiva che ebbe inizio la costruzione di Babele e della sua torre. Questa conclusione concorda anche con la tradizione ebraica. Giuseppe Flavio scrive: “[Nimrod] trasformò gradatamente il governo in una tirannia, non vedendo altro modo per sviare gli uomini dal timor di Dio, se non quello di tenerli costantemente in suo potere. Disse inoltre che intendeva vendicarsi con Dio, se mai avesse avuto in mente di sommergere di nuovo il mondo; perciò avrebbe costruito una torre così alta che le acque non l’avrebbero potuta raggiungere, e avrebbe vendicato la distruzione dei loro antenati. La folla fu assai pronta a seguire la decisione di [Nimrod], considerando un atto di codardia il sottomettersi a Dio; e si accinsero a costruire la torre . . . ed essa sorse con una velocità inaspettata”. - Antichità giudaiche, I, 114, 115 (iv, 2, 3). Sembra che dopo la costruzione della torre di Babele Nimrod abbia esteso i suoi domini all’Assiria dove costruì “Ninive e Reobot-Ir e Cala e Resen fra Ninive e Cala: questa è la grande città”. (Ge 10:11, 12; cfr. Mic 5:6). Poiché il nome dell’Assiria deriva evidentemente da quello di Assur figlio di Sem, Nimrod, nipote di Cam, deve aver invaso il territorio semita. Sembra quindi che Nimrod sia diventato un eroe o un potente non solo come cacciatore di animali, ma anche come guerriero, come uomo violento. (Ge 10:8) La Cyclopædia di M’Clintock e Strong osserva: “Che la potente caccia non si limitasse agli animali è evidente dalla stretta connessione con l’edificazione di otto città. . . . Ciò che Nimrod fece come cacciatore fu il preludio di ciò che fece poi come conquistatore. Fin dall’antichità caccia ed eroismo erano particolarmente e naturalmente associati . . . Anche i monumenti assiri raffigurano molte scene di caccia, e la parola è spesso impiegata in riferimento a campagne militari. . . . Pertanto caccia e battaglia, che nello stesso paese in epoche successive furono così intimamente legate, potrebbero essere qui associate o coincidere. Il senso allora sarebbe che Nimrod fu il primo a fondare un regno dopo il diluvio, per unificare la frammentaria autorità patriarcale e consolidarla sotto di sé come unico capo e signore; e tutto questo in opposizione a Geova, trattandosi di una violenta ingerenza del potere camitico in territorio semita”. - 1894, vol. VII, p. 109. Riguardo alla deificazione di Nimrod, vedi DEI E DEE (Divinità babilonesi).

[@stefanoparisi3387]

@@simoneprecisano2140 forse

[@carlocumino824]

Il Vegliardo al cantiere "No. No. Non ce la faranno mai. Hai tempi di Adamo era tutt'altra cosa ...."

[@akunamatata6222]

Io sulla torre di Babele avevo sentito un'altra interpretazione anche quella che hai fatto tu mi ha colpito, un'altro invece disse che la simbologia che sta dietro a quando si parla che ogni uomo incomincia a parlare la propria lingua, sarebbe come a dire che guarda ai suoi interessi.. Cioè si, si stavano costruendo un simbolo che ci/li rappresentasse (nella Bibbia c'è scritto per stare più vicini a Dio) ma come accade spesso tra noi uomini c'è sempre qualcuno che guarda al proprio conto, e quindi secondo questa interpretazione non fu Dio a dividere ma fu l'uomo stesso a farlo E ineffetti questa interpretazione ci fa capire come è fatto l'uomo ai giorni nostri, che è si capace di grandi opere ma che probabilmente non finirà mai perché c'è sempre di mezzo l'egoismo umano che porta ognuno a "parlare la sua lingua". Ti sto spulciando tutti i video e li sto commentando nella speranza che ne faccia molti altri di questo tema 😃

[@nicolazanni276]

In un certo senso quello che dice anche Harari in "da animali a dei"

[@stefanoparisi3387]

Ovvio che l'abbia interrotta,mancavano i vari permessi

[@MD_il_microcanale]

10 e lode!

[@fedee2947]

Una delle migliori introduzioni

[@michelecolagrande7318]

Il succo di questa storia è mostrare come il desiderio dell' uomo di elevarsi a Dio lo porti alla rovina , infatti la torre che si innalza verso il cielo è simbolo della superbia mentre Dio è quella ragione che ci porta a riconoscerci come esseri che non possono elevarsi fino alla sua figura

[@RobertoMercadini]

Sì, questa è una delle tante interpretazioni possibili. 🙂

[@kaiserkarl748]

Finalmente qualcuno che non si prende gioco del Suo intervento. Se Dio è al di fuori del tempo come fa ad essere vecchio? O che forse parliamo di Zeus?

[@gjmono]

se posso, vorrei postare l'interpretazione di santiago bovisio nelle sue opere, relativa alla torre di babele, egli scrive: dalla storia dell'uomo Insegnamento 8: La Torre di Babele Mentre imperava la sub-razza ariano-semita succede il quarto ed ultimo sprofondamento di Atlantide, 87.000 anni fa. Gli ariano-semiti, trasformati in paesi forti e poderosi di agricoltori e che incominciavano a lasciarsi assimilare per gli atlanti, alzarono poderose città, benché essi non lavorassero in esse. Prendevano schiavi atlanti che facevano lavorare sotto la sua direzione. Gli atlanti usavano la sua statura e la sua forza e gli ariano-semiti la sua intelligenza. Eressero immense piramidi che erano il centro delle sue città; immense torri che sembravano sfidare al cielo. Nelle linee e misure di questi giganteschi monumenti scrissero la storia dell'universo in segni, misure e linee, la storia dell'uomo e degli uomini venturi. Comparati, le piramidi dell'Egitto sono pigmee. Ma la costante promiscuità con gli atlanti faceva che gli ariano-semiti fossero attratti per il forte magnetismo animale di questi e si contagiarono nei suoi mali, ambizioni ed arti nere. A tanto arrivò il potere della sua civilizzazione che questi uomini arrivarono a credersi come Dio e che i suoi tempii piramidali sfiderebbero al Cielo, per contenere tutta la sua saggezza. Di tale maniera che si lasciarono trascinare ed assimilare per gli atlanti mongoli. Pervertirono la sua lingua sacra ed usarono la lingua monosillabica e gutturale degli atlanti, formandosi così diverse lingue. Dunque l'ora arriva quando Atlantide deve sparire definitivamente sotto le acque. E succede il quarto diluvio. Durante giorni e giorni piove torrenzialmente sulla terra; il mare infuriato si alza come un mostro per inghiottirla. Per quaranta anni ci furono continue inondazioni, immersioni e cambiamenti atmosferici. I Grandi Iniziati portavano ai paesi sotto la protezione delle terre che sapevano promesse per la nuova sub-razza. Gli ariani della Tribù di Vashishia in Sudafrica perirono. Quelli dell'America rimasero appartati per l'Oceano del resto del continente; eventualmente furono assorbiti per gli Iranici. Quelli delle Tribù di Marichi e di Narada furono quasi completamente spianati per le acque che discesero dell’Himalaya e più avanti assorbiti per gli Iranici. Quelli della Tribù di Atri rimasero quasi nascosti ed anche, a sua volta, furono assorbiti per gli Iranici. Quelli della Tribù di Vashishia che rimasero in Europa, incolumi, aspettavano la sua ora. Dopo il Gran Diluvio, gli ariano-semiti, molto indeboliti, furono assorbiti sempre di più per gli atlanti, fino a formare un tipo nuovo: l'uomo ariano di carnagione nera. Questi ariano-semiti di carnagione nera osteggiavano agli altri ariano-semiti che rimanevano. I restanti ariano-semiti guerreggiavano anche con gli ultimi ariano-ariani che furono, a poco a poco, sparendo. Gli incidenti climatici ed i cambiamenti prodotti nella Terra per i movimenti sismici, avevano distrutto la fertilità dei campi, ma gli uomini portarono il seme del frumento, lo seminavano ed insegnavano la sua coltivazione ai vinti, fino all'apparizione della sub-razza ariano-iranica. (eventuali errori sono dovuti alla poca accuratezza di chi ha tradotto, ma essendo santiago italiano con forti ascendenze, influenze latino americane , gli scritti non differiscono affatto) ps: quanto è scritto non appartiene originalmente al cafh( cavalleria americana del fuoco di hes), ma al ramo europeo che lo ha preceduto di cui santiago faceva parte, scomparso con l'avvento del fascismo e mai se ne sentirà più parlare, esso era il cefh.

[@francescorotili400]

/b////

[@4ser96]

Dapprima interessante, successivamente sfocia in becero razzismo.

[@cazzucazzuiuiu]

hahah grande, mi sembra di vedere i vecchietti che si fermano davanti i lavori in corso rompendo le palle a gli operai...

[@Millennium647]

Il logos

[@gabrieledolzadelli4453]

Alcune considerazioni. Chi era a capo del progetto della torre? Nel testo viene detto fosse un tale soprannominato Nimrod (che non era il suo vero nome, ma un appellativo, difatti deriva probabilmente dal verbo "marad", ossia "ribelliamoci"). Questo personaggio viene descritto con caratteristiche negative. Viene detto che era un uomo in "opposizione a Dio", sanguinario e cacciatore di uomini. Nimrod era un conquistatore e sottomise diverse comunità, soprattutto fra i semiti (discendenti di Sam), essendo lui un camita (discendente di Cam) e cananeo. Questa premessa aiuta a capire che difficilmente le sue intenzioni erano buone e innalzare una torre fino ai cieli serviva probabilmente a quattro scopi: 1) farsi effettivamente un nome insieme ai suoi seguaci, non tanto verso gli animali, quanto verso le popolazioni sottomesse e quelle ancora da sottomettere; 2) una sfida verso Dio, che risiedeva appunto nei cieli; 3) farsi Dio e Re (secondo le tradizioni, Nimrod fu poi ucciso dai suoi seguaci e successivamente deificato in Mardok, la divinità principale dei babilonesi); 4) scampare a un eventuale secondo diluvio (questo lo dicono le tradizioni arabe, in cui Nimrod, per sfuggire in maniera ribelle a un nuovo giudizio, aveva pensato a una struttura tanto alta da non essere sommersa). Questi aspetti potrebbero aiutare a capire il motivo per cui, secondo la narrazione, Dio intervenne confondendo le lingue e interrompendo i propositi dell'uomo. Ciao Riccardo. Ti seguo sempre con piacere. :)