Interessante, tuttalpiù forse la deflessione la classificherei proprio come una sesta, anche se è il prodotto di anticipo, schivare e parare, non crede anche lei, maestro?
@DanteBasili5 жыл бұрын
Vero, da un certo punto di vista la deflessione è proprio il prodotto di anticipo e schivare. Non di parare perchè in questo schema parare implica una sorta di "stop", di opposizione. Credo che lo schema dipenda dall'arte marziale di riferimento. Diversi amici che praticano arti marziali giapponesi vedendo il video hanno puntualizzato schemi differenti. Comunque validi nel loro contesto.
@nicciolino15 жыл бұрын
@@DanteBasili ecco una domanda: il karate è un'arte marziale cinese (derivata sostanzialmente dalla gru piangente, se non sbaglio), ma ''schematizzata'' più alla giapponese, sbaglio?
@DanteBasili5 жыл бұрын
Forse Gru Bianca, ma anche altri stili del Sud della Cina. La storia del Karate, seppur circostritta a piccole aree geografiche è particolareggiata e variegata. Dovrebbe risponderti chi ne sa più di me. Provo a chiedere di intervenire a qualche amico :)
@nicciolino15 жыл бұрын
@@DanteBasili Grazie ^^
@DanteBasili5 жыл бұрын
@@nicciolino1 Ecco la risposta di un amico, cultore di Karate, che non usa i messaggi su KZbin, quindi scrivo a nome suo: "Direi che l'argomento è molto vasto ma per farla breve il karate è nato e sopravvive tutt'ora ad Okinawa. Precisamente cominciò a diffondersi mi pare verso il 1600 e si chiama Tode (mano cinese). Infatti i maestri dell'epoca studiavano vari stili cinesi che poi ti elencherò e li importarono nell'isola unendola ad antiche forme di lotta autoctone. Il karate si diffuse a livello mondiale solo nei primi anni del 900 quando Funakoshi fece conoscere il karate in Giappone ma dovette modificarlo secondo i concetti del budo giapponese e persino i kata cambiarono nome modificando i kanji e dando dei significati in lingua giapponese. La sportivizzazione dell'arte portò definitivamente una scissione tra il karate originario di Okinawa e quello giapponese oggi conosciuto in tutto il mondo. L'uso del corpo e le tecniche si modificarono per renderle più proficue in combattimento sportivo ma persero molto in efficacia reale. Pensiamo solo al colpo di frusta usato a okinawa sostituito dal lavoro di anca tipo tornio del karate sportivo che permette un allungo maggiore ma a discapito di una certa potenza penetrante (sempre per farla breve). Nel karate okinawense come difesa si usa prevalentemente l'anticipo ma volentieri anche le deflessioni in schivata. Esistono anche le parate impattanti ma con un uso della struttura ben preciso con angoli della struttura scheletrica che permettono in base al tipo di attacco di ottenere la resistenza migliore. Gli stili che hanno influenzato il karate okinawense sono su tutti il bai he quan (gru bianca), il luo han quan (pugno del monaco),il ming he quan (gru strepitante), ma anche la mantide, hung gar, ecc... Tante analogie ci sono anche col wing chun. Molti maestri di okinawa si erano formati in Cina praticando questi stili. Oggi più che somiglianze nei movimenti esteriori delle forme le evidenze escono fuori nelle applicazioni nascoste e nei principi dell'uso del corpo. Spero di essere stato esauriente e corretto nei limiti imposti dalla sintesi. "