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Il taglio dei prezzi annunciato da Tesla, che per alcuni modelli supera le 12.000 euro, per molti analisti del settore non è assolutamente un segnale di debolezza dell'azienda americana: anzi, nonostante il calo in borsa registrato nel corso del 2022 (-70%), l'azienda proprietà di Elon Musk continua per la propria strada ampliando la rete di Supercharger (il benzinaio 2.0) e progettando nuovi modelli che andranno ad invadere i mercati di tutto il mondo con prezzi di listino che si annunciano interessanti: il taglio sui margini operato da Tesla, infatti, ha portato l'attuale gamma ad essere addirittura più conveniente rispetto ad una normale vettura termica dello stesso segmento e dotazione comparaibile e questo dovrebbe essere un punto chiave anche per la prossima Model 2 da 30-35k euro che Tesla ha "in canna" da tempo e dovrebbe essere sulla rampa di lancio per il 2024-2025 con produzione europea fissata a Berlino. Un listino simile a quello di una Golf, che prossimamente potrebbe chiamarsi ID.Golf in una nuova ed ipotetica variante elettrica, e decisamente più basso rispetto a quello della ID.3.
Quindi lo scontro, in questo momento, non è solamente riservato al mondo delle elettriche - in cui Tesla era già la più interessante in termini di rapporto offerta/prezzo - ma si sposta laddove Elon Musk ha sempre voluto arrivare: ovvero in quel mercato generalista in cui si vende o meno indipendentemente dalla tipologia di motorizzazione ed in cui, anzi, la tecnologia elettrica Tesla può essere un ulteriore motivo di scelta per tutti chi sino a ieri diceva che l'auto elettrica gli sarebbe piaciuta ma a prezzi più convenienti. Della serie "non ci saranno" più scuse per gli elettro-indecisi, mentre la cosa non dovrebbe comunque interessare i fans del termico che comunque continuano a trovare proposte interessanti anche a benzina o a gasolio...ma con un problema non indifferente: costi decisamente più alti rispetto al passato, frutto del circolo vizioso delle normative e degli investimenti sulle elettriche da parte delle Case che inevitabilmente ricadono sulle termiche, e valori residui molto bassi...soprattutto per quei magnifici motori a gasolio che giorno dopo giorno vengono additati di essere tra i più inquinanti al mondo ma senza alcuna ragione scientifica. Puro preconcetto che, di fatto, ci sta togliendo di torno la tecnologia più efficiente e pulita che l'uomo è riuscito a sviluppare in 150 anni di propulsione termica.
Ma tutto questo non è un problema di Tesla ne di Elon Musk che, appunto, vanno avanti spediti col loro progetto che grazie a Model Y e Model 3 procede a gonfie vele anche in Europa: in un continente dove si pensava non questa tecnologia non potesse attecchire vi sono segnali che non possono essere seguiti. Anzi, Tesla Model Y è l'auto più venduta d'Europa nel dicembre 2022 (fonte DataForce) e precede in classifica la sorella Model 3. Al terzo posto la Dacia Sandero, con la metà delle vendite del SUV di segmento D firmato Tesla. Su scala "anno 2022 Europa", invece, le vendite di Tesla Model Y sono comunque eccezionali visto che quel 134.975 unità la pongono esattamente tra mostri sacri come Renault Clio (136.581) e Peugeot 2008 (133.223) al 12esimo posto. Giusto per dare un riferimento la più venduta in Europa è la Peugeot 208 (199.302) mentre la Golf (4°) vende 170.000 unità circa all'anno. Numeri che Tesla ha ottenuto senza abbattere il listino di oltre il 20%, per cui i numeri del 2023 sono destinati a crescere rispetto a quelli del 2022.
Uno scenario duro, indubbiamente, per i motorhead...un po' più felice per i vari "talebani" dell'elettrico a tutti i costi (vedi Comunità Europea e Sindaci europei vari...) e più complicato per chi l'auto la deve comprare davvero: i prezzi delle termiche sono andati alle stelle e la proposta commerciale di alcuni costruttori di auto elettriche, Tesla appunto, sono indubbiamente interessanti, come sono interessanti i vantaggi che queste auto portano nella gestione familiare: tagliandi azzerati, bolli azzerati, accesso alle aree ZTL delle città e sconti sui parcheggi. Certo, finchè durano, ma intanto ci sono. E questo fa la differenza. Al momento.