Рет қаралды 1,093
Un DVD di Arruga sull’ Orchestra Sinfonica giovanile Verdi di Milano, commissionato dall’Orchestra stessa nel 1997, a quattro anni dalla nascita, avvenuta nel 1993 con la spinta trascinante del direttore Vladimir Delman e di Luigi Corbani, direttore generale, appoggiata da personalità della cultura milanese. La sfida ardua di costituire una grande formazione sinfonica di 115 giovani musicisti (attinti dall’Italia, paesi europei, Cina, Hong Kong…) proprio nell’anno in cui venne chiusa l’Orchestra Sinfonica Rai di Milano, fu vinta già la prima stagione, diretta da Delman. Così l’Orchestra Verdi è entrata nella storia di una città dalle radici musicali antiche ed ha assunto il ruolo importante di assicurare e proporre con continuità il grande repertorio sinfonico. Morto Delman nel ’94 si alternano direttori importanti, attirati dal fervore del giovane gruppo e dal desiderio di aiutarli a crescere, come Alun Francis, che dal ’97 verrà scelto dall’Orchestra come direttore Principale, o Leon Spierer, già Konzertmeister dei Berliner. Si allargano le collaborazioni con Istituzioni e teatri, svettano scelte di programmi attiranti.
Il Documento di Arruga, datato 1997, è una finestra sulla storia dell’Orchestra Verdi, un Promemoria che documenta caratteri, lavoro, metodo, incontri della istituzione che si andava formando e che è oggi una indispensabile forza produttrice di musica e di iniziative formative per Milano. Lo sguardo è puntato sulla giovinezza degli strumentisti, sulle prove in Sala Verdi dove il rapporto d’orchestra prende ordine, vita, montate su un sottofondo - sigla di Bolero di Ravel e rumorio di strumenti. Il legame si salda attraverso i direttori, ripresi in frammenti di prove, qualche volta in sequenze dal concerto, a confronto della diversa tensione e risposta raggiunte. Una rassegna dai Programmi della Stagione 1997 documenta una strategia di direttori e solisti straordinari, una volontà di spinta formativa che coinvolge la Scala, progetti di avanguardia come i Concerti Telethon. Incontriamo in azione Alun Francis, energico Direttore Principale, con uno sprazzo di Mahler. Gianandrea Noseda, già assistente di Delman, nel Concerto n.1 per pianoforte, tromba e orchestra op. 35 di Shostakovic, con Francesco Cipolletta pianista e Emanuele Casieri tromba.
Aldo Ceccato, nella Sinfonia n.3 “Eroica” di Beethoven.
Georges Prêtre mentre prova a Milano (al Superstudio di via Forcella), con l’Orchestra e Miguel Bosé voce recitante, Le Martyre de Saint Sebastien di Debussy, in previsione dello spettacolo Sebastian, con la regia d’avanguardia spagnola de La Fura dels Baus, che verrà rappresentato per la serie Telecom al Teatro dell’Opera di Roma.
Riccardo Chailly, che ne sarà Direttore musicale dal ’99, prova Methamorphosen di Richard Strauss, portando dalla Scala le prime parti Danilo Rossi (viola) e Enrico Dindo (violoncello).
Salvatore Accardo (direttore e solista) dirige Shéhérazade, suite sinfonica op. 35 di Rimskij Korsakov, in trasferta al Teatro Fraschini di Pavia.
Spazio e mezzi di ripresa ampliati per le riprese dal concerto diretto a marzo ‘97 da Riccardo Muti (Mozart, Ballettmusik zur opera “Idomeneo” KV 367); offerto come proprio contributo - come già nel ’95, con una Sinfonia di Shostakovich - per tre serate e prove aperte al pubblico. La ripresa diventa un episodio in primo piano del Promemoria: Danze da Idomeneo. Un programma raccontato da Lorenzo Arruga. Anche per il caratteristico concertare del Maestro, rigoroso e confidenziale, dando spiegazioni come ad allievi fidati, che rende l’esperienza delle prove entusiasmante. Conservate (con autorizzazione del Maestro) alcune immagini “rubate” da lontano, tipiche della sua reattività a percepire sempre tutto. Viene ripresa a confronto una parte dell’esecuzione in concerto, dove il rapporto fra tensione autorevole del direttore e dedizione protesa dell’orchestra raggiunge l’incantamento.
Promemoria raccontato da Lorenzo Arruga, diretto da Dario Barezzi,
con le interviste e riprese di Maria Elena Mexia.
Riprese del Concerto Muti - Mozart effettuate da
Gianni Di Giacinto
Maurizio Brisigotti
Ivano Guido
Maurizio Romanelli
Claudio Cordoni.
Il Documentario, montato, non fu distribuito.