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#healthmefood #alimentazione #orzo
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Sei una persona nervosa? Il caffè ha un sapore molto forte e non ti piace? Beh anche se non sei in una di queste categorie, potresti avere già bevuto o sentito parlare del caffè d’orzo. Quando ero bambino, con la scusa che il caffe mi faceva male, in alternativa, mi veniva dato il latte con l’orzo solubile, oppure semplicemente acqua ed orzo. Che oggi chiameremmo caffè d’orzo. Bene oggi te ne voglio parlare un po’.
L’orzo di per sé sembra essere originario dell’asia, molto probabilmente già coltivato prima del frumento. Non è solo utilizzato in campo alimentare, e per cui come un vero e proprio cereale, da usare ad esempio in zuppe, ma anche in campo cosmetico. Dal suo seme si possono ottenere sia la semola che i fiocchi, mentre per il caffè d’orzo si vanno ad utilizzare le cariossidi tostate e successivamente macinate. Che tu ci creda o no, ma magari lo sai già, il caffè d’orzo è una bevanda originaria italiana. A differenza della brodaglia iper - diluita che mi veniva data quanto ero bambino, col caffè d’orzo andiamo ad intendere comunque una porzione che sia quantificabile ad un espresso o poco più, per cui una vera e propria alternativa a questa bevanda.
Anche se come accennavo, in passato era per lo più una scelta indicata per i bambini, al giorno d’oggi è praticamente più una bevanda destinata agli adulti, soprattutto a quelle persone che per motivazioni varie, sovente patologie relative a problemi di pressione, devono per forza optare per qualcosa di alternativo. In realtà questa bevanda agli inizi del primo dopoguerra, e mi riferisco alla seconda guerra mondiale, era per lo più presente in tutta Europa, a causa dei costi eccessivi del caffè in quel periodo. Per l’Italia questo alto costo era anche derivato all’embargo che subiva, a causa dell’occupazione dell’Etiopia da parte Italiana. Veniva un po’ etichettato come il caffè dei poveri.
Con questa etichetta però, la bevanda non durò a lungo come alternativa al caffe. Dal 1950 in poi, praticamente Italia e Spagna erano le uniche nazioni, con un ampio consumo del caffè d’orzo. Primato rimasto, al giorno d’oggi, solo all’Italia. Attualmente nelle nazioni con una forte presenza italiana, il caffè d’orzo, sta trovando una nuova popolarità. In particolare, la Germania sembra apprezzare la bevanda.
La bevanda può essere fatta sia da un infuso che da un surrogato ed in questo ultimo caso, ci si riferisce in particolare all’orzo solubile, di gran lunga la modalità più usata, soprattutto in Italia. Partendo dall’orzo e non dal caffè e per cui da un cereale, ovviamente non contiene caffeina. Per la preparazione l’orzo viene tostato. Proprio per questo motivo, bisogna non farne un uso eccessivo, in quanto tutti i prodotti tostati, a causa delle alte temperature a cui vanno incontro, tengono a produrre una sostanza cancerogena chiamata acrilamide.
Attenzione, prima che arrivi un missile terra aria su casa mia. Non sto dicendo che l’orzo solubile e’ mortalmente cancerogeno. Sto dicendo che contiene delle quantita’ molto limitate, e regolamentate dalla legge. Se si consuma quintalata di orzo ogni giorno e’ un problema, ma si parla sempre di un consumo nella normalita’ e per cui bevilo tranquillamente.
IMMAGINE: Hans Linde da Pixabay