I disturbi mentali dei legionari romani

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Scripta Manent - Roberto Trizio

Scripta Manent - Roberto Trizio

Күн бұрын

Пікірлер: 1 500
@gloriaheras2509
@gloriaheras2509 3 жыл бұрын
Ciao. io sono messicana. Non parlo bene l'italiano. Ma mi piace molto la storia dell'impero romano. Grazie mille per tutto l'informazione. Abbraccio forte dal México.
@kkmarco9440
@kkmarco9440 3 жыл бұрын
♥️♥️♥️
@giancarlocappa8351
@giancarlocappa8351 2 жыл бұрын
Y, yo, desde Rep. Dominicana.
@dalilaneira5335
@dalilaneira5335 2 жыл бұрын
Y yo del Perú
@chiara5374
@chiara5374 4 жыл бұрын
Da psicologa concordo con te, sul fatto che il Disturbo da Stress Post-Traumatico è relativo alla cultura e il periodo storico. Probabilmente a quel tempo non veniva nemmeno dato particolare peso alla salute mentale e quindi quello che per noi è un disturbo, per loro era la normalità. Esistono, inoltre, tanti disturbi riconosciuti solo in specifiche culture, che in altre sarebbero inconcepibili.
@alessandro6026
@alessandro6026 2 жыл бұрын
Nn è vero.
@ideologic9029
@ideologic9029 2 жыл бұрын
@@alessandro6026 riesci ad argomentare? perchè lei è una psicologa e sa di cosa parla, tu per ora sei un individuo che ha negato senza dare argomentazioni..
@glennbranca
@glennbranca 2 жыл бұрын
prima di rispondere, vorrei ben capire quello che hai scritto. Davvero tu sostieni che le patologie mentali, o, comunque, alcune di esse, siano relative alle epoche e alle culture?
@ugorao6193
@ugorao6193 2 жыл бұрын
@@danieledragoni non esistendo la macchina del tempo, non si potrà andare a verificare. Tutto è "illazione" in storia, specialmente in "storia della mentalità". Allora che famo? Ci rassegnamo al silenzio eterno e buttamo tutto ar cesso? Si indaga, come i giudici, sulla base di indizi e testimonianze (che, per quantità, di solito sono inversamente proporzionali alla distanza da noi nel tempo) e se si trova qualcosa di nuovo si cambia, anche radicalmente, il giudizio!
@francescoraffaele7916
@francescoraffaele7916 2 жыл бұрын
@@alessandro6026 l'ultima affermazione è antropologia di base, tutto ciò si studia anche in un banale liceo delle scienze umane. Cosa non sarebbe vero?
@meloannachi443
@meloannachi443 4 жыл бұрын
vedere barbara d'urso in tv, quello è un trauma vero... altro che guerra romana
@marcob4630
@marcob4630 4 жыл бұрын
Buona questa!!
@ponzioblablablan5734
@ponzioblablablan5734 4 жыл бұрын
alt.. è iniziato temptation island, errori grammaticali anche nella pubblicità
@deejaycrysstoscana6521
@deejaycrysstoscana6521 4 жыл бұрын
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
@sergiomarzetti4497
@sergiomarzetti4497 4 жыл бұрын
Non me ne parlare! Se, facendo zapping tra un'inserzione pubblicitaria e un'altra, impallo la Gruber, mi turbo! Anzi!, biturbo!
@albertopippo1938
@albertopippo1938 4 жыл бұрын
hahahahhha
@filspartan18
@filspartan18 4 жыл бұрын
la guerra romana era inoltre profondamente diversa, il soldato moderno deve temere attacchi aerei, cecchini, artiglieria, mine, armi campali che colpiscono a lunga distanza, da ben oltre il raggio d'azione dell'occhio umano, il soldato romano è quasi certo di essere al sicuro fintanto che non vede chiaramente un nemico armato a distanza ravvicinata, questo è molto importante ai fini dell'insorgenza del PTSD, lo stato di allerta perenne del soldato moderno era quasi assente all'epoca dei legionari che controbilanciavano la guerra corpo a corpo con lunghi periodi al sicuro dentro gli accampamenti fra una battaglia e l'altra
@whatdabrugramdoestoamf1452
@whatdabrugramdoestoamf1452 4 жыл бұрын
Beh dovevano temere attacchi di cavalleria e pioggie di freccie , per l'epoce anche peggiori
@DarTer89
@DarTer89 4 жыл бұрын
Senza parlare delle possibili imboscate in territori barbari sconosciuti a scarsa visibilità.
@filspartan18
@filspartan18 4 жыл бұрын
@@whatdabrugramdoestoamf1452 beh certo, ma non è paragonabile per esempio alla consapevolezza che in qualsiasi momento un sottomarino nemico a migliaia di chilometri può lanciare un attacco missilistico e radere al suolo una città, uno scudo o un riparo naturale facevano già buona protezione al legionario, e difficilmente arrivavano all'improvviso, io parlo dello stato di allerta permanente che partecipa all'insorgere del PTSD, per il legionario questo concetto era sconosciuto o quasi
@eleonorabarox7813
@eleonorabarox7813 4 жыл бұрын
Il combattimento corpo a corpo e la morta toccata e non solo vissuta a distanza come i militari odierni è molto più traumatica. Se secondo te è vero il contrario è perché non hai mai avuto fortunatamente degli esempi tangibili. Ho avuto la fortuna ad aver avuto genitori, nonni, e bisnonni giovani, mio bisnonno era sul Carso e ha fatto l assalto alla baionetta... Quando è tornato dalla prima guerra mondiale era un altro uomo drogato ed alcolizzato solo con l età si è ammansito ed io ho bellissimi ricordi in quanto è morto quando avevo 12 anni ma i suoi racconti erano raggelanti e.. Aggiungo aveva sempre a disposizione lo still.. Così lo chiamavano la baionetta.. Anche dopo cmq era rimasto legato a quello strumento di protezione e attacco.
@filspartan18
@filspartan18 4 жыл бұрын
@@eleonorabarox7813 ma veramente io ho proprio detto che il soldato moderno, che impugna le armi da fuoco e deve temere l'artiglieria e gli aerei OLTRE al brutale corpo a corpo, ha ben più motivo per rischiare un ptsd, fra l'altro sarei del mestiere.
@stefanobenvenuti815
@stefanobenvenuti815 4 жыл бұрын
Altra alternativa alle scarse fonti può essere che parlare di disturbi mentali non era certamente onorevole, per un esercito definito vincente.
@nicolariva4982
@nicolariva4982 4 жыл бұрын
Non si parlava di disturbi mentali perché non erano diagnosticati come tali, ma che spesso i soldati fossero presi dal panico e si comportassero in modo dissennato è comprovato. Poi nei racconti si attribuiva a quel dio o all'altro l'influsso psicologico e il relativo comportamento
@kasumi2173
@kasumi2173 4 жыл бұрын
Non è tanto questione di essere "onorevole" quanto il fatto che in primo luogo duemila anni di storia hanno cancellato chissà quante di quelle fonti...e in secondo luogo si tratta di cronache militari ( il che vuol dire che non a tutti gli storiografi interessava trattare del singolo soldato che non riesce a dormire la notte , l'importante era descrivere gli eventi della campagna militare . Altro problema è il fatto che molte di queste cronache saranno state redatte anche a scopo propagandistico per esaltare la grandezza del comandante e dell'esercito romano contro i nemici ; di certo si scriveva poco sulla vita al fronte , anche perchè successivamente quelle cronache sarebbero state destinate alla pubblicazione e lo storiografo avrebbe dovuto affrontare l'ira dello stato qualora avesse fatto menzione di qualcosa che avrebbe potuto compromettere l'opinione che il popolo aveva dell'esercito romano e dei propri leader politici e militari ) .
@antoniourpi3952
@antoniourpi3952 2 жыл бұрын
Sempre gradevole nell' ascolto, e con un finale simpatico, grazie mille
@nicolam5457
@nicolam5457 4 жыл бұрын
Doveva essere terrificante trovarsi nel bel mezzo di una battaglia. Adrenalina, paura, istinto di sopravvivenza, voglia di ritornare a casa tutto intero etc etc...come sempre complimenti Roberto!
@Selene-u3X
@Selene-u3X 4 жыл бұрын
Bellissima lezione di storia e analisi psico-sociale,grazie Roberto per darci una così ampia panoramica della vita nell' antica Roma!!La guerra,penso,in qualsiasi epoca e cultura umana,lascia sempre un segno indelebile nella psiche di chi sopravvive,forse sarà stato così anche per molti dei forti e disciplinati legionari.😱⚔️
@giuseppeangelini5455
@giuseppeangelini5455 Жыл бұрын
Infatti è stato detto che in una guerra soldati indenni non esistono , ognuno poi si porta a casa il proprio vissuto di dolore
@marcoceccarelli911
@marcoceccarelli911 4 жыл бұрын
Roberto, devo farti i complimenti per la scelta dell' argomento!!! Per quanto incredibile, è la prima volta che sento trattare di danni psicologici o psichici dovuti a forte stress, riferendosi ad un esercito antico. Di solito l'argomento viene trattato solo per soldati moderni, in particolare per i veterani del Vietnam, di cui si sono fatti pure diversi film.
@davideluciani1754
@davideluciani1754 4 жыл бұрын
per questo il suo canale è fighissimo
@mauriziokomar8709
@mauriziokomar8709 4 жыл бұрын
lo trattò Angela già molti anni fa..
@marcoceccarelli911
@marcoceccarelli911 4 жыл бұрын
@sam sam ecco il motivo per cui questo tipo di argomento, risulta essere un argomento moderno!!! Giuro che non lo sapevo nemmeno io!!!! Pensandoci bene infatti, sia in tempi antichi, che abbastanza recenti, i soldati erano poco più di "carne da macello", quindi un simile argomento, è improbabile che abbia destato l'interesse di qualcuno!!
@marisaguzzo7309
@marisaguzzo7309 2 жыл бұрын
Che dizione chiara perfetta cristallina. È un piacere impagabile ascoltare Roberto.
@marcotrombino1651
@marcotrombino1651 4 жыл бұрын
Sposo assolutamente le tesi della scuola relativista: la cultura di un'epoca influisce moltissimo sugli atteggiamenti e sulla psiche delle persone, alle volte in maniera radicale. Probabilmente è vero che i traumi venissero "assorbiti" piuttosto bene dai soldati di una società violenta.
@Gabriele1979
@Gabriele1979 4 жыл бұрын
Non proprio, nel basso impero soprattutto in Italia si usava tagliarsi gli alluci dei piedi per non essere arruolati a forza e costretti alla dura vita militare e combattere con i barbari. Evidentemente erano ben consci e terrorizzati.
@mateokamberi2660
@mateokamberi2660 4 жыл бұрын
Gabriele1979 Difficilmente troverai qualcuno disposto a rischiare la propria vita in guerra in quel contesto storico. La paura è sempre presente nell’uomo, quello che voleva dire è che dato il periodo e data la società del tempo erano più abituati a determinate situazioni, ma la paura di perdere la vita in guerra è sempre la stessa in qualsiasi periodo storico.
@Seageass01
@Seageass01 4 жыл бұрын
@@Gabriele1979 : Molti soldati erano considerati dai loro superiori alla stregua di carne da macello e ne erano consapevoli
@nicolavivarelli4127
@nicolavivarelli4127 4 жыл бұрын
Ottimo servizio ! Ogni guerra dalla più violenta e traumatica alla guerra "tecnologica" genera stress e disturbi. Veterani di guerre recenti portano e porteranno sempre con se stessi l'aspetto traumatico delle guerre. Chiaramente era cosi anche per le nostre formidabili ed addestrate legioni dopo battaglie sempre sanguinose ed estremamente violente. Grazie per questo straordinario servizio e sempre legionari
@younggriff8047
@younggriff8047 4 жыл бұрын
Mai rimesso il pilum nella rastrelliera così in fretta
@Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando
@Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando 4 жыл бұрын
😂 sei il mio pirata preferito
@asburgocattoanarcofascista5673
@asburgocattoanarcofascista5673 4 жыл бұрын
Per questa affermazione ti benedirei con l'aspergillum
@storiedoltremare6840
@storiedoltremare6840 4 жыл бұрын
😂😂😂
@quisutdeus911
@quisutdeus911 4 жыл бұрын
CHIU' PILUM PE' TUTTIIIII!🤣🤣🤣🤣🤣🤣
@fabioartoscassone9305
@fabioartoscassone9305 4 жыл бұрын
date del garum a quest'uomo!!!!!
@DOMUS1417
@DOMUS1417 4 жыл бұрын
Ti devo davvero ringraziare per queste tue piccole ma intense "perle di storia" davvero ricche di significato e di argomenti per nulla scontati.grazie
@andreavettorazzi5522
@andreavettorazzi5522 4 жыл бұрын
Con addestramento,poco cibo e cattiverie di tutti i generi ogni essere umano diventa belva,,,chi non lo diventa finisce mangiato...poi che sia giusto o meno è un'altra storia ...ma le guerre le hanno sempre vinte i più cattivi solo che talvolta l'astuzia batte anche la cieca follia...bella trasmissione comunque da seguire ancora...
@ayrton7488
@ayrton7488 3 ай бұрын
Hai ragione su tutto eccetto una cosa. Le guerre non vengono vinte da chi è più cattivo ma da chi ha un potenziale bellico superiore. Inoltre nel passato contava moltissimo la strategia, molto più di oggi, e le battaglie vinte da Annibale e da Scipione ne sono la conferma. Erano in grado di sconfiggere eserciti numericamente superiori attraverso delle abili mosse strategiche.
@leonardopinnelli1087
@leonardopinnelli1087 Жыл бұрын
È sempre un piacere ascoltarla nella sua esemplare chiarezza; apprezzo la sua modalità di presentare ogni tema e la sua cultura. Abbiamo bisogno di sana Cultura! Grazie del suo servizio.
@theS_and_theA
@theS_and_theA 4 жыл бұрын
SPQL: sono pazzi questi legionari...
@davideespinoza7353
@davideespinoza7353 3 жыл бұрын
sharkriders86 top😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
@saviogirelli6187
@saviogirelli6187 2 жыл бұрын
Complimenti. Il tema è alquanto complesso con ancora ampi spazi da esplorare
@carlopalli1910
@carlopalli1910 4 жыл бұрын
Erano molto diversi da noi duemila anni fa. Penso a me con mio padre a detta sua ero debole perchè mi spiaceva uccidere un coniglio, per lui non era una cosa ne buona ne cattiva semplicemente andava fatto e cosi tutti quelli della sua generazione, mio padre era del 1923 figuriamoci uomini di duemila anni prima, la tempra, il modo di ragionare e vivere era completamente diverso.Ai nostri occhi apparirebbero assassini barbari e spietati oltre ogni immaginazione ma in fondo solo i tempi erano diversi, un tassello del puzzle per arrivare a noi
@tacito441
@tacito441 4 жыл бұрын
Se si trattasse solo di ammazzare un coniglio... Il problema e' quando sai che il coniglio puo' ammazzare te o hai visto il coniglio ammazzare un tuo commilitone .... Senno' il video era inutile. Puo' anche darsi che la cultura romana non contemplasse di rendicontare culturalmente negli scritti il problema, come di fatto si e' sempre fatto...sino al 1900.
@FabrizioGalbiati72
@FabrizioGalbiati72 4 жыл бұрын
florenzio florenzi totalmente d’accordo. Il disturbo da stress post traumatico fino alla guerra del Vietnam era fonte, per chi ne era vittima, al massimo di compatimento, normalmente di derisione e incomprensione. Ricordiamoci gli “scemi di guerra” della prima guerra mondiale ad esempio. Per non parlare poi del fatto che il PTSD può insorgere in contesti non bellici ma nella vita di tutti i giorni ed essere frutto non di un grande trauma o un periodo fortemente traumatico ma di una serie prolungata quasi a tempo indefinito di traumi minori. E ciò non dipende da cultura, capacità intellettuali, forza mentale o abitudine alla violenza. Anzi spesso l’abitudine alla violenza è causa e sintomo del PTSD. La mancanza di fonti è semplice da spiegare con l’atteggiamento che nella storia si è sempre avuto: negare certi disturbi, non collegarli alle relative cause e considerare il tutto una debolezza che stona con il racconto. Meglio non lasciare tracce, e quindi fonti, di un uomo che si comporta in modo pavido, instabile e depresso. Gli episodi di cui si sa con (plausibile) certezza non sono che le eccezioni rispetto al modo di trattare questi episodi. Derisione, distacco, ignoranza.
@tacito441
@tacito441 4 жыл бұрын
@@FabrizioGalbiati72 su derisione,distacco e ignoranza non saprei. Non sottovaluterei il sapere degli antichi. Diciamo che si apre un bivio: gli animali che rimangono indietro nel gruppo sono destinati a perire. E questo e' vero anche oggi. Forse avevano altri metodi per risolvere e riallocare i reduci.
@carlopalli1910
@carlopalli1910 4 жыл бұрын
@@tacito441 era un piccolo esempio per cercare di capire la differenza di sensibilità fra due generazioni vicine, una immune a guerre e a problemi di sostentamento l'altra invece invece che aveva vissuto queste cose, per poi moltiplicare questo per centinaia di generazioni indietro nel tempo. Credo di poter immaginare che allora gli umani potessero avere una scorza molto più dura e quindi riuscire a sopportare meglio certi stress che sicuramente subivano anche loro ma in maniera diversa e minore.
@Chan-Lin-Tao
@Chan-Lin-Tao 4 жыл бұрын
carlo palli : mica tanto piu deboli oggi. Giusto la pandemia dimostra come per molte persone sia piu importante il fatturato della vita. Oggi fanno un bilancio tra morti accettabili e soldi persi. Vita valutata in denaro, siamo mica tanto piu deboli. Ci si intenerisce per un coniglio, ma non ce ne frega nulla dei milioni di umani che ogni anno muoiono di fame. Un tempo antico i contadini si dividevano il pane tra loro, oggi ti fanno morire di fame per tenere alti i prezzi delle merci. Sono tempi piu duri questi, solo che siamo abituati e non ci facciamo nemmeno caso. L' ospite di passaggio un tempo era sacro, oggi li vedono come criminali. Quando le carestie colpivano una popolazione doveva sfollare in altri posti e capitava che venivano aiutati. Oggi li rinchiudono nei lager.....
@remoturtu9163
@remoturtu9163 2 жыл бұрын
Fantastico.il legionario ha dominato il mondo, con stress e senza stress, con paura e senza paura.lode e ammirazione
@mirkomazzilli525
@mirkomazzilli525 4 жыл бұрын
Ciao Roberto, ottimo video. Hai sollevato un argomento interessante. Credo che il disturbo post traumatico da stress sia presente in qualsiasi soldato, in maniera minore o maggiore. Qualsiasi soldato ne soffre o ne ha sofferto inizialmente, perché si misura con la violenza. Per quanto uno possa crescere in una cultura di lotta e guerra, subire violenza in prima persona è sempre un evento traumatico. Tra soldati peró, succede che sin dall’antica Sparta, il trauma viene canalizzato in rabbia. Sistematicamente il soldato diventa la violenza e lo stress che subisce. Prendete ad esempio la guerra in Vietnam. Non troviamo testimonianze in epoca romana, innanzitutto per il carattere dettagliato ma molto celebrativo dei racconti delle imprese romane e poi perchè questo tipo di disagio era considerato la normalità, l’attitudine alla guerra, tanto da ritenere superfluo il racconto. Se per stress post traumatico, invece intendi i disturbi mentali di cui soffrivano i così detti: “scemi di guerra” alla fine della prima guerra mondiale (attacchi epilettici, convulsioni come se stessero vivendo lo scoppio di una granata ecc. ecc.) sicuramente come dici tu, devono essere stati molto rari. Anche perché i picchi di violenza e di pericolo raggiunti nelle due guerre mondiali, tra gente comune e soldati improvvisati, non venivano vissuti dalle civiltà antiche.
@regineagterhuis8587
@regineagterhuis8587 4 жыл бұрын
Molto interessanti i tuoi video, anche questo. Da poco tempo sto imparando l’italiano, e senza cercare ho trovato il tuo canale. Mi piace tanto. Parli in modo molto chiaro e i video sono così buoni ed interessanti che imparo moltissimo, sia dell’italiano e dell’antica Roma. Grazie mille.
@mattiacolle9623
@mattiacolle9623 4 жыл бұрын
Roberto, che dire, hai una capacità di narrazione davvero ammirabile👏😁
@alessandromaccario4018
@alessandromaccario4018 4 жыл бұрын
Vero, Roberto ha una padronanza ed una facilità di narrazione non comuni; non mi meraviglierei nel vederlo in futuro su altri e ben più visibili palcoscenici
@mattiacolle9623
@mattiacolle9623 4 жыл бұрын
@@alessandromaccario4018 condivido, spero che possa un giorno, come hai detto tu, poter mostrare le proprie abilità ad un pubblico più grande.
@motorfab7014
@motorfab7014 4 жыл бұрын
Ammirevole
@mattiacolle9623
@mattiacolle9623 4 жыл бұрын
@@motorfab7014 anche ammirabile è corretto, è un suo sinonimo
@LoRenzo-dr2pt
@LoRenzo-dr2pt 2 жыл бұрын
Seguo spesso gli argomenti trattati nel canale e da amante della storia più vado avanti più mi affascino a quest'ultima. Veramente complimenti per il metodo esplicativo e informativo eccezionale!!!
@massimodicarlo7685
@massimodicarlo7685 4 жыл бұрын
Ciao Roberto, nel mio piccolo posso mettere a disposizione la mia esperienza personale. Senza scendere in lunghi dettagli posso affermare che partendo dalla meccanica del cervello, su come agisce in situazioni di paura, abbiamo tre possibilità: 1) ci si blocca 2) si fugge 3) si combatte. Nel primo caso non siamo in grado (o non abbiamo la prontezza) di affrontare una situazione (un tipo arrogante che ci urla in faccia, ad esempio) e una volta cessato il pericolo torniamo a casa a rimuginare su ciò che avremmo potuto dire o fare... Nel secondo caso, un pericolo di gravi lesioni o morte, dall'evitare il salto da un ponte con un elastico (rinuncia) alla minaccia di un cane che ringhia prima di attaccarci (panico. Il cervello, in questo caso, ci suggerisce una sola opzione: correre via dal pericolo all'impazzata e senza ragionare). Nel terzo caso, (e qui parlo con cognizione di causa) per chi riesce a gestire questo stato mentale, succede qualcosa di incredibile: il cervello spara adrenalina che una volta entrata nel cuore pervade tutto il corpo. Siamo più forti, più veloci e reattivi, la nostra mente elabora e scarta migliaia di strategie possibili in base al pericolo e all'ambiente che ci circonda valutandone i pro e i contro nella frazione di un secondo! Fuggire è solo una delle tante opzioni ma viene messa in pratica SOLO se è un'ipotesi realistica di salvezza, altrimenti si affronta il pericolo. Si può commettere un errore durante il combattimento ma ecco subito pronta un'altra idea per rimediare (coraggio)...
@donnarinata
@donnarinata Жыл бұрын
Condivido in pieno per esperienza.Sono stata rapinata da un elemento poco raccomandabile ed ho reagito,comportamento che mai avrei potuto ipotizzare. Ho imparato dalla mia esperienza a non giudicare più nessuno nel modo in cui reagisce ad un evento traumatico imprevisto:comprendo sia chi fugge,sia chi si paralizza dalla paura,sia chi utilizza uno strumento che si ritrova casualmente fra le mani per colpire.A quest'ultimo auguro di riuscire a fare veramente male 💪
@user-rm9fd9vt1l
@user-rm9fd9vt1l 2 жыл бұрын
Fantastico !!!!!!! Che figata di canale. Io che sono un appassionato della storia Romana Antuca ho trovato pane per i miei denti. Bellissima la disamina trattata in questa puntata. C'è n'è voluto di tempo per trovare queste notizie così interessanti ,rendono più reali e vicino a noi la vita di quei tempi. Bravissimo nell esposizione e nel saperlo rendere affascinante come argomento storico. Leggo un sacco di Romanzi su Roma di vari autori. Complimenti continuate così. Marco Milano
@luispaulosirvinskas8728
@luispaulosirvinskas8728 4 жыл бұрын
Non ho mai pensato nella possibilità di un leggionario essere contratto una malattia più grave come questa. È molto interessante aver saputo sulla questa teoria. Grazie Roberto. Eccezionale lezione. Un abbraccio dal Brasile.
@antonioesposito4241
@antonioesposito4241 Жыл бұрын
Bravo Roberto. La tua è una preparazione sui generis, eccellente.
@mattflos9722
@mattflos9722 4 жыл бұрын
Ottimo video, come al solito! Aggiungo che i Legionari di Claudio non volevano invadere la Britannia perché pensavano fosse abitata da mostri giganti; fortunatamente il Liberto Narciso con un bel discorso li convinse :)
@rafaelmanga2968
@rafaelmanga2968 4 жыл бұрын
Bel video, ci riporti con i piedi per terra e dai un volto più umano alla concezione che si ha in genere dell'antico esercito romano. Complimenti.
@maurilioponticelli1842
@maurilioponticelli1842 4 жыл бұрын
Vorrei però, scusa Roberto, ricordare una cosa; 2000 anni fa anche l'evoluzione stessa dell'essere umano era all'inizio della sua civilizzazione. Mi spiego: gli uomini dell'epoca erano uomini che vedevano morire la gente di malattie come se fosse "quasi normale". Le guerre e la violenza erano all'ordine del giorno. Si vedeva gente crocifissa ai lati delle strade, e i soldati stessi, si arruolavano solo perche spesso era il "meno peggio" .Andare in guerra in Paesi lontanissimi, selvaggi, dove si moriva di malaria, per una semplice infezione, dove partendo non si sapeva se si avrebbe fatto ritorno, quasi sempre questa era l 'opzione migliore; il rischio di morire in guerra ( facilissimo questo, in tali parapiglie) era pari al rischio di morire al proprio paese di fame, di malattia, di faide o quant'altro....pensiamoci...
@francescoalongi5004
@francescoalongi5004 4 жыл бұрын
mi permetto di dissentire, l'evoluzione dell'essere umano non era affatto agli inizi, parlando di civilizzazione, considerando che in Mesopotamia quasi 6000 anni fa erano già presenti civiltà culturalmente e tecnologicamente avanzate( lavorazione dei metalli, tecniche agricole, alti livelli di comprensione astronomica e matematica) i sumeri erano già riusciti a calcolare il diametro della terra(in seguito anche i greci), e sapevano dell'esistenza di altri pianeti tramite le osservazioni astronomiche, il primo sistema bicamerale fù sviluppato da loro, e poi dai greci, molto prima dei romani.Comunque la nostra visione della vita e della morte non per forza è affine con quella dei nostri antenati.
@maurilioponticelli1842
@maurilioponticelli1842 4 жыл бұрын
@@francescoalongi5004 si, è interessante ciò che dici, anche se 6000 anni fa non credo ci fosse scambio culturale fra Sumeri e altri popoli. I Romani per come li intendiamo noi, penso avessero ben poco in comune coi Sumeri di 6000 anni fa. Una visione della vita e della morte da parte.di entrambi credo avesse pochissimo in comune. E cmq poco poteva esserci tra la visione dell'esistenza Sumero, rapportato con il senso della vita di un legionario Romano. Stiamo sempre parlando di 4000 anni di lontananza, il doppio di ciò che separa noi dalla vita di Gesu Cristo.
@bianconos3967
@bianconos3967 4 жыл бұрын
Però è anche vero che fino all’età contemporanea la morte e la guerra erano all’ordine del giorno, già solo risalendo ai nostri bisnonni non sono rari i casi di famiglie in cui meno della metà dei bambini nati arrivava all’età adulta, e fino al secondo dopoguerra era normale per un europeo vedere almeno una guerra o più, nel corso della propria vita
@AR-bb8jg
@AR-bb8jg 4 жыл бұрын
@@francescoalongi5004 Parlando di civilizzazione non penso si intenda la capacità matematica, astronomica o la presenza di sistemi governativi "sviluppati". Roma fù l'inizio della civilizzazione per altre ragioni, si può dire che creò il primo stato moderno con un ordinamento giuridico assimilabile a quello di stati contemporanei, fu la prima a comprendere l'importanza delle infrastrutture, della multiculturalità (se così si può dire), dell' integrazione, del bene pubblico e del favore dei popoli. Roma effettivamente fù l'inizio della società occidentale come la conosciamo oggi. Greci, sumeri, egizi e quant'altro costituirono la base sulla quale si innesta il sistema romano: Loro furono il fuoco, Roma fù la luce.
@walterF205
@walterF205 4 жыл бұрын
Credo che considerazioni relative alle conoscenze scientifiche e sociali siano da restringere solo alle caste minoritarie di persone che facevano della loro conoscenza un sapere elitario, da mantenere riservato. Quindi se anche sappiamo che alcune civiltà - in questo caso che siano sumeri o altre - avevano conoscenze scientifiche o pratiche politiche di rilievo, penso che il popolo alla base fosse comunque praticamente ai margini (se non escluso) di queste conoscenze. In pratica in guerra andavano persone di bassa, se non nulla, istruzione, almeno per quanto riguarda la truppa e i bassi ranghi. Scienziati, filosofi e pensatori raffinati non andavano in guerra, anche perchè erano attività assimilabili alla terza età.
@annmary964
@annmary964 4 жыл бұрын
Ti ho visto per caso e mi sono subito iscritta, la nostra Romanità mi ha sempre affascinato. 👍👏
@bo1bo1bo1unlosode
@bo1bo1bo1unlosode 4 жыл бұрын
Credo che riguardo l’evento traumatico bisogna aggiungere che all’epoca il soldato, a differenza di oggi, non si sentiva sempre vulnerabile al nemico con le battaglie che si susseguono in tempi molto brevi e anche i suoni della battaglia erano meno assordanti di oggi mancando di bombe e bombardamenti
@1s3rio
@1s3rio 3 жыл бұрын
Senti gli ululati, i sibili e le grida in una foresta dove ti senti perso e accerchiato, poi parliamo di bombe..
@bo1bo1bo1unlosode
@bo1bo1bo1unlosode 3 жыл бұрын
@@1s3rio Sei in letteralmente un buco, spessissimo fangoso e che d’Inverno gela, i topi non si vedono, non per il buon igiene ma perché per la fame ve li siete mangiati tutti, il buco dei nemici è tanto vicino da permetterti di sentirli parlare, tutto l’anno così per 4 anni, nel mentre vedi morire amici o addirittura parenti solo perché hanno “osato” alzarsi un attimo e hanno scoperto la testa ad un cecchino, poi un bel giorno dal nulla vedi l’aria con un colore strano avvicinarsi che sembra si sia aperto l’inferno come nei racconti e vedi quelli che ci sono già in mezzo per terra a gemere e vomitare sangue e non hai idea di cosa fare e vedi della gente con maschere strane che carica attraverso quest’aria verso di te. Sì grazie, preferisco la tua foresta
@carlot.7788
@carlot.7788 4 жыл бұрын
Complimenti, la sua capacità divulgativa è notevole. I suoi video sono sempre molto interessanti ed anche il suo modo di raccontare non risulta mai noioso; cosa non scontata in quanto non sempre la preparazione su di un argomento si associa ad una dialettica fluida e coinvolgente.
@gabrielesportglide8019
@gabrielesportglide8019 4 жыл бұрын
Una considerazione diversa potrebbe essere questa: essendo i legionari uomini perfettamente addestrati e più timorosi del loro centurione più che del nemico, coloro i quali perdevano la concentrazione a seguito di disturbi mentali o dal trauma di un forte stress, erano poi quelli che soccombevano inesorabili nella mischia della battaglia... Questa potrebbe essere una spiegazione alla carenza di fonti che ci raccontano di uomini con patologie psichiche, ovvero è plausibile che solo in età avanzata la debolezza prendesse il sopravvento su questi uomini, che tanto chiedevano al proprio corpo, portandoli infine a cedere... Un aspetto senza dubbio da tenere in considerazione nello studio approfondito della storia Romana. Grazie Roberto, come sempre sei espressione di competenza ai massimi livelli...un caro abbraccio 👍🏼
@erminiovrandi8811
@erminiovrandi8811 4 жыл бұрын
Guarda che nell'esercito di oggi tra i medici più richiesti ci sono gli psichiatri
@gabrielesportglide8019
@gabrielesportglide8019 4 жыл бұрын
Erminio Vrandi scusami, non vedo il nesso con la mia considerazione univocamente diretta al tema trattato e senza nessun rifermento al mondo moderno... ad ogni modo, grazie per l’ informazione, ne prendo atto 👍🏼
@erminiovrandi8811
@erminiovrandi8811 4 жыл бұрын
@@gabrielesportglide8019 intendevo condensare una concetto forse più complesso, sicuramente il fatto che l'età media di sopravvivenza fosse molto più bassa aiuta. Secondo me semplicemente non ci sono fonti perché non esisteva niente da documentare, come non ci sono documenti di infarto. Il dato prendilo con le pinze, mi è stato dato informalmente da un ex medico dell'esercito, però sono sicuro che i soldati attuali abbiano forse addirittura più problemi, avevo letto per esempio degli articoli su vari corpi italiani e non: in questi casi era un nonnismo/bullismo moolto estremo
@gabrielesportglide8019
@gabrielesportglide8019 4 жыл бұрын
Erminio Vrandi ok, adesso riesco a seguirti...è chiaro che oggi tutto è più semplice documentare qualsiasi cosa grazie alla scienza e la conoscenza moderna...va da se che un parallelismo tra il mondo militare Romano e le odierne Forze Armate risulta alquanto complesso e del tutto inammissibile anche se, per certi versi, se ne raccoglie l’ eredità...ma non andiamo fuori tema... un saluto
@Boatengmar3
@Boatengmar3 4 жыл бұрын
Beh peró la stessa regola dovrebbe valere per i soldati di oggi o comunque per le prime guerre mondiali, dato che gli scontri c'erano ed i morti erano tantissimi
@francescoimparato5205
@francescoimparato5205 2 жыл бұрын
Buongiorno Roberto. Ti voglio ringraziare per il canale molto interessante e sto facendo molta cultura.sei un grande
@viscontigianpaolo5883
@viscontigianpaolo5883 4 жыл бұрын
Ciao Roberto,complimenti per il tuo lavoro e per la tua semplicità nel raccontare argomenti che a scuola annoiavano e che con te appassionano.
@bambola38_ita76
@bambola38_ita76 4 жыл бұрын
Ottimo video, grazie per queste informazioni non propio di facile accesso, ci mostri sempre un lato nascosto e non banale.
@lucaneriterni
@lucaneriterni 4 жыл бұрын
Fino all'adozione delle armi da fuoco la guerra era sempre la stessa, sia che fossero legionari romani, o vichinghi, o opliti ateniesi o fanti medievali, gli uomini si affrontavano sempre nella stessa maniera cercando di colpire a morte l'avversario. Le armi da fuoco portano altri tipi di problematiche, anche mentali, pensiamo a chi impazziva sotto i bombardamenti, che potevano durare anche giorni, di artiglieria, nella prima guerra mondiale, o avere gli occhi puntati al cielo in continuazione nell'attesa di un attacco aereo. Il "fuoco" puo' arrivare in qualsiasi momento da qualsiasi direzione, mentre quando ci si batteva formazione contro formazione, a prescindere fossero legioni o falangi o cariche di cavalleria medievale era credo diverso.
@donnarinata
@donnarinata Жыл бұрын
Confermo che tu sei davvero bravo a narrare e che l'argomento è quanto mai profondo.
@TitusGalliusMontanus
@TitusGalliusMontanus 4 жыл бұрын
Sai, tutto questo mi fa venire in mente una cosa sulla boxe e la sua evoluzione. Fino ai primi anni del '900, la boxe era uno sport brutale. E lo era (a parte per l'assenza di categorie di peso, arbitri che evitavano morti sul ring) per l'abitudine di usare le mani nude o addirittura tirapugni o, come nell'antichità, fasce di cuoio borchiate. Con l'avvento dei guantoni da boxe, gli atleti erano finalmente protetti da lacerazioni violente... ma il risultato fu che i contendenti furono liberi di mirare al volto molto più di prima. Prima dei guantoni da boxe erano comuni fratture, lacerazioni, traumi interni... ma con i pugni imbottiti sono aumentati in maniera esponenziale i traumi cerebrali, al punto che molti pugili terminano le loro carriere col cervello completamente scombussolato. L'evoluzione della guerra che hai esposto mi ha ricordato questo. Prima i soldati sguazzavano letteralmente in sangue e budella, dopo le battaglie. Poi, cambiata la morale, abbracciato l'avvento della polvere da sparo... sempre più morti in sempre meno tempo... ci credo che anche i casi di Stress Post-Traumatico sono cresciuti esponenzialmente. Non intendo fare paragoni... non amo la guerra e perfino in rievocazione faccio il civile per scelta (anche perché l'aspetto civile di Roma antica viene fin troppo spesso sottovalutato). Ma quando mi vengono a dire che la guerra antica era più brutale, ho i miei dubbi. Si tratta di avere 1000 soldati che si scannano in un corpo a corpo in una giornata di battaglia, trasformando una collina in un mattatoio contro anche solo 100 soldati ridotti letteralmente a brandelli da due colpi di mortaio in un secondo. Onestamente non so cosa sia meno peggio.
@byzantiumimperator2129
@byzantiumimperator2129 4 жыл бұрын
comunque le fasce che coprivano le nocche non avevano MAI le borchie metalliche.
@TitusGalliusMontanus
@TitusGalliusMontanus 4 жыл бұрын
@@byzantiumimperator2129 sulle nocche no. Ma sul resto si. Non servivano per percuotere, ma per squarciare la carne quando il pugno scivolava sull'avversario che aveva schivato il colpo. Certe volte erano addirittura pezzi di lamette. Tremendi. Venivano usati molto nei bassifondi americani di fine '800
@byzantiumimperator2129
@byzantiumimperator2129 4 жыл бұрын
@@TitusGalliusMontanus ah! no io dicevo grecia antica, dove di fatto è nato il combattimento.
@lvsibilla9993
@lvsibilla9993 4 жыл бұрын
Oddio, preferirei morire con un colpo di pistola che con un "colpo" di spada 😬
@JerryMetal1979
@JerryMetal1979 4 жыл бұрын
come al solito in modo esaustivo, hai spiegato benissimo anche questo capitolo della saga sull' Impero di Roma, Ave Roberto! 💪
@LilEdw
@LilEdw 4 жыл бұрын
“La guerra, la guerra non cambia mai”
@luisavictoriasuriani8298
@luisavictoriasuriani8298 4 жыл бұрын
Come sempre illustri miei conoscenze Grazie.Victoria
@antoniosalvatore5717
@antoniosalvatore5717 4 жыл бұрын
Bel video! Hai fatto bene a farlo, spesso ci dimentichiamo che i soldati sono anche uomini, e non solo macchine da guerra. A proposito, se non farai un video su Tigranocerta, Lucullo non ti inviterà ai suoi banchetti. 😂
@valterobalocco9189
@valterobalocco9189 4 жыл бұрын
Tutto viene nella nostra mente romanzato e se ci immedesimiamo in un legionario ci vediamo sempre come vincitori e vittoriosi ma forse non e' sempre così.
@emanuelecupini2046
@emanuelecupini2046 3 жыл бұрын
I soldati sono bestie sadiche inumane
@emanuelecupini2046
@emanuelecupini2046 3 жыл бұрын
Per essere un soldato devi essere crudele sadico e pazzoide un robot pieno di steroidi
@bloodtree383
@bloodtree383 4 жыл бұрын
Grazie davvero l’unico canale che porta vera qualità e passione nella storia!
@kristoffmcewan
@kristoffmcewan 4 жыл бұрын
Buonasera Roberto, premetto due cose: -mi piace moltissimo il tuo canale -sono uno psicoterapeuta e psicanalista Che dire? Hai scelto un tema spinoso da affrontare con gli strumenti dello storico e mi piacerebbe fornire qualche informazione in più sui vari punti che hai trattato, in modo da completare il lavoro di comparazione da te, meritevolmente, proposto. 1) esplicitare le fonti psichiatriche: non esiste in medicina una visione unitaria di ciò che intendiamo per salute e malattia mentale. Nel tuo caso hai scelto di distinguere le visioni in una scuola "universale" e in una "relativista". A me non è chiaro a quali autori tu stia facendo riferimento perchè nella storia della medicina moderna i paradigmi psichiatrici riconosciuti sono: fenomenologico- esistenziale, psicanalitico-psicodinamico, nosografico-descrittivo. Senza citare gli autori è difficile contestualizzare ciò che intendi per "universale" e "relativo". 2) la questione culturale e antropologica: è vero che il retroterra culturale influisce massivamente sui nostri stati d'animo, perciò una cultura che tollera o esalta la morte e la guerra potrebbe costituire un fattore di protezione verso certi specifici disturbi. Il problema centrale, però, è che il disturbo post traumatico da stress prevede che il soggetto nella sua singolarità assista ad un evento traumatico di proporzioni tragiche come ad esempio: il rischio concreto e immediato di morire, l'aver subito un trauma psichico e fisico che supera le capacità di resilienza dell'individuo o l'aver assistito alla morte di una persona cara. Di fronte a determinati eventi estremi che coinvolgono le basi, addirittura biologiche dell'individuo, come l'istinto di sopravvivenza, la cultura di provenienza tende a perdere la sua capacità di contenimento dei disturbi psichici (una critica a ciò che ho scritto potrebbe riguardare l'esempio dei martiri delle varie fedi religiose, ma a quel punto dovremmo aprire un lungo discorso sui fenomeni psicotici legati al senso del sacro, a proposito dei quali esiste una lunghissima e complicata diatriba tra Freud e Jung, solo per citare i più noti). 3) la selezione del personale militare: oggi più di allora i militari vengono selezionati in base alle loro caratteristiche di personalità. Oggi abbiamo anche dei test psicometrici (il più famoso e utilizzato in questo ambito è l'MMPI2) che tracciano i profili degli aspiranti soldati in modo da assegnarli alle mansioni più confacenti. Oggi più di ieri viene data grande importanza all'addestramento psicologico e alla salute psicologica dei soldati. Eppure nonostante questo il DPTS è estremamente comune negli eserciti moderni, anche se come giustamente dici la guerra moderna appare meno cruenta. Di conseguenza non possiamo che aspettarci di trovare più casi di DPTS in contesti più antichi, dove l'attenzione per la salute psicologica dei soldati era carente se non sconosciuta, ed in cui si era continuamente a contatto con la morte violenta inflitta e subita per propria mano. Faccio un appunto, non facciamo confusione tra l'attenzione alla psicologia dei legionari, che al tempo dei Romani era qualcosa di chiarissimo e tenuto in grande considerazione, e l'attenzione alla salute psicologica dei legionari. Sono due ambiti profondamente diversi. 4) il problema delle fonti storiche: come giustamente dici è difficile portare avanti comparazioni con le scarse fonti a disposizione. Consideriamo anche, e lo sai meglio di me, che ciò che i cronisti scrivono riflette i valori culturali dell'epoca presa in considerazione e noi sappiamo che la salute mentale al tempo dei Romani non era un argomento di enorme interesse per gli storici. Motivo per cui è difficile ricavare una ipotetica diagnosi tramite ciò che è sopravvissuto a livello di materiale storico. Ascoltando i casi che hai citato le ipotesi vanno dal DPTS, ad un disturbo bipolare, ad un disturbo dello spettro psicotico ad un disturbo di personalità antisociale. Il fatto che pochi autori descrivano certi fatti potrebbe denotare scarso interesse più che scarsità di certi fenomeni. Mi scuso se mi sono dilungato ma il tema è estremamente complesso, resto a disposizione per eventuali chiarimenti e ti saluto ringraziandoti.
@RobertoTrizio
@RobertoTrizio 4 жыл бұрын
Accidenti, eccellente contributo :) se vuoi in descrizione trovi le mie fonti! Grazie, molto gentile!
@kristoffmcewan
@kristoffmcewan 4 жыл бұрын
@@RobertoTrizio Grazie a te, le visionerò volentieri.
@paolox2458
@paolox2458 4 жыл бұрын
Che dire......….quando si va a leggere i commenti si spera di trovare qualcosa del genere
@sergiomarrocco1926
@sergiomarrocco1926 4 жыл бұрын
Bel contributo. Altro che dilungato. Presumo che possa essere classificato come breve introduzione.
@MrPinkok
@MrPinkok 4 жыл бұрын
Ottimo contributo ma non capisco perché la guerra al tempo dei romani dovrebbe essere più stressante di quella moderna, penso invece il contrario: fin dall'antichità la quantità di tempo spesa in battaglia era molto inferiore (salvo campagne di guerriglia) a quella della durata di una campagna. Se penso invece per dire alla prima o alla seconda guerra mondiale, i soldati erano sottoposti quasi costantemente al fuoco nemico, magari per anni di fila come per esempio nella campagna di russia. E non solo fuoco di fucile, ma di artiglieria, che arrivava da non si sa dove, poi addirittura dall'aviazione. Secondo me la quantità di stress è infinitamente superiore a quella sopportata da un legionario, che pure doveva avere la sua dose. C'è un video di lindybeige, uno youtuber molto interessante, che parla del fenomeno e spiega che son state fatte ricerche per esempio sull'effetto dei bombardamenti di artiglieria prolungati e che, se ricordo bene, dopo 10 giorni di bombardamenti il 95% dei soldati presentava sintomi di ptsd. Senza contare la quantità di morti a cui si era esposti nelle guerre mondiali, dove milioni di uomini erano mandati al macello, e il senso secondo me di maggiore impotenza rispetto al dove affrontare un nemico corpo a corpo, con l'arma in pugno, in cui comunque l'abilità personale o l'illusione di essa ha ancora un ruolo importante. Ad ogni modo, se interessa, questo è il video che citavo: kzbin.info/www/bejne/fHWxqohnibaIjsk
@umbertomoletti9480
@umbertomoletti9480 4 жыл бұрын
Ho apprezzato anche questo video che ci dà un'ampia visione dei legionari , è molto bravo nello scandagliare tutti i vari aspetti della vita degli antichi romani. Spero voglia deliziarci con altri argomenti di approfondimento. Un cordiale saluto. Umberto Moletti
@VittRomani
@VittRomani 4 жыл бұрын
Si parla delle fonti antiche come di qualcosa che descrive dettagliatamente la vita in ogni suo aspetto. In realtà non solo ci sono rimasti pochissimi documenti, ma chi scriveva lo faceva per un interesse preciso (propaganda politica in primis). Dove dovremmo trovare la letteratura medica del mondo antico? Inoltre, come si pretende che queste pochissime fonti, riguardanti argomenti lontanissimi dal tema medico, dovessero descrivere malattie sconosciute? Ancora fino ad una manciata di anni fa il ptsd non si sapeva cosa fosse. Secondo questo ragionamento dovremmo dedurre che gli antichi non conoscessero la depressione, il disturbo d'ansia (tutte malattie difficili da riconoscere e che fino ad una generazione fa ti facevano bollare genericamente per matto). Anche del 90% delle malattie fisiche non esiste traccia nelle fonti: non esistevano? P.s. Il ptsd è causato da una miriade di eventi, anche minori: non c'è bisogno di un colpo alla testa o di scuoiare un germano.
@paolotragni603
@paolotragni603 4 жыл бұрын
Video interessantissimo. Prova del fatto che sul web non c'è solo la spazzatura. Dipende sempre da quello che la gente cerca. Complimenti
@valval8377
@valval8377 4 жыл бұрын
Sempre Grande Roberto.e non lo dico perche ho paura dei legionari.
@Ilfalsopastore
@Ilfalsopastore 4 жыл бұрын
Ti ho scoperto proprio 15 minuti fa, veramente bel video ed interessante, sicuramente me ne guarderò altri, iscrizione più che meritata.
@andreadaloia6866
@andreadaloia6866 4 жыл бұрын
Magari i professori di storia fossero così. Bellissimo video, complimenti
@zenekser
@zenekser 4 жыл бұрын
Questo canale è molto interessante per conoscere la storia e allo stesso tempo imparare l´italiano. Complimenti per questi video interessanti.
@Ande408
@Ande408 4 жыл бұрын
Sulla differenza di classi, mi viene da pensare all’evento negli Atti degli Apostoli, dove Paolo sta per essere frustato, ma appena comunica il suo essere cittadino romano, viene “privilegiato”.
@Seageass01
@Seageass01 4 жыл бұрын
Se fosse stato uno schiavo probabilmente l'avrebbero seviziato a furia di nerbate 😂😂
@valentinacardile4771
@valentinacardile4771 4 жыл бұрын
È vero!
@robertomozzillo9944
@robertomozzillo9944 4 жыл бұрын
GENTILE ROBERTO IO CERCAVO SEMPRE IL SUO CANALE E NON LA PRENDEVO MAI, ORA È CON QUESTO GRUPPO? LA SEGUO. AUGURI E TANTE BELLE COSE DA ROBERTO. MOZ 🇮🇹 🇮🇹 ✌️ ✌️ ✌️ 🍀 🍀 🍀
@zannasgear8056
@zannasgear8056 4 жыл бұрын
Roberto Mozzillo 1 kafe?
@ThrViper
@ThrViper 4 жыл бұрын
L'immagine di copertina di questo video è inquietante. Grande Roberto, come sempre video perfetto.
@marcobonora4290
@marcobonora4290 4 жыл бұрын
Complimenti sei proprio bravo a raccontare fatti e situazioni rendendo il tutto interessantissimo
@giuseppe7947
@giuseppe7947 4 жыл бұрын
Ottimo video come sempre, lo standard qualitativo è sempre al top
@loretamurgia3114
@loretamurgia3114 2 жыл бұрын
Sempre coinvolgente la narrazione di questi argomenti, una buona occasione di approfondimento per chi tratta la materia a scuola e non riesce ad appassionarsi
@xisos93
@xisos93 4 жыл бұрын
Gli spartani erano abituati fin da bambini a non provare paura e a resistere al dolore fisico. Per questo erano molto forti, oltre al fatto che per loro Sparta era la loro vita
@filippophoenix9583
@filippophoenix9583 2 жыл бұрын
Salve Roberto, in anzitutto devo farti i miei complimenti per la qualità nei tuoi interventi nei tuoi video ed il piacere a sentirti personalmente appassionato quando ci "racconti " questo grandissimo periodo che fu l'epoca del impero Romano un gran saluto dalla Svizzera ciao a tutti Filippo
@lucmanzoni6265
@lucmanzoni6265 4 жыл бұрын
Sarebbe molto interessante (e magari c'è) sapere grosso modo l'indice di mortalità delle battaglie nei diversi momenti storici. Perchè un conto è andare in battaglia sapendo che hai due possibilità su tre di sopravvivere, un conto è invece andare contro una mitraglia che falcia tutte le prime e le seconde linee come è successo in molte occasioni nel 14-18 (che per noi è il 15-18).
@theaverageitaliandon998
@theaverageitaliandon998 2 жыл бұрын
Io avevo letto che il PTSD è anche molto influenzato dal controllo dell’individuo nel contesto traumatico, ovviamente un legionario era molto più in controllo della situazione visto che era un combattimento corpo a corpo rispetto a un fante in una guerra industriale , in cui probabilmente la morte sarebbe venuta da eventi incontrollabili ed inevitabili ( tipo un colpo di un fuciliere nascosto oppure morte da artiglieria)
@gaetanomicciche359
@gaetanomicciche359 2 жыл бұрын
il finale dei tuoi video mi mette sempre una grande allegria
@MaMiEuCompany
@MaMiEuCompany 4 жыл бұрын
Allora secondo me il dubbio si pone solo in parte perché i PTSD vengono studiati bene solo dal primo dopoguerra, in cui molti soldati tornati a casa hanno avuto seri problemi, in massa. I primi casi documentati sono dopo le guerre napoleoniche. Questo perché la guerra dal ‘700 in poi diventa un mondo di pura fortuna per il soldato, non conta più essere abili e sopraffare il nemico, ma solo sperare che uno dei colpi non vada a piantarsi nel tuo corpo. Inoltre come hanno già fatto notare in altri commenti questo è correlato in parte a suoni molto forti come l’esplosione di polvere da sparo. Infine, e questo è un aspetto molto importante: la morte non era un aspetto costante, nella WWI si combatteva ininterrottamente per settimane(si pensi alla battaglia della Somme o quella di Verdun) e solo da fine del 1915 in poi i governi delle varie potenze facevano una rotazione costante e programmata delle truppe al fronte. Un legionario in dieci/ quindici anni di servizio ( poniamo nella seconda guerra punica che è stata “la guerra dei cent’anni” di Roma) se era particolarmente sfortunato poteva trovarsi davanti al massimo a una ventina di battaglia, già più lunghe rispetto all’ora e mezza della Grecia antica ma che comunque non potevano trascinarsi che dall’alba al tramonto. Se includiamo l’abitudine dei romani alla violenza esplicita penso che questi traumi potessero essere meno diffusi nei soldati ( con le dovute eccezioni, penso che un qualsiasi ausiliario scappato da Teutoburgo non avrà dormito per il resto dei suoi giorni).
@massimocallegari4898
@massimocallegari4898 4 жыл бұрын
In ogni caso già ai tempi antichi una forma di guerra a distanza c'era, pensiamo alla pioggia di frecce o di giavellotti, lo scontro con la falange macedone...osserviamo i resti dei caduti delle battaglie dell'anno 1000, un macello.. andando avanti si arriva alla polvere da sparo, è sempre più facile essere colpiti a distanza, e morire per le conseguenze di una ferita ora curabile, all'epoca l'igiene non esisteva praticamente, specie dopo giorni di marce.. pensiamo alle guerre successive, i film Barry Lyndon ricostruisce bene la situazione , e le guerre napoleoniche poi..Borodino fu un macello furioso. Giungiamo alla WW1..i poveretti che venivano chiamati scemi di guerra, che avevano visto cose inimmaginabili. .
@sangall
@sangall 4 жыл бұрын
Ma qualcuno è sopravvissuto ? Ho un dubbio.
@sangall
@sangall 4 жыл бұрын
@@massimocallegari4898 gli scemi di guerra sono forse più impressionante dei feriti.poi ricordo uno con un tremore continuo . . Terribile
@luciamercogliano6626
@luciamercogliano6626 4 жыл бұрын
Le consiglio le letture di Freud sulle nervosi di guerra e si accorgerà che in realtà le configurazioni patologiche odierne, presenti ad esempio sul DSM-5 come il disturbo post traumatico da stress, siano in realtà delle classificazione strutturate da una cultura psichiatrica che si approvigiona grazie all'aprivvigionamento famtacologico. Sulla differenza culturale relativa al disagio sperimentato, espresso nel video, le consiglio la terra del rimorso capolavoro scritto dal celebre Ernesto de Martino. Alla fine arriverà alla conclusione che il "disturbo" o il disagio è una condizione necessaria detratta dalla civilizzazione che l'essere umano si impone per staccarsi dalla sua condizione naturale. La prego di non accettare questo suo appunto come una contraddizione alla sua affermazione, quindi tenga a bada il suo narcisismo, accetti questi consiglio e si acculturi 😊
@silviozacchini
@silviozacchini 4 жыл бұрын
Magnifico canale e magnifico video. Si scava in tutti gli aspetti della civiltà romana.
@sarcinaf
@sarcinaf 4 жыл бұрын
Bella narrazione, è sempre un piacere sentirti
@massimoviola641
@massimoviola641 4 жыл бұрын
Complimenti: contributo molto originale, straordinariamente interessante. Modello da applicarsi anche per altri periodi storici. Naturalmente non è una novità che i suoi video siano tutti di grandissimo interesse con un efficacissimo livello divulgativo
@leonardoeramo3192
@leonardoeramo3192 4 жыл бұрын
Io propendo per la prima teoria. Il cuore e la mente di un soldato è sempre uguale. Gli scontri di quel periodo corpo a corpo erano mattanze. Stomaco e fegato prima o poi cedono dinanzi a tanto orrore in ogni epoca. Immaginate le prime linee cosa vedevano e vivevano. Pensate che non se la facevano sotto? Erano e sono uomini i soldati, punto. Gli eroi del cinema lasciamoli scorrere sullo schermo. Si muovevano bene grazie alla preparazione dell'addestramento che dava loro un po' di sicurezza in più e dalla fratellanza di certo. Ognuno aveva fiducia del compagno al suo fianco. Si chiama morale del gruppo, fondamentale in ogni esercito.
@silviazanicotti5054
@silviazanicotti5054 4 жыл бұрын
Concordo con te, le guerre, specialmente quelle del passato, erano autentiche carneficine, e la paura è umana, fa parte del nostro DNA, dello spirito di conservazione. Nessuna meraviglia che fossero stati stanchi, irritabili, depressi o carichi di rabbia...lo erano i ragazzi americani in Vietnam in tempi più recenti, i soldati in trincea della prima guerra mondiale. Tutto normale, non potevano dirsi neanche squilibrati mentali, anche la persona più flemmatica avrebbe perso ( e perderebbe tutt'ora) a calma in uno stato di forte e prolungato stress come quello...e certamente erano uomini che conoscevano la morte e il dolore, li vedevano da vicino tutti i giorni, non senza motivo il cristianesimo si diffuse dapprima proprio fra i legionari: bisogno di credere nella salvezza dell'anima per non impazzire veramente...
@marasiciliano779
@marasiciliano779 2 жыл бұрын
Grazie por todo Roberto desde Argentina
@viridisquo
@viridisquo 4 жыл бұрын
Caro Roberto, sarebbe interessante fare una comparazione tra l'attitudine al combattimento dei legionari romani ante acquisizione del cristianesimo, come religione di stato e post sua affermazione, per comprendere se vi fu un significativo cambiamento a livello psicologico, oppure no.
@MrRealgar
@MrRealgar 4 жыл бұрын
Come dice Barbero, le peggiori nefandezze sono spesso quelle post-Paganesimo😉
@belisario7832
@belisario7832 4 жыл бұрын
Bhe come sostengono studiosi del tipo di gibbon una delle cause concatenati della caduta dell'impero romano anche se in minima parte è attribuibile ai nuovi valori basati sulla pace del cristianesimo che furono adottati dalla società tardo imperiale. Infatti le fonti dell'epoca dicono che oltre a un deficit demografico pesante ci fu un ancor piú grande deficit di arruolamento rispetto ad altri periodi in cui ci furono epidemie ecc.
@ermetico6057
@ermetico6057 4 жыл бұрын
@@belisario7832 Condivido invece il parere di altri studiosi che non ritengono l'adozione del cristianesimo causa della caduta dell'Impero Romano (d'Occidente)... l'Impero Romano (d'Oriente) non meno Cristiano, in partenza, con gli stessi ordinamenti, cultura religione e tradizioni militari gli sopravvissuto solo... mille anni. Diconsi... M I L L E A N N I . Trovatene un altro...
@belisario7832
@belisario7832 4 жыл бұрын
@@ermetico6057 io stavo semplicemente dicendo che da un punto di vista militare il cristianesimo portò di certo a una limitazione, insieme a crisi economiche, demografiche e pestilenze dell'arruolamento. Infatti nell'impero bizantino fino alla riforma militare di Eraclito l'esercito bizantino non disponeva di un continuo arruolamento di truppe, ovviamente facendo l'eccezione del regno di giustiniano primo. Non sono uno che dice che il cristianesimo sia stata la causa massima o piú influente del crollo dell'impero romano d'Occidente sto dicendo solamente che fu anche uno delle cause ma minime
@proarte4081
@proarte4081 4 жыл бұрын
@@ermetico6057 Beh, c'era pure gente che si rifiutava di combattere gettando la spada a terra perché loro erano cristiani....in realtà la "nuova" religione qualche problemino deve averlo creato. www.santiebeati.it/dettaglio/75700
@montsecomerma
@montsecomerma 2 жыл бұрын
Ave Legionario! Grazie mille per averci offerto piccoli frammenti della storia di Roma dal punto di vista di oggi: molto interessante. Faccio molti progressi con i tuoi video nel mio apprendimento dell'italiano! 🙂
@carlo_nd
@carlo_nd 4 жыл бұрын
Dice un romano contemporaneo: “Io nun sò scrive tanto bene, ma me piace tanto legge’ e leggo tutto er giorno er giornale de Roma che se chiama Er Messaggero ma, detto fra noi, io lo chiamo Er Menzognero. Lo leggo così tanto che a Roma tutti me conoscono come “Er leggionario”.”
@darkodan212
@darkodan212 4 жыл бұрын
Tana per laziale 😅
@darkodan212
@darkodan212 4 жыл бұрын
👍💪
@marcorighi2156
@marcorighi2156 4 жыл бұрын
Forza Lazio!
@iuliusflavius
@iuliusflavius 4 жыл бұрын
Viva ROMA
@linadepasquale5595
@linadepasquale5595 4 жыл бұрын
Che è trillussa
@fabiopadalino2933
@fabiopadalino2933 2 жыл бұрын
La guerra porta problemi mentali,il combattimento,i feriti,la morte,nn fa piacere a nessuno.Ancora oggi i militari che tornano dalle missioni soffrono di disturbi da stress e traumi.Cmq ogni video una perla,complimenti
@pablopalermo3076
@pablopalermo3076 4 жыл бұрын
Caro Roberto: Video molto interessante. Un piccolo commento: Credo che dovrebbe essere considerato anche per valutare l'impressione che può provocare una battaglia sul combattente, ciò che lo storico John Keegan definisce come "la zona della morte". Cioè, la distanza a cui il combattente era realmente in pericolo di morte durante lo scontro, che l'autore ritiene per l'antichità era di 5 metri. Oltre quella distanza, il rischio diminuiva notevolmente. Anche si deve anche considerare che gli uomini dell'antichità erano piú abituati a la morte: uccidevano o vedevano morire gli animali che avrebbero mangiato (galline, conigli, etc.) mentre oggi li comprammo al supermercato già avvolti. Un altro fattore è la frequenza delle battaglie. Saluti
@alessiasalcedo8479
@alessiasalcedo8479 3 жыл бұрын
Il solito polemico di turno
@matteopellicciotti5160
@matteopellicciotti5160 4 жыл бұрын
Se ci fosse stata una legione composta da pazzi e mentecatti, probabilmente ne sarei stato il legato! Mitico Roberto, ancora una volta hai illuminato le pagine della storia!
@marcoschwarz3763
@marcoschwarz3763 4 жыл бұрын
Solitamente , un aspetto poco trattato. Molto interessante.
@sandrodream5418
@sandrodream5418 4 жыл бұрын
Sei un grande che Dio ti benedica x il lavoro che svolgi
@danieledetullio2159
@danieledetullio2159 4 жыл бұрын
Quanto durava l'addestramento di una recluta dell'esercito romano? Parliamo di settimane mesi o anni? PS bellissimo video. Tratta in modo esaustivo e chiaro un argomento che in tv non trattano quasi mai. Grazie.
@giovannimanca2333
@giovannimanca2333 4 жыл бұрын
Per metter su una legione ci volevano 5 anni, le addestravano a Capua in Campania, quindi presumo che più o meno l'addestramento del legionario era di quella durata.
@ciromont97able
@ciromont97able 4 жыл бұрын
@@giovannimanca2333 a
@micheladamore7345
@micheladamore7345 4 жыл бұрын
Grandissimo spunto di riflessione, ragionata e ben esposta analisi e ultimi secondi simpatici. Unico piccolissimo appunto, i cambi di scena con la dissolvenza. Comunque video e canale eccellenti.
@stefanobellanca6735
@stefanobellanca6735 4 жыл бұрын
Lo stress da combattimento è, oggi, più presente fra i fanti che nelle altre specialità. Però bisogna tenere conto del fatto che anche gli aviatori, che teoricamente combattono una guerra asettica, soffrono di disturbi che seguono due filoni: il primo è da combattimento puro ed è conseguente ad un abbattimento, il secondo da “coscienza sporca”, tipicamente ne soffrivano i puntatori dei bombardieri americani. Quello scelto è un argomento interessante, e prende spunto da quello che nella prima guerra mondiale veniva chiamato “shock da bombardamento”, molto più temibile di quello da combattimento perché può svilupparsi anche sul momento e provocare una rotta. Poi c’è lo shock da esposizione o del periodo di guerra, ovvero un soldato sottoposto ad un lungo periodo di combattimento deve essere avvicendato pena la perdita di combattività e danni psicologici permanenti. Potrei scrivere per un anno....
@eugeniocamporato8427
@eugeniocamporato8427 4 жыл бұрын
Che shock subivano i mitraglieri dei bombardieri? Chiedo nn lo so
@stefanobellanca6735
@stefanobellanca6735 4 жыл бұрын
eugenio camporato shock da combattimento, paura del volo, ed il ventrale anche paura del vuoto, generalmente la torretta si sganciava e precipitavano.
@eugeniocamporato8427
@eugeniocamporato8427 4 жыл бұрын
@@stefanobellanca6735 si quelle fatte a palla si staccavano se colpite...cmq grazie della delucidazione
@annamariabeneventi3070
@annamariabeneventi3070 4 жыл бұрын
Io sono cattivella,ma spero che i piloti che sganciarono le atomiche su Iroshima e Nagasaki un po' di stress l'abbiano rimediato e trasmesso ai loro eredi! Lo so è una pia illusione e sono andata fuori tema! Mi scuso!
@bea7955
@bea7955 4 жыл бұрын
Mooolto interessante, come sempre. Quando la sera scorro tra le notifiche e noto un tuo nuovo video, non vedo l'ora di godermi il caffè al mattino, computer sul divano. Ciò che amo di questo canale, oltre al tema principale, il tuo modo di raccontare e spiegare- così "pulito", scorrevole, piacevole all'orecchio, approfondito-oltre alle belle musiche e alle accurate ricostruzioni in grafica....sono le minacce finali! Sono morta dal ridere immaginandomi la scena dei legionari pazzi in casa.
@MrAlabardo
@MrAlabardo 4 жыл бұрын
Video al 🔝 come sempre! Ave Legionari! 💪
@sgt.rudolf3811
@sgt.rudolf3811 4 жыл бұрын
Ti sei decisamente guadagnato un follower ... un saluto da Trieste.
@raffaeleirlanda6966
@raffaeleirlanda6966 4 жыл бұрын
Noi legionari avemo combattuto i formidabili parti, abbiamo affrontato le orde dei germani ma per pietà non fateci incontrare quei due galli, il piccoletto e er panzone... 😬🤣🤣🤣
@Bufalo700
@Bufalo700 3 ай бұрын
Video strutturato bene, referenziato da opportune fonti, e chiaro anche per la platea più vasta. Hai il dono della ( buona ) sintesi, complimenti. ===
@andreastievano2820
@andreastievano2820 4 жыл бұрын
Ciao Roberto! Anche l'epilessia viene considerata un potenziale moltiplicatore del rischio di altri disturbi psichiatrici come quello post traumatico. E pare che Cesare ed altri importanti soldati avessero questo problema. Che ne pensi?
@giuseppeangelini5455
@giuseppeangelini5455 Жыл бұрын
Sì, la diagnosi di epilessia attribuita a Cesare potrebbe rientrare nell'ambito di quel disturbo
@nicoetna9261
@nicoetna9261 4 жыл бұрын
Come sempre, chiara e comprensiva comunicazione storica. Complimenti al sig. Roberto
@LordIskander
@LordIskander 4 жыл бұрын
"Non è finito niente...niente! Non è interruttore che si spegne!" 😢
@TheTrancemaster90
@TheTrancemaster90 4 жыл бұрын
In guerra c'era un codice, qui non c'è niente
@nicogiusti5244
@nicogiusti5244 4 жыл бұрын
Parole del soldato Rambo!
@davyd8963
@davyd8963 4 жыл бұрын
Fantastico Canale, mi dispiace solo non averlo scoperto prima.
@ollipoppin
@ollipoppin 4 жыл бұрын
É da tenere in considerazione, però, che il fatto che siano registrate poche ferite alla testa può essere un "survivorship bias", cioè che essere feriti alla testa era sicuramente più letale che esserlo alle braccia, gambe o comunque una qualsiasi altra parte meno delicata del corpo. Quindi tornano a casa e vengono contati come feriti più spesso quelli con ferite leggere, di quelli con ferite più gravi (che finiscono con molta più facilità nel conto dei morti). Non toglie niente al video, ma la trovavo una cosa interessante a cui raramente si fa caso. :)
@capoversoproduction
@capoversoproduction 4 жыл бұрын
Questo video analizza uno dei punti di vista più interessanti che abbia mai visto
@marcob4630
@marcob4630 4 жыл бұрын
Bravo! Ottima lezione su di un aspetto poco considerato: la psiche dei legionari e dei romani in genere! Condivido l'analisi a cui va aggiunto che si trattava di una civiltà pre-cristiana, quindi eccetto il breve periodo post Costantino e Teodosio, era una civiltà pagana ove la vita non godeva della sacralità assoluta (platonico-animista) del mondo cristiano. Tanto meno veniva privilegiata la "pietas" cristiana o l'amore verso il prossimo (anche se in realtà poco praticato). Mi sembra di poter affermare, visti anche gli spettacoli cruenti circensi che godevano di vasta fama, che la concezione della vita in genere, era molto diversa dalla nostra comunque permeata di cristianesimo, che si sia credenti o no.
@savasabos7176
@savasabos7176 4 жыл бұрын
Diciamo che è pure troppo permeata di cristianesimo, visto che questa sacralità della vita impedisce i progressi scientifici
@antonio7plz
@antonio7plz 4 жыл бұрын
@@savasabos7176 l'hai detta grossa. Il potere ignorante del clero non c'entra nulla con i valori cristiani. La dolcezza della nostra società è religione.
@savasabos7176
@savasabos7176 4 жыл бұрын
@@antonio7plz diciamo che della bibbia prendiamo quello che di più è comodo, altrimenti saremo come nei paesi islamici, che interpretano la bibbia alla lettera
@antonio7plz
@antonio7plz 4 жыл бұрын
@@savasabos7176 assolutamente. Per me la bibbia non deve costruire la realtà che ci circonda. Rimane un libro che spiega un epoca passata. La cristianità è sensibilità. Il mondo pagano( che secondo me ci circonda oggi...l'abbiamo voluto) è azione, violenza, privo di ideologie. Ha i colori della giungla.
@marcob4630
@marcob4630 4 жыл бұрын
@@savasabos7176 : la nostra civiltà certamente, a volte fino all'isteria
@deejaycrysstoscana6521
@deejaycrysstoscana6521 4 жыл бұрын
il finale di queste mini lezioni sono sempre molto simpatiche! Forza Legionari! 😂😂😂 Complimenti per le spiegazioni rapide e alla portata di tutti! 💪🏼💪🏼💪🏼
@antoniomasala7668
@antoniomasala7668 3 жыл бұрын
Ciao Roberto, ancora una volta volevo farti i complimenti riguardo no il video in se o i contenuti interessanti che condividi, ma nella metodologia di spiegazione. Quando vedo i tuoi video vedo una persona che sa (forse solo in parte) ma non si mostra sapiente, che mette sempre un briciolo di dubbio in quello che dice e soprattutto quanto sei consapevole del dibattito tra gli esperti. Trovo inoltre genuina la passione che ci metti nei video, facendo notare come ti interessa più creare "proseliti" per il mondo romano che no monetizzare per un giusto lavoro di ricerca che hai fatto. Hai approfondito per bene gli argomenti che ti accingi a trattare. Cadrò forse nel qualunquismo, ma mi piacerebbe che molte più persone che si occupano di informazione usassero il tuo METODO e la tua umiltà. Penso infatti, da persona di "scienza", che non sia tanto importante il cosa si dice ma il modo in cui lo si acquisisce e lo si ricondivide. Oggi sembra che ognuno sia il massimo esperto di quello che dice, e che perché lo dice lui sia la verità fatta persona, quando invece i divulgatori dovrebbero essere i primi a seminare il dubbio tra i propri ascoltatori. In bocca al lupo!
@giuseppezagheni9479
@giuseppezagheni9479 4 жыл бұрын
Davvero interessante,perfino l'analisi psicologica del soldato romano. Sei unico nel considerare la storia romana in tutti i suoi aspetti.
@viridisquo
@viridisquo 4 жыл бұрын
L'utente che ha messo pollice verso a questo video, si crede immune a qualsiasi trauma.
@macrone3443
@macrone3443 4 жыл бұрын
No, penso si tratti solo di politica. La loro è un pollice verso alla violenza ed al razzismo. Loro sono contro ogni violenza, loro sono quelli che vorrebbero togliere tutte le statue dei nostri AVI dalle nostre piazze perchè secondo loro i Romani erano razzisti. Vedrete che molto presto si inginocchieranno davanti alla statua di Giulio Cesare. In Belgio ne hanno già vandalizzata una di statua di Giulio Cesare.
@Crusader........
@Crusader........ 4 жыл бұрын
@@macrone3443 manca che vandalizzano il Colosseo romano, almeno poi abbiamo una scusa per dare fuoco ai centri d'accoglienza
@profEden
@profEden 4 жыл бұрын
Si sentono solo un pò imperatori...giudicano vita o morte col pollice
@SirPano85
@SirPano85 4 жыл бұрын
Per cui interessarsi di storia, in maniera analitica e neutra mi pone nei ranghi di destra anche se faccio nazionalismo ogni giorno, poi tiro l'acqua e và via? Qual visione bigotta e limitata.
@macrone3443
@macrone3443 4 жыл бұрын
@@SirPano85 Non prendertela, è la norma in Italia. Perchè pensi che la Storia Romana non viene insegnata nelle nostre scuole. E' una scelta culturale da almeno 40 anni, ovvero dalla scomparsa della DC. Come ha preso piede la cultura buonista di sinistra ed il mondialismo clintoniano è sparito lo studio della storia antica in quanto se vuoi creare "cittadini del mondo" senza confini nazionali devi distruggere le radici nazionali facendole cadere nell'oblio. Lo stesso Roberto che fa il divulgatore, nei suoi video, deve fare i salti mortali per non essere tacciato di razzista o fascista e comunque vi sono parecchie persone che nei like mettono il pollice verso. Chi pensi siano?
@jacopowae4014
@jacopowae4014 4 жыл бұрын
Oddio..... Finalmente... Dei contenuti degni di questo nome Grazie mille
@eneidos
@eneidos 4 жыл бұрын
Mah, se devo essere sincero, nella mia più totale ignoranza, mi viene da pensare che magari i soldati potessero benissimo usare delle sostanze che nel tempo potevano anche provocare dei disturbi a livello mentale... ad esempio masticare delle erbe, foglie di una pianta specifica per vincere la paura, o bere qualche bicchiere di vino in più per perdere le inibizioni... insomma, usare (o abusare) in qualcosa per avere maggior coraggio in uno scontro che era più simile ad una gara tra macellai. E non mi stupisce nemmeno se non si trovi nessuna documentazione a riguardo... l'idea di eroismo affascina maggiormente l'animo umano se il tutto, almeno apparentemente resta legato a puro coraggio, forza e ferrea etica militare. Lo so, parlo solo per supposizioni, teorie, ma sinceramente non mi sento di escludere a priori la questione, anche se Roma aveva adottato come motto "mens sana in corpore sano".
@giuliascrafts5050
@giuliascrafts5050 4 жыл бұрын
In realtà si fa ancora adesso. In guerra si abusa ancora di alcol e droghe. È sempre stato così.
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