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La vicenda dei cosiddetti Ogm, ossia gli Organismi Geneticamente Modificati, accompagna la nostra esistenza da almeno trent'anni. Prima discretamente nei laboratori di ricerca, poi nelle piazze, nei tribunali e nelle aule parlamentari sollevando passioni eccessive e tifoserie sorde alle ragioni dell'altro. Gli Ogm ci hanno anche fatto compagnia nei nostri piatti, nel nostro vestiario e negli ospedali. Dal novembre 2016 è tornata una vicende discreta, ma pronta a riemergere come un fiume carsico. Èuna vicenda che ci parla di noi stessi, quasi fosse uno specchio del nostro modo di pensare istintivo, che ci ha colto di sorpresa mettendo a nudo scelte spesso fatte più con la pancia che con la ragione.
Roberto Defez
Roberto Defez (Roma, 1956) dirige dal 1996 il laboratorio di Biotecnologie microbiche all’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Napoli. Dopo la laurea ha trascorso un periodo di specializzazione di tre anni e mezzo all'Istituto Pasteur di Parigi lavorando allo sviluppo del sistema nervoso nella giunzione neuromuscolare. Dal 1985 si occupa della simbiosi azotofissativa tra batteri del suolo e piante leguminose. Ha pubblicato circa 40 lavori su riviste peer review, 5 brevetti e due marchi d'autore. Dal 1998 è coinvolto nel dibattito pubblico sulla validità degli OGM, gli organismi geneticamente modificati in agricoltura, con interventi tutti incentrati sulla valutazione scientifica dei dati tecnici disponibili sull’uso degli OGM. È presente con una ventina di interventi l’anno da oltre 15 anni nel dibattito pubblico sugli Ogm e le biotecnologie con presenze su radio, quotidiani e televisioni. Ha due blog sul tema: salmone.org e un suo blog sul sito della Fondazione Umberto Veronesi oltre a pagine facebook e Twitter sempre legate all'icona di "salmone". Ha compiuto sei audizioni parlamentari e scritto un libro: Il Caso OGM, 2014 e 2016 per Carocci editore, secondo classificato al Premio Galileo 2015. Ha redatto le voci OGM e Fumonisine per l’Enciclopedia Medica Treccani.