Idealismo come filosofia reazionaria. Da Fichte a Dugin, passando per Gentile.

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Michele Boldrin

Michele Boldrin

Күн бұрын

C'e' anche della pessima filosofia vecchia due secoli dietro ai crimini russi, e non solo russi.
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Art by Susanna Panfili / susannapanfili
Liberi Oltre le Illusioni: / liberioltre .

Пікірлер: 156
@luca.platti
@luca.platti 2 жыл бұрын
I precursori settecenteschi dell'hegelismo sono Hamann e, in misura ancora maggiore, Herder. Il primo con la sua critica agli eccessi del razionalismo illuminista (formalismo, primato delle scienze in via di matematizzazione, utilitarismo, pretese universaliste ecc.) in nome dell'elemento irrazionale e religioso; il secondo con la "scoperta" dello spirito dei popoli a partire dallo studio delle lingue interpretate non come sistemi di segni ma come espressione di particolari essenze nazionali (le "culture", molto simili al successivo spirito hegeliano). Herder è inoltre uno dei primi aperti teorizzatori di una filosofia della storia su base non più teologica ma nazionale. In tal senso, vasta parte del pensiero idealista successivo, in particolare Fichte ed Hegel, è quasi una specie di vasto commento al pensiero di Herder. E, per tracciare la genesi di un certo pensiero misticheggiante e apertamente irrazionalista, forse non sarebbe inutile ricordare anche un contemporaneo non idealista (ma altrettanto pazzo) della "trimurti" Fichte-Schelling-Hegel, ovvero il savoiardo De Maistre, che tra l'altro in Russia visse a lungo e fu anche consigliere dello zar Alessandro I. Come ricorda Isaiah Berlin, De Maistre fu senza dubbio il più cupo apologeta dell'alleanza tra trono ed altare e, più onestamente degli idealisti, sostenne apertamente il primato della forza come fondamento del potere, e della paura (coadiuvata dall'irrazionalità del misticismo) come puntello dell'obbedienza al potere.
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Grazie per il contributo, molto utile.
@Fabio_Miani
@Fabio_Miani 2 жыл бұрын
Ecco stavo appunto cercando di capire se lo spirito di un popolo non potesse anche essere identificato nella cultura di un popolo. Possiamo identificare lo spirito di un popolo nella sua cultura? Se sì, fino a che punto questa affermazione è vera?
@luca.platti
@luca.platti 2 жыл бұрын
@@Fabio_Miani "cultura" è un concetto elaborato nell'ambito della nascente antropologia nella seconda metà dell'Ottocento (la definizione di "cultura" di Edward Tylor, quella più celebre, è: "presa nel suo più ampio significato etnografico è quell'insieme complesso che include il sapere, le credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume, e ogni altra competenza e abitudine acquisita dall'uomo in quanto membro della società"). Direi che è un concetto empirico, circoscritto agli elementi specifici caratterizzanti un determinato gruppo umano, ma senza una dimensione metafisica e trascendente e privo della pretesa di essere inserito in una filosofia della storia, come invece avviene con il concetto di "spirito del popolo". Nella filosofia di Fichte, ad esempio, lo spirito del popolo tedesco viene presentato come una sorta di carattere intrinseco eterno che impronta tutte le manifestazioni esteriori e interiori di quel gruppo umano, e che nella lingua ha il suo punto focale e irradiatore: una sorta di "pattern" sovratemporale che tutto permea, non la semplice etichetta sotto cui riunire per comodità una serie di tratti specifici che potrebbero essere anche nati in forma autonoma uno dall'altro, o casualmente, e poi integrati senza un piano prestabilito di coerenza. Direi: quando si parla di cultura si ha a che fare con un insieme in cui "non tutto si tiene", mentre nello spirito del popolo "tutto si tiene", come in una sorta di intelligent design a priori. Inoltre, sempre in Fichte, questo è un concetto che nasce connotato in senso valoriale: lo spirito della nazione tedesca è intrinsecamente superiore a quello francese a cui si contrappone, perché avrebbe mantenuto una purezza linguistica, quindi di pensiero, perduta dalle lingue neolatine oramai troppo imbastardite. In Hegel l'accento non è tanto sullo spirito del singolo popolo preso staticamente, quanto su una filosofia della storia vista come successione dialettica (continuo superamento) di idee incarnate da vari popoli: in sostanza un progresso dell'idea di libertà che va da Oriente a Occidente, toccando il suo culmine guardacaso nella libertà prima greca e poi germanica. Quello che maggiormente risalta è la totale astrazione da ogni elemento materiale, economico, concretamente sociale in nome di una storia ridotta a pura incarnazione di idee: per Hegel, ad esempio, tutto il mondo greco (ma proprio tutto: stati, città, individui, produzioni materiali e letterarie...) è l'estroflessione dell'idea di libertà della polis, nata dialetticamente dalla contraddizione con le forme del dispotismo orientale (altro spirito collettivo); della serie: tanto peggio per i fatti, che non a caso sono riportati solo come conferma non necessaria di questa "battaglia celeste". Ad essere precisi, in Hegel non ci sono nemmeno tanti spiriti dei popoli, ma un solo spirito universale che usa i vari gruppi umani nella storia per articolarsi progressivamente. La cosa simpatica di tutto ciò è che per gli idealisti soltanto questo modo di ragionare vuol dire essere veramente concreti: la scoperta del primato dell'io (ovvero la constatazione che non esiste oggetto senza un soggetto che lo pensi) e del carattere non strettamente individuale dell'io (per questo Hegel parla di "spirito", collettivamente), conduce questi pensatori a rovesciare il consueto rapporto cose-pensiero anche quando si occupano di storia o di arte: in questi casi, perciò, non partiranno mai dagli eventi o dai dati specifici (volgari fatti empirici, direbbero), ma dalle idee generali nascoste dietro di essi e a cui questi devono sempre essere ricondotti, attraverso un procedimento che a noi comuni mortali parrebbe di inversione. Nemmeno alle idee/credenze di specifici individui o gruppi, ma proprio a una "astuzia della ragione" puramente metafisica. Per tutti questi motivi "cultura" e "spirito del popolo" sono concetti solo in apparenza simili...e sì, mi azzarderei a dire che lo spirito del popolo in senso fichtiano, hegeliano o duginiano è pura aria fritta.
@Fabio_Miani
@Fabio_Miani 2 жыл бұрын
@@luca.platti grazie mille per la risposta!
@brunorodi1702
@brunorodi1702 2 жыл бұрын
Grazie per la riflessione stimolante. Hegel è fondamentalmente un teologo che sostituisce Dio con lo stato, con tutto ciò che ne deriva. Per la contrapposizione tra talassocrazie e tellurocrazie rimando a "Terra e Mare" di Carl Schmitt, se non è già stato menzionato in altre occasioni.
@robertovolpi
@robertovolpi 2 жыл бұрын
Ottimo Bruno! Queste tue brevi parole mi hanno aiutato moltissimo a mettere insieme diversi frammenti che conoscevo di Hegel in un qualcosa di più coerente. Grazie!
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Io direi con lo spirito, che poi diventa uno e trino nel diritto privato, nella famiglia e nello stato (etico) con tutta la retorica della oggettivita' e dello spirito assoluto che nello stato si realizza. Terra e mare: ottimo suggerimento. Molto piu' semplice che "Il Nomos della Terra" che io tendo a citare. Fa un po' ridere, come chiave di lettura della storia umana (anche solo di quella "politico-militare") ma e' senza dubbio un buon esempio di quel pensiero "idealistico-idiota" che, da Hegel a Dugin, continua a far del male alle menti deboli. Che poi fan del male a noi.
@alessdam6942
@alessdam6942 11 сағат бұрын
Dopo l'ennesima offesa gratuita ho deciso di cambiare video. Palma si qualifica da se
@francescodesimone2899
@francescodesimone2899 2 жыл бұрын
Salve professor Palma. Ho ascoltato attentamente il video ed ho trovato nelle sue questioni di principio anti-idealistiche molti punti in comune con Robert Conquest ne "Il secolo delle idee assassine".
@danielegalasso8164
@danielegalasso8164 2 жыл бұрын
Comunque, al di là di tutto, per chi volesse un quadro generale su genesi, caratteristiche e sviluppi dell'idealismo tedesco consiglio l'ottimo testo scritto da Terry Pinkard (University Professor alla Georgetown University, Washington DC): "German Philosophy 1760-1860: The Legacy of Idealism", (2002, Cambridge University Press). E' disponibile anche in traduzione italiana presso Einaudi.
@daviderestani808
@daviderestani808 2 жыл бұрын
potreste fare una conversazione su Nietzsche? perchè l'ho sentito venir strumentalizzato da filosofi con le idee più diverse. Quanto c'è di vero?
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Andra' fatto.
@gaetanodorsi8969
@gaetanodorsi8969 2 жыл бұрын
@@MicheleBoldrin Grazie... sarebbe molto interessante ormai i miei approfondimenti filosofici provengo in larga parta dai vostri video ;)
@enricoferrari5511
@enricoferrari5511 2 жыл бұрын
Non capisco un cazzo di quello che dite per miei limiti “di cultura” ma vi ascolto con attenzione. Palma è molto bravo a spiegare avessi avuto un prof di elettrotecnica così pure un’asino come me sarebbe diventato un quadro dell’ Enel 😂😂😂
@francescotrifogli5467
@francescotrifogli5467 2 жыл бұрын
Grazie. Bella discussione
@JS-hw5ro
@JS-hw5ro 2 жыл бұрын
Grazie per questa live. A proposito di un importante filosofo italiano non idealista e reazionario, ma illuminista, liberale (certo non liberale alla Von Hayek, ma più simile a Mill), democratico (e soprattutto scrittore chiaro e non fumoso), secondo me sarebbe interessante una live di Boldrin e Palma su Norberto Bobbio. O, se non proprio una live, sono curioso di sapere il vostro pensiero su di lui.
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Non l'ho mai capito, francamente. Proprio recentemente mi son messo a leggere il suo trattato di teoria politica (o titolo simile, PBE) e mi son bloccato. Non ho ben capito cosa teorizzi di originale. Se tu l'hai compreso sarebbe interessante una conversazione.
@JS-hw5ro
@JS-hw5ro 2 жыл бұрын
@@MicheleBoldrin io non sarei in grado, non ho letto tutto Bobbio e non lo conosco così bene. Magari si potrebbe contattare un suo allievo, per esempio Pier Paolo Portinaro, storico del pensiero politico. Sono convinto che ne uscirebbe un dialogo notevole.
@ilcretinoelamadonna5214
@ilcretinoelamadonna5214 2 жыл бұрын
Grazie ad entrambi
@marcoceran4669
@marcoceran4669 2 жыл бұрын
"the end of history and the last man" di Fukuyama lo reputate un saggio interessante e filosoficamente valido?
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
No. Fukuyama e' molto erudito. Ma quando prova a teorizzare qualcosa di non gia' scritto da altri sembra produrre scemenze pubblicitarie per il New Yorker o The Atlantic. Quel libro faceva ridere anche quando usci.
@stefanogovetto8531
@stefanogovetto8531 2 жыл бұрын
Complimenti, sempre dialoghi interessantissimi. Cosa ne pensate di una puntata su Berlin?
@tizianomeneghetti9719
@tizianomeneghetti9719 2 жыл бұрын
Grazie
@gianmarcodiurno4924
@gianmarcodiurno4924 2 жыл бұрын
Grazie prof Palma per avermi liberato da 3 anni di studi liceali sul Reale-Antiseri
@davide816
@davide816 Жыл бұрын
Mamma mia è il mio stesso manuale. Sono all ultimo anno e il libro mi è sempre sembrato pessimo è stato infatti appositamente scelto dalla professoressa con qualità scarse anch'essa. Tu perchè lo vedi come pessimo ? Io non me ne intendo molto ma mi sembra che la visione cristiana sia evidente.
@idiosincraticogreg
@idiosincraticogreg 2 жыл бұрын
Menomale che questi due hanno capito tutto dalla vita...
@antoniotoffol1510
@antoniotoffol1510 2 жыл бұрын
Canfora credo abbia detto qualcosa tipo che le ragioni della storia non sono le ragioni di una Irina qualunque 😥
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Avra' voluto dar man forte alla sua amica Annunziata: la "Irina qualunque" era probabilmente escort o badante sua (o entrambe le cose ...).
@aiolos000
@aiolos000 2 жыл бұрын
1:08 forse la Russia ha voluto vedere una minaccia nelle esercitazioni perché sapeva cosa intendeva - tristemente - per "esercitazioni". Il lupo di mala coscienza come opera pensa.
@aiolos000
@aiolos000 2 жыл бұрын
grazie, prof. Boldrin, grazie prof. Palma
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Esercitazioni con 1200 soldati? :-D
@Be82Ro
@Be82Ro 2 жыл бұрын
Scherzando ma non troppo, mi dicevo quando avevo 20 anni (ossia 20 anni fa) che l'idealismo tedesco ha un battesimo nel sangue, nasce simbolicamente con un atto di terrorismo, frutto violento di una radicalizzazione religiosa e politica. Il vanesio scrittore di successo, Kotzebue nato in Turingia ma da giovane studente a San Pietroburgo, filozarista e massone viene giustiziato in casa sua dal ventenne bavarese Sand, un fanatico studente di teologia che sognava la grande Germania e che lo aveva puntato come una spia russa ed un corruttore dei costumi dei tedeschi.
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Non sapevo. Interessante.
@Be82Ro
@Be82Ro 2 жыл бұрын
@@MicheleBoldrin Grazie. Fu un piccolo caso che colpì abbastanza quei giovani che poi si misero a riflettere in quelle direzioni di cui avete parlato.
@danielegalasso8164
@danielegalasso8164 2 жыл бұрын
Non capisco bene quale sarebbe il legame causale tra l'idealismo tedesco e questo fatto delittuoso, avvenuto peraltro nel 1819, mentre la Fenomenologia di Hegel - per dirne una - è del 1807.
@madips
@madips 2 жыл бұрын
Pensieri chiari ed affascinanti, mentre un po' oscuri sono il bisogno e la scelta di citare l'intero elenco del telefono piuttosto che fare una telefonata a Cacciari. A pensarci bene questo è lo "Spirito" dei dei call center che invece di parlare a quel uno giusto rompono i coglioni a tutti. Ma va bene, va bene anche così
@apgspalmaapgspalma1768
@apgspalmaapgspalma1768 2 жыл бұрын
due persone, e una in privato mi chiedono di esser assai esplicito su "cio' che è vivo e cio' che è morto" nell'idealismo. Sono meno che persuaso di esser la persona a cui chiederlo. Provo: è morta una psicologia cosidetta speculativa, da Fichte a Zizek, forse vi sono aspetti letterari che sono assai evocativi: personalmente trovo Gentile di noia senza tregua, mentre Hegel nella "fenomenologia dello spirito" inventa grandi figure, che pensa scioccamente siano descrittive (pensi al padrone e agli schiavi)- il titolo "cio' che è vivo e cio' che è morto nella filosofia di Hegel" è il titolo di un trattato del 1906 scritto da Benedetto Croce; appunto il Croce un filosofo meno che nullo e insieme uno straordinario impresario culturale. A mio avviso va sepolto il cianciare imbecille su "io e nonio" che trovate in modo sorgivo e (quasi) comprensibile in Fichte, e in modo che bacia il ridicolo nei tardi epigoni stile E. Severino che giunse (si dice, visto che è illeggibile) a giocare con funamboliche idiozie come l'"apparire dell'apparire dell'apparire." Che persino le formulazioni siano anacoluti, forse è meno che casuale.
@apgspalmaapgspalma1768
@apgspalmaapgspalma1768 2 жыл бұрын
@@mattiafabbri8944 La ringrazio molto se smette. Le due osservazioni collaterali. 1 non ha risposto, dopo tante flatulenze su Sittlichkeit und Moralitaet, nessuna risposta venne da Lei prodotta. 2. uno degli effetti sgradevoli di parlare coi teppisti idealisti è a qualsiasi questione le reazioni sono di buttarla in vacca, viz. nessuno disse di bruciare nulla, per cui nessuno sa a chi sia rivolto l'invito a "bruciare Aristotele e le sue opere. I suoi insulti penso immagini dove li debba inserire.
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Adriano ha gia' detto (non hai detto nulla, salvo cercar di offendere sia i due parlanti che i migliaia che ascoltano) ma io mi permetto di aggiungere l'invito di sempre: vieni a spiegarmi/ci cosa non ho capito di Hegel che sia utile oggi al pensare il mondo. Cosi' avrai modo di provare che tu non sei volgare, non sei infantile, sei un grande filosofo e non un, probabilmente anonimizzato, produttore di inutili e pompose scoregge mentali. Basta che ti offri, cosi' ci fai lezione e imparo a usare tesi-antitesi-sintesi per comprendere il mondo.
@giusepino50
@giusepino50 2 жыл бұрын
​@@mattiafabbri8944 Caro Mattia, devo dire che hai sfoggiato un'arroganza che ci si può aspettare solo (e spero) a 19 anni. Noto con piacere il tuo amore presunto per la precisione. Ma allora facciamo una prova: 1- "Kant è fieramente figlio dell'Illuminismo". E quindi? Chi ha mai, nel video o altrove, sostenuto il contrario? 2- "Hegel vuole dare scientificità al pensiero filosofico perché, lo dice lui stesso, è ormai necessario all'inizio dell'800". E dove lo dice, di grazia? Immagino lo dica e basta, e ci si debba fidare della tua autorità. Tra l'altro, a questo punto mi viene il forte sospetto che tu, senza mediazioni da parte di imbonitori vari, Hegel non l'abbia mai letto. Altrimenti sapresti che quando Hegel parla di Scienza non si riferisce al moto galileiano o alla meccanica celeste newtoniana (che sono leggi che, nel suo sistema gnoseologico, ricoprono un ruolo eufemisticamente marginale nel fondamento del mondo, che è invece di carattere "spirituale"), e che questo vago e astratto concetto, che gira almeno dai tempi dei greci, di una presunta "scienza filosofica" non se l'è sicuramente inventata Hegel, che era un signore che la storia della filosofia la conosceva. 3- "pensi ad esempio che è lui il primo a distinguere la moralità, come comportamento individuale, e l'etica, come comportamento sociale". Mi ripeto, e quindi? La gran parte dei filosofi definisce questi termini come meglio crede (come fa con una gran quantità arbitraria di termini, del resto), e non si capisce perché sulla definizione dell'etica dovrebbe avere ragione Hegel e non (e.g.) Spinoza, o San Tommaso, o Gesù Cristo di Nazareth, o la voce relativa dell'Enciclopedia Treccani. Questo rimane un mistero. 4- "Sul fatto che sia utilizzato dai filoputiniani: smettiamo di leggere Nietzsche perché è stato usato da Hitler? smettiamo di leggere Marx perché è stato usato da Stalin?". Ma di nuovo, Mattia, ma chi le ha mai dette queste cose? Questa vis censoria da parte dei due interlocutori, quasi un inneggio al rogo dei libri, te la sei inventata. Sei libero di leggerti quello che ti pare consapevole del fatto che, per la gran parte, questi testi sono un misto di chiacchera da bar, retorica ermetica ed esoterismo, che è poi il motivo per cui ancora oggi annoverano una folta schiera di difensori. Di quelli, insomma, che si sforzano di mostrare che Hegel ha detto anche cose innovative, anche cose intelligenti, anche cose influenti per la filosofia. Tutte cose che mi suscitano certe assonanze littorie tutte le volte, ma sarà solo una mia impressione. 5- "Ma poi la critica di Boldrin al fatto che l'idealismo sia un' accozzaglia di termini astratti senza una minima attinenza alla realtà empirica: tutte le grandi idee nella storia della filosofia sono così [...] la volontà di potenza, la ragione, il buono, il bello, in sé non vogliono dire nulla!". Questa è di gran lunga la mia preferita. Qui c'è una tale confusione che mi sento anche un po' in imbarazzo a rispondere. Per prima cosa, fai un gran calderone di termini di senso comune (come "bello" o "giusto", che sarei curioso di sapere come usi nella vita quotidiana pur non avendo significato), termini della tradizione filosofica (come "ragione"), e termini artificiali con un significato sufficientemente vago da voler dire tutto e niente (come "volontà di potenza"). Come seconda cosa, a questo punto, sono veramente curioso di sapere quali contributi intellettuali rilevanti ha avuto l'idealismo classico tedesco sulla filosofia. Ti prego di parlarcene. Un caro saluto.
@giusepino50
@giusepino50 2 жыл бұрын
@@mattiafabbri8944 1- Kant non fa parte della corrente detta "idealismo classico tedesco", non capisco da dove hai tirato fuori questa nozione. Kant è un'idealista epistemologico, e un realista dal punto di vista metafisico, al contrario di Hegel, che invece sostiene il primato dello Spirito anche in ambito metafisico. Un signore che pensa che prima della materia venga una sorta di autocoscienza storicizzata che chiama fantasiosamente "Spirito" come fa ad essere un sostenitore della scienza moderna? Me lo spieghi? 2- Guarda, di cose ne ho sentite dire su Hegel, ma che la Vorrede alla Fenomenologia contenga i semi del positivismo (e magari pure del positivismo logico, perché no?), strappa francamente un sorriso per l'ingenuità. Carnap, buon'anima, si dovrà ricredere, ci aveva già pensato Hegel evidentemente. Comunque, visto che me lo dici con tanta sicurezza, indicami la pagina e controlliamo subito. 3- Ma non ha avuto poca influenza su chi? Sugli hegeliani forse. Quale autore contemporaneo si rifà ad Hegel in ambito etico? Nessuno. Per il semplice fatto che Hegel, come ricorda correttamente Palma, non ha teoria etica. Poi, perché parli di scoperta? Definire due termini è una scoperta adesso? Magari mi dici anche che le verità del mondo sono date a priori a partire dalla loro definizione. E allora smettiamola di sovvenzionare queste inutili ricerche, paghiamo gli scienziati per scrivere dizionari, no? 4- Mah, sai, disincentivare a perdere tempo su testi dalla discutibile valenza teorica, se proprio vuoi essere enfatico, nel peggiore dei casi è un cattivo consiglio (e a mio parere non lo è, sia chiaro). La censura, permettimi, è un'altra cosa. E non sai di cosa stai parlando. 5- "Il bello" e "il bene" sono sostantivizzazioni di due aggettivi comuni. Platone non si è inventato né la parola "bene" né la parola "bello". Il fatto che abbia scritto dei dialoghi in cui i personaggi indagano il principio comune di tutti gli oggetti di cui si predica il "bene" o il "bello", e ne concluda che questi sono sono tali perché partecipano, rispettivamente, dell'idea di "esser bene" ed "esser bello", non accomuna in alcun modo Platone ad Hegel. Platone, tra l'altro, scriveva con una certa chiarezza, oltre che una certa ironia, che sono due cose che, non solo in Hegel, ma in tutto l'Idealismo (e il Neoidealismo), sono totalmente assenti. Per quanto riguarda la battuta sull'analfabetismo funzionale, era vomitevole, agghiacciante, e disgustosa, e tu ti sei qualificato per la personcina che sospettavo fossi. Cresci, studia, e se ne sei capace (ma a questo punto ho dei seri dubbi) smetti di essere arrogante e vergognosamente presuntuoso. Di filosofia non sai niente, non maneggi neanche le nozione che si forniscono al liceo. Hai delle serie difficoltà ad argomentare e a rispondere nel merito a osservazioni e critiche, oltre a scrivere in maniera non solo imprecisa, ma tante volte scorretta. Il problema rimane che alla tua età, l'analfabetismo, ancora non si può dire funzionale, e rimane solo analfabetismo. Un caro saluto, Mattia.
@giusepino50
@giusepino50 2 жыл бұрын
@@mattiafabbri8944 Mattia, hai detto una quantità di supercazzole veramente dura da mandare giù, e che rende ancor più difficile risponderti. Ci provo, un'ultima volta (dopodiché diventa masochismo). 1- Nella Vorrede Hegel, impiegando il termine "scientifico", come ho già scritto peraltro, non fa riferimento alla scientificità intesa in senso fisico, biologico, chimico o quello che pare a te, ma lo usa come sinonimo di sistematicità. La Vorrede vuole essere una sorta di manifesto della Fenomenologia, e venne scritta dopo il completamento della Fenomenologia stessa, che a sua volta voleva essere una sorta di manifesto della sua filosofia sistematica successiva. In questo senso si appella ad una filosofia che ha un che di "scientifico", non nel senso di "scientifico" che impiego io, che ha impiegato Palma, e che impiega chiunque non abbia l'usanza di leggere Hegel davanti al caminetto la sera. L'idea di coniugare la metodologia scientifica con la pratica filosofica è interessante ma fallimentare, ed è stato per un paio di decenni il programma del circolo di Vienna e del circolo di Berlino, di cui faceva parte quel Carnap che ho citato. Ma questo con Hegel non centra assolutamente nulla. 2- "oggi tutti i filosofi che riflettono sulla società e sulla situazione politica al di fuori del soggetto, anziché sui comportamenti del singolo individuo (abitudine tuttavia ancora molto sedimentata tra i liberali in ogni caso) non crede siano anche solo involontariamente prosecutori di una distinzione fatta in primis dal buon Hegel?" Risposta: no! Questa è veramente una cagata, scusa il francesismo. Cosa vuol dire "tutti i filosofi che riflettono sulla società e sulla situazione politica al di fuori del soggetto"? Intendi tutti i filosofi forse? Da Aristotele a Platone, da Agostino a Tommaso, da Giovanni di Salisbury a Marsilio da Padova, da Spinoza a Hume, da Locke a Hobbes, da Smith a Kant, hanno tutti (e sottolineo tutti), riflettuto "sulla società e sulla situazione politica al di fuori del soggetto". Qualcuno sostiene che anche le posizioni dei pre-socratici fossero largamente ispirate da motivi politici, e tu ti sei convinto che questo tipo di riflessione: a) nasca con Hegel, o b) abbia una sorta di svolta epocale con Hegel? Permettimi, non sta né in cielo né in terra. 3- Anche qui, manchi il punto di parecchio. "Bene" e "bello" sono due aggettivi del linguaggio ordinario. Che Platone ne faccia una questione filosofica è legittimo. Platone prende termini di uso comune e mostra, a tutti coloro che pensano di averne una definizione, che averne una definizione è più problematico di quanto sembri. Hegel fa l'esatto opposto, prende dei termini che hanno tutt'altro significato come "Spirito", che ha peraltro un vago sentore religioso almeno dai tempi del cristianesimo, ne da una definizione totalmente arbitraria, e poi li usa come clava metafisica per giustificare il suo nazionalismo statalista, il suo amore smodato per il mondo germanico (sintesi di grecità e latinità), e per la convinzione che la storia, guidata da questo fantomatico Spirito, si muova in una direzione unilaterale e razionale. Ma visto che sei persuaso della chiarezza e del valore della scrittura hegeliana, facciamo un piccolo esperimento: dammi una definizione univoca e comprensibile di cos'è lo Spirito. Basta, io ci ho provato, chi vuole capire capisca. Un saluto.
@gianniminchio
@gianniminchio Жыл бұрын
mi chiamo Gianni sono di roma ma abito da vent`anni in Brasile. trovo molto interessanti le vostre chiaccherate e per questo vi ringrazio ho una domanda che mi scappa di frequente. Non pensate ,senza fare tanta filosofia,che Putin che rimane quello che è,voglia solo difendere i propri cinfini dall`avanza mento della nato,usando la povera ucraina in mano ai nazisti? la mia domanda non è polemica,è solo sapere cosa ne pensate. Vi ringrazio ancora per le lezioni di filosofia letteratura e tanto altro. dimenticavo di dire che ho uina formazione anarchica e ho piou o mene la stressa fostra età,.essendo nato nel 1956 un abbraccio
@edwardblack9263
@edwardblack9263 2 жыл бұрын
Per gli interessati consiglio di ascoltare il dibattito tra BH Lévy e Dugin, di Nexus institute
@barnidavide4069
@barnidavide4069 2 жыл бұрын
Professor Palma mi potrebbe spiegare in breve cosa si intende per clepto-fascimo? Esempi, definizioni, fonti. Mi va bene tutto.
@apgspalmaapgspalma1768
@apgspalmaapgspalma1768 2 жыл бұрын
fascisti che rubano, se non le va legga iegor gan.
@barnidavide4069
@barnidavide4069 2 жыл бұрын
@@apgspalmaapgspalma1768 Lo avevo intuito ma non mi bastava, grazie per la risposta. Iegor Gran cosa di specifico se posso chiedere? Vedo che ci sono dodici pubblicazioni.
@apgspalmaapgspalma1768
@apgspalmaapgspalma1768 2 жыл бұрын
@@barnidavide4069 le legga, dunque
@giorgio.g.g
@giorgio.g.g 8 ай бұрын
Riguardo l'idea di "spirito" del popolo x o y: prima di Hegel già Herder si esprimeva con questo concetto applicandolo in lungo e in largo, non solo in politica. Herder, in realtà di pochi anni precedente a Hegel, era uno studioso di forme di arte "popolari", in cui vedeva l'espressione di uno "spirito del popolo", per cui viaggiava per l'Europa centrale registrando per esempio fiabe e racconti locali (è considerato in un certo senso uno dei precursori della moderna antropologia, anche se certamente non ne condivide la scientificità). Cercando superficialmente influenze di Herder in Hegel ho trovato solo questo passaggio dalla Stanford Encyclopedia of Philosophy: Hegel’s philosophy turns out to be largely a sort of elaborate systematic development of Herder’s ideas (especially concerning language, the mind, history, and God)
@danielegalasso8164
@danielegalasso8164 2 жыл бұрын
Molto suggestiva questa linea di continuità tra la dialettica e la forma dello Spirito assoluto e le incarnazioni (post)moderne dell'autoritarismo politico suggerita qui dal prof. Palma. Forse, però, l'eredità più influente dell'autocrazia putiniana va ricercata più in Hobbes che non in Hegel. Cito, a questo proposito, un Cacciari from the mighty seventies come spunto di riflessione ulteriore: "Il soggetto, in Hobbes, produce il proprio assoggettamento. Il Potere consiste nel tenere-soggetti. Nel fondare l'inviolabile convenzione dell'assoluta Sovranità, il soggetto si realizza come assoggettatnento, dialettica dell'assoggettamento. Questa dialettica garantisce la libertà soltanto come determinazione del diritto privato, come libertà del possesso - la quale, dunque, non può darsi che grazie alla costituzione del Rappresentante assolutamente sovrano. E' rispetto a queste determinazioni che Hegel compie una 'profonda lacerazione' nel tessuto del sistema giuridico. Il processo di Dio nel mondo vale qui come critica del Dio mortale hobbesiano, della 'artificialità' del suo potere. Il potere va inteso come potere della libertà, realizzazione della libertà del soggetto; il problema della forma-Stato non può andare disgiunto dalla dialettica dell'autocoscienza e dalla complessità dell'intenzione disalienante che in essa si impone." - Massimo Cacciari, Dialettica e critica del politico. Saggio su Hegel (1978, Feltrinelli)
@apgspalmaapgspalma1768
@apgspalmaapgspalma1768 2 жыл бұрын
ha di certo buone ragioni, per i motivi che indicai Hegel si piega ad una statolatria, a mio avviso.
@danielegalasso8164
@danielegalasso8164 2 жыл бұрын
@@apgspalmaapgspalma1768 Lo scarto che però Hegel prova a introdurre rispetto al giusnaturalismo di Hobbes, e alla sua fondazione tutto sommato ancora "mistica" dell'autorità, è una giustificazione razionale della forma-Stato in quanto esito di un processo logico-dialettico.
@gabrielesalini2113
@gabrielesalini2113 2 жыл бұрын
Sarei curioso di sapere se c'è qualcosa, e cosa in caso, che salvate dell'idelismo. Od una visione particolare tra le varie declinazioni.
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Io nulla, ma magari Adriano salva qualcosa.
@gabrielesalini2113
@gabrielesalini2113 2 жыл бұрын
@@MicheleBoldrin io non ne sono ammaliato ma è un pensiero su cui non mi pare sia possibile non confrontarsi. Ad esempio lei ha una posizione gnoseologica od ontologica? È realista? O pensa che si tratti di non-problemi e solo pippe mentali? Una vostra chiacchierata sul tema sarebbe come sempre stimolante. Come accennavo, seppur in modo critico, non riesco a buttare del tutto le varie posizioni sul discorso dell'essere. Anche se spesso si parte da speculazioni pure interessanti, ma seguono castelli in aria infondati e pedanti (Severino, hegel, etc.).
@giuseppepaolocarbone9779
@giuseppepaolocarbone9779 2 жыл бұрын
Benvenuti e grazie in anticipo!
@alessiofrau93
@alessiofrau93 2 жыл бұрын
Buonasera, non ho capito una cosa. La tesi del professor Palma e del professor Boldrin è che dall'idealismo post-kantiano deriva necessariamente la vulgata reazionaria oppure deriva da una sua interpretazione?
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Dalle fregnacce si puo' far derivare un po' quel che si vuole, non vi e' quindi dubbio che (a fronte della molteplicita' di possibili derivazioni) ognuna di specifica sia una interpretazione. Ma e' una interpretazione POSSIBILE e li' sta il punto. Detto altrimenti: dalle insensatezze hegeliane, a suo avviso, cosa si potrebbe derivare di utile per gli umani?
@alessiofrau93
@alessiofrau93 2 жыл бұрын
@@MicheleBoldrin Che sia una interpretazione possibile è fuori discussione. Che sia fondata o meno non lo so, diciamo che ci sono studi che potrebbero metterla radicalmente in discussione. Per quanto riguarda la sua domanda risponderei così. Premettendo che la mia opinione conta poco, direi che, come lei sa benissimo, fin da subito c'è stata una destra e una sinistra hegeliana, da quest'ultima ha, per esempio, avuto origine il pensiero di Marx, il quale non ha mai rinnegato Hegel, seppure lo abbia criticato. Per stare poi all'Italia, nel filone idealista non c'è solo Gentile ma anche Benedetto Croce, il quale ha tentato una riforma della dialettica hegeliana e che ha pensato, a torto o a ragione, che la dialettica fosse utile per comprendere il mondo umano (cos'è la politica, l'economia, l'arte, la filosofia ecc. e quali sono i loro rapporti). Poi sempre in Italia c'è stato Gramsci, che mi pare abbia fatto fare dei passi in avanti giganteschi nella comprensione della politica e della storia. E Gramsci cita ed elogia Hegel nei Quaderni, sostenendo per esempio che 1), seppur nella forma di un romanzo filosofico, la filosofia hegeliana riesce a dare un quadro sintetico del reale e 2) che fa fare un passo avanti alla scienza della politica nella comprensione di cosa sia lo stato. Infatti, secondo il sardo Hegel avrebbe compreso la funzione degli intellettuali e avrebbe cominciato a pensare all'articolazione dello stato non più secondo caste o ceti ma secondo le classi, che appunto non sono chiuse in se stesse ma in continua trasformazione. Poi ci sarebbero altri studi più recenti, ma non è il caso di citarli tutti, anche perché non essendo io un esperto rischierei solo di fare confusione. Ma potrei citare, perché lo conosco, il bellissimo studio di Remo Bodei su Hegel, Sistema ed epoca. Non so se tutto questo sia utile per gli umani, ma per alcuni di loro certamente sì. Comunque vi ringrazio per queste chiacchierate, sempre molto stimolanti.
@fabriziomacaluso333
@fabriziomacaluso333 2 жыл бұрын
Grazie Prof. Boldrin e Prof. Palma per questo contributo. Siete veramente un "dynamic duo". ;-) A questo punto sarei veramente curioso di vedere le lezioni di entrambi. Sono per caso disponibili?
@matteogarzetti
@matteogarzetti 2 жыл бұрын
1:11:00 Ho provato a leggere Nietzsche, e non è egli esente dall'argomentare con termini del tipo: Tedeschi, Russi, Ebrei, Italiani... Con la maiuscola delle ipostasi.
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Assolutamente. FN era totalmente dentro all'idea che esistessero popoli con essenze, destini, nature e stronzate varie. Aver avuto alcune buone intuizioni non implica aver capito tutto. Pensa che vale persino per me (per Adriano stiamo ancora cercando di verificare)! :-D
@matteogarzetti
@matteogarzetti 2 жыл бұрын
@@MicheleBoldrin verificare, fin che dura il viaggio! Come disse quello là: un giorno senza ricerca non merita d'essere vissuto. Ad ogni modo, porto a casa questa lezione: autorizzarmi a selezionare le buone intuizioni, buttando via il resto (ovvero, smette di cercare Il Maestro, per ipostasi).
@IIIalbyIII
@IIIalbyIII 2 жыл бұрын
Lo spirito delle leggi?
@renzonimis8102
@renzonimis8102 Жыл бұрын
algo, que ritmo!
@alfiofabiolarosa8186
@alfiofabiolarosa8186 2 жыл бұрын
Se può interessare, Frederick Beiser, in un volume intitolato "Hegel", si propone di spiegare il contesto storico-filosofico da cui sarebbe scaturito il sistema hegeliano. Disclaimer: non l'ho letto letto abbastanza da consigliarlo a cuor leggero. Grazie mille per quest'altro video!
@robertopolesel5312
@robertopolesel5312 2 жыл бұрын
All'esame di maturità stimolai per caso alla docente di Filosofia una citazione dalla prefazione alla fenomenologia dello Spirito di Hegel, dove il filosofo sproloquia sentenze sulla Matematica. Onestamente era l'unica cosa di Hegel che fossi riuscito a leggere con un minimo di attenzione (insultandolo dall'inizio alla fine) ma , imbevuto di arroganza testosteronica e di una lettura di Nietzsche estremamente "romantica", sintetizzai la faccenda con un lapidario "Hegel era un cretino". Adesso sono cauto nei giudizi su quello che non conosco bene, in compenso ho trovato negli anni una alta correlazione tra il sostenere di avere compreso l'Essere e il non aver mai capito le disequazioni.
@SamueleCastiglioni
@SamueleCastiglioni Жыл бұрын
ahahaha da persona appassionata di materie scientifiche con una triennale in filosofia confermo che spesso le persone che studiano materie umanistiche sono persone intelligenti che non hanno voluto/saputo/potuto studiare materie matematico-scientifiche. siccome le questioni metafisiche sono palesemente meno urgenti di quelle scientifiche, chi studia materie che producono teorie sul mondo, il comportamento umano e cose vaghe di questo tipo è preso da un complesso di inferiorità e finisce per dire che la scienza è un complotto e il capitalismo ci domina tutti. questa è la mia risposta alla domanda "perché gli intellettuali sono tutti di sinistra?"
@domenicopetrelli1675
@domenicopetrelli1675 2 ай бұрын
@@robertopolesel5312 lettura "Romantica" del principe di Rocken che ti ha portato a considerare Hegel un cretino,sai che si legge da sinistra a destra?
@robertopolesel5312
@robertopolesel5312 2 ай бұрын
@@domenicopetrelli1675 Se può segnalarmi pagine di Hegel sulla matematica che non contengono cretinate le andrò a leggere in tutte le orientazioni.
@vortanoise.2625
@vortanoise.2625 Жыл бұрын
Esiste solo un popolo: Il popolo di Striscia!
@HonestJago
@HonestJago 2 жыл бұрын
Gesù parla diverse volte dello Spirito Santo nei vangeli, per esempio Mt 12:31(Mc 3:28, Lc 12:10).
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Oddio (nel senso del padre) dipende da cosa si intende. Anche nell'antico testamento vi sono svariati riferimenti allo "spirito divino" nel senso di "soffio, aria". Ricordiamo anche solo come venne creato l'uomo “Dio il Signore formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente". Appare frequentemente nei testi ebraici lo Ruaj ha-Kodesh, nessun dubbio. E quindi anche nel nuovo testamento. Ma la questione da noi discussa e' quella c.d. "trinitaria" su cui il cristianesimo si divide assai e lo fa nel terzo e quarto secolo se non erro. Non ricordo quante teorie distinte vi siano ma son parecchie. E tutte si fondano su letture diverse (ma perfettamente coerenti con i testi disponibili) delle frasi dell'antico e nuovo testamento a riguardo dello "spirito/soffio divino". That was our point.
@HonestJago
@HonestJago 2 жыл бұрын
@@MicheleBoldrin Ok, ma nei versetti che ho citato Gesu` dice che la bestemmia contro lo Spirito Santo e` l'unica "imperdonabile". Direi che, ci sono quanto meno dei presupposti per il trinitarismo nel Vangelo. Da come ne parlavate, sembrava fosse una roba inventata dal nulla da San Paolo o altri. Poi certo, Gesu` non dice il credo niceno nel Vangelo e ci sono stati molti dibattiti sulla Trinita` nella storia (soprattutto sulla figura del Figlio credo, ma e` anche vero che il ruolo dello Spirito Santo e` una delle maggiori differenze fra cattolicesimo e ortodossia).
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Ma, sai, quello che il Gesu' dei vangeli ha detto e', come dire, ambiguo ed aperto a mille interpretazioni. Una, banale, e' che da buon ebreo quale era abbia detto e ripetuto che era molto male bestemmiare lo spirito (fiato/aria/vento) dell'unico e non trinitario iddio, Jahve', degli ebrei. Niente di nuovo e del tutto coerente con la sua figura storica (vedi, e.g. i lavori di Paula Fredriksen). Sembri molto convinto che sia "parola di gesu'" ed invece, platealmente, non lo e'. E' una invenzione tarda, come il 90% della teologia cristiana. Cosa che ai cattolici non piace perche' amano pensare che sia tutto detto dal figlio d'iddio. Amen. P.S. Violando la mia regola ho speso abbastanza tempo a discutere con un anonimo. Ora se vuoi continuare ritorniamo alla regola, nome e cognome ed identita' precisa.
@maxrivia2933
@maxrivia2933 2 жыл бұрын
Su alcuni punti non mi trovo d'accordo, seppure, in generale, sia da sempre un detrattore coriaceo dell'hegelismo. Sicuramente, ad ora, leggere Hegel potrà far emergere più di un problema: il suo pensiero va contestualizzato. Tuttavia, la dialettica di Hegel nella sua struttura, intendo nella sua forma demistificata, è fruttuosa e applicabile a molti ambiti.
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Io sempre in attesa di farmi spiegare lungo quali dimensioni gli scritti hegeliani, per esempio nel campo della logica, offrano contributi durevoli allo sviluppoi della medesima.
@c0ndor11
@c0ndor11 2 жыл бұрын
@@MicheleBoldrin uno studioso serio come Francesco Berto ci ha scritto un saggio qualche anno fa su logica analitica e logica hegeliana
@MagroFrancesco
@MagroFrancesco 2 жыл бұрын
@@mattiafabbri8944 Lacan non lo può vedere manco di striscio.
@matteopinolo
@matteopinolo 2 жыл бұрын
Fichte-Schelling-Hegel "trimurti di deficienti" ????????!!!!!!!!!!! Ma POSA IL FIASCO
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
I love you too.
@danielegalasso8164
@danielegalasso8164 2 жыл бұрын
In ogni caso..."in vino veritas"...
@angeloacquaviva3123
@angeloacquaviva3123 2 жыл бұрын
Da totale ignorante in Filosofia ho apprezzato molto; soprattutto il tono. Grazie
@federicobianchi9658
@federicobianchi9658 2 жыл бұрын
Siamo in 2
@gianmarcocostanzo4551
@gianmarcocostanzo4551 Жыл бұрын
Popolo: Definirei popolo quel gruppo di persone che si rispecchia in uno stato riconosciuto o che vorrebbe crearne uno. Comprende Italiani, turchi, Curdi, Sionisti, svizzeri, Taiwanesi. Non tira in ballo lingua, tradizioni, omoschedasticità, Himalaya o ogni altra compagnia cantante Manzoniana. Breve pensiero di ora tarda
@robertovolpi
@robertovolpi 2 жыл бұрын
Ottima conversazione. Non esiste un DNA russo. Più semplicemente, quando gli abitanti di un paese lo percepiscono come "grande", ad esempio per estensione territoriale, si fanno più facilmente affascinare da idee che confermano e sviluppano questa percezione.
@udp_unitadiproduzione
@udp_unitadiproduzione 2 жыл бұрын
Io voglio Palma H24! N°1!
@Davide-yh8qx
@Davide-yh8qx 2 ай бұрын
Sproloquiare su Hegel o Fichte senza comprendere asoslutamente nulla e senza aver letto assolutamente nulla è abbastanza imbarazzante. Sarebbe meglio spendere un po' di tempo nel provare a leggere almeno qualche pagina dei Lineamenti di Filosofia del Diritto o della (senza considerare l'edizione per non entrare in confusione) Dottrina della Scienza.
@PiergiorgioMarchi
@PiergiorgioMarchi 2 жыл бұрын
Ottimo. La Russia ha perso guerre spesso in verità a partire dallo stesso Ivan IV (prima guerra del nord con la Livonia 1582). Con Napoleone hanno perso varie guerre(III e IV coalizione) . Più di recente la guerra coi Giapponesi (1904-1905) ma la stessa prima guerra mondiale sia pur nel quadro degli sconvolgimenti della rivoluzione. Poi come avete ricordato con la Polonia, con la Finlandia...E poi giustamente la guerra fredda! come avete detto, con le enormi conseguenze storiche che ne conseguono. La verità è che questo mito dei "russi che non hanno mai perso guerre" si fonda sulla sola seconda guerra mondiale (e, suppongo, sull'assurda campagna di Russia di Napoleone che è molto presente nell'immaginario collettivo, fra film libri ecc. ).
@albertobloise
@albertobloise 2 жыл бұрын
Che classe i due oggi!
@edwardblack9263
@edwardblack9263 2 жыл бұрын
Ringrazio il destino per avermi fatto studiare Popper prima dei 3 idealisti idioti. Molto interessante che non abbiano un'etica. Non ci avevo mai pensato
@emanuelebruzzese1117
@emanuelebruzzese1117 2 жыл бұрын
C'è un canale ove poter seguire il professor Palma?
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Questo
@marcoceran4669
@marcoceran4669 2 жыл бұрын
@francescoforzani3500
@francescoforzani3500 2 жыл бұрын
Al di là (o al di qua) dello spirito, sarebbe interessante sentirvi sviluppare una riflessione critica articolata sul rapporto tra popolo e stato e su quello tra questi due e lingua. Inoltre mi permetto di fare una (inutile) precisazione: il termine 'archeologia del futuro' non compare mai nel pensiero di Agamben. Il suo metodo di indagine si può tutt'al più descrivere come una 'archeologia del presente', sulla scia di un lavoro pubblicato da Michel Foucault con il titolo 'archeologia del sapere'. A tal proposito aggiungerei anche che il lavoro di Agamben ha molto poco da spartire con l'idealismo di Hegel e con i suoi vari epigoni (italiani e non): è molto più Kantiano che Hegeliano ed infatti sia Foucault che Benjamin (l'altra grande fonte di ispirazione di Agamben) sono, a modo loro, due pensatori profondamente Kantiani.
@francescodarin8100
@francescodarin8100 2 жыл бұрын
l'uso costante del termine archeologia serve ad illudere che i discorsi siano anche supportati da prove. Il lavoro che andrebbe fatto sarebbe quello di falsificarli. Non hanno prove. Se ci sono sono blande. Pescano dai giacimenti quello che serve a supportare le tesi. Se non ci sono le costruiscono. Si può tranquillamente partire dall'emblema del Panopticon . Un oggetto residuale. A cui vengono ricondotte tutte le strutture radiali che non sono panottiche. Quelle realmente costruite stanno sulle dita della mano di un falegname. Poi c'è l'omissione dell'intera storia che precede l'età classica. Sembrerebbe che si esca da un medioevo felice per entrare nella distopia della modernità. Per il resto lei fa una bella insalata. Io porrei invece la diversità tra neokantiani e heideggeriani. C'è anche il dibattito su Kant tra Heidegger e Cassirer a Davos.
@francescoforzani3500
@francescoforzani3500 2 жыл бұрын
@@francescodarin8100 Ben venga il lavoro di falsificazione, non ho nulla in contrario. Ma per farlo, se si vuole farlo, bisogna leggere ciò che si falsifica. Nell'ambito della critica, i 'nemici' vanno scelti bene: devono valere la pena della fatica necessaria per 'combatterli'. In altre parole, bisogna scegliersi nemici per cui si nutre del rispetto. Se invece l'obbiettivo è deridere il lavoro del 'nemico', non prendendolo quindi sul serio, il miglior modo per farlo è parlarne senza averlo letto (o avendolo letto con estrema superficialità). Il commento, molto impreciso, del professor Palma circa l'opera di Agamben mi porta a pensare che non l'abbia letta. I suoi commenti, invece, mi suggeriscono che potrebbe aver letto qualcosa di Foucault, senza comunque averlo preso molto sul serio, ma in ogni caso nessuna delle idee da lei esposte sono riconducibili all'opera di Agamben. Vorrei chiarire che non ci trovo nulla di particolarmente grave nell'esprimere commenti su un autore che non si ha letto: l'unica conseguenza, per quanto mi riguarda, è che eviterò di prendere sul serio tali commenti. A tal riguardo, la seconda parte del mio primo commento, quello da cui scaturisce questo breve scambio di opinioni, era implicitamente volto a suggerire che le affermazioni del professor Palma sul lavoro di Agamben non andrebbero prese sul serio. Per il resto ho trovato il discorso complessivo fatto nel video molto interessante e in larga parte condivisibile. E infatti, ribadisco, sarebbe interessante se decidessero di svilupparlo abbandonando la categoria dello 'spirito', per focalizzarsi invece sul rapporto fra popolo, stato e lingua. Tutto qua.
@francescoforzani3500
@francescoforzani3500 2 жыл бұрын
@Francesco Da Rin Un ulteriore chiarimento: quando affermo che certi commenti non vadano presi sul serio non mi riferisco al suo circa la diversità tra neokantiani e heideggeriani, e al dibattito tra Cassirer e Heidegger, tematiche rispetto alle quali non ho competenze adeguate per esprimermi ma che, senz'altro, mi interessa approfondire e che, anzi, mi auspico vengano sviluppate anche su questo canale.
@francescodarin8100
@francescodarin8100 2 жыл бұрын
@@francescoforzani3500 La falsificazione parte dai presupposti. Non è così difficile trovarli, sia in Agamben che in Foucault. Sono pregiudizi. Non che sia sbagliato procedere da un pregiudizio, direi che sia inevitabile anche secondo Popper. Però lo si verifica. Invece Agamben e Foucault lo alimentano. Il Panopticon nella versione di Foucault appassionò moltissimo gli storici marxiani in cerca dell'appiglio ideologico - ponga Teyssot - che quindi diedero le tesi per scontate. Ma poi non si riscontrano. Così la follia non è uno stato mentale malato al di là delle molteplici cause ma è l'invenzione del potere. Dai presupposti discendono anche conclusioni. Ponga che le dichiarazioni di Agamben sul virus inesistente creato dal potere - mai smentito- derivino dai presupposti. Lì può sondare nei fatti se il pensiero di Agamben regga nella realtà. Ci sono altre storielle divertenti in cui Agamben sconsigliava agli amici, magari malati di cancro, di mettersi nelle mani della scienza medica. Questi chiaramente lo mandavano a fare in culo. Proceda visto che lei mi pare un appassionato di Agamben.
@francescoforzani3500
@francescoforzani3500 2 жыл бұрын
Mi invita a rispondere o ad andare a fare in culo? Se la risposta è la seconda mi limito a rinviarla al mio commento precedente, per poi procedere (tutto sommato volentieri) nella direzione da lei indicata.
@matteogarzetti
@matteogarzetti 2 жыл бұрын
Allora vuoi farci piangere: la sigla!!! La Storia HA quindi una direzione: e non è il ritorno alle autocrazie. W il declino della violenza!!!
@raffaeledivora9517
@raffaeledivora9517 2 жыл бұрын
Questa è una falsità. Non vi è alcuna direzione verso cui la storia si muove, non vi è un destino di eterno progresso implicito in essa. Quello che possiamo dire dai dati osservativi è che sul lungo periodo finora questo si è sempre verificato, ma dedurre da questo che per forza anche in futuro sarà sempre così è una fallacia logica. Ti faccio un esempio: se Hitler nel 1940 avesse continuato a bombardare fabbriche e campi di aviazione inglesi come stava facendo con enorme successo, da fonti britanniche oggi sappiamo che non avrebbero potuto resistere per più di due ulteriori settimane prima di perdere completamente il controllo dell'aria, e di conseguenza la guerra. I britannici furono salvati solo dal caso: un bombardamento su fabbriche nelle vicinanze di Berlino colpì invece la capitale, ed Hitler rabbiosamente decise di rispondere a questa violazione delle norme regolanti la guerra a tono, spostando tutti i bombardamenti sulle città inglesi, uccidendo sì più civili ma perdendo molti più aerei e ottenendo scarsi risultati nel danneggiare la produttività dell'economia di guerra inglese. Dopo poche settimane la produzione di aerei e l'operatività dell'aviazione inglese tornarono eccellenti, i tedeschi non riuscirono più a far fronte alle perdite e dovettero sospendere i bombardamenti. Se l'Inghilterra invece si fosse arresa trattando quindi per la pace, è probabile che poi Hitler potendo reimpiegare tutte le sue risorse ad Est e soprattutto senza più il problema di approvvigionarsi di petrolio e materie prime sarebbe riuscito a vincere nell'invasione dell'URSS, e l'Europa e tutti i parametri riportato nell'intro sarebbero drammaticamente diversi, mostrando (a nostro giudizio) un notevole cambiamento in peggio. E questo è stato impedito dal caso! Sarebbe potuto succedere, ed è un pensiero agghiacciante. Ti chiedo allora: che cosa impedisce al "regresso" di avvenire? La risposta è "noi". Siamo noi che con la nostre azioni o la nostra inazione incanaliamo la storia lungo determinate direttrici, ed è per questo che pensare alla storia come un asse con una freccia diretta verso un'inevitabile aumento di libertà, prosperità, distribuzione della cultura e della ricchezza è un pericolosissimo errore: questa fallacia pseudo-positivista è propedeutica all'inazione, e come i fatti recenti dimostrano, è l'inazione che ci avvicina al ritorno "indietro"
@matteogarzetti
@matteogarzetti 2 жыл бұрын
@@raffaeledivora9517 era solo un'espressione, non un teorema. E neanche una teoria della storia. La citazione finale è il titolo di un libro di Steven Pinker. So che esistono anche le regressioni!!! Ma penso di poter dire che il gesto di Putin è radicalmente obsoleto.
@matteogarzetti
@matteogarzetti 2 жыл бұрын
@@piselloniomarco3583 Beh, lo scriveva 10 anni fa. E merita ancora di essere letto. Prima va letto. Prima di scrivere.
@filippofabbri5984
@filippofabbri5984 2 жыл бұрын
Raga ma quanto fa paura l'intro, un horror ha musiche meno spaventose
@permemolticetriolini812
@permemolticetriolini812 2 жыл бұрын
Io l'amo
@giovannichiaranti9775
@giovannichiaranti9775 Жыл бұрын
Molto impressionabile :)
@lucacasilli4766
@lucacasilli4766 2 жыл бұрын
Spiace dire che molte cose dette sono parzialmente se non totalmente errate (Hegel anti-illuminista?), così come si usano concetti come fossero figurine, senza alcuna seria contestualizzazione storica
@lucacasilli4766
@lucacasilli4766 2 жыл бұрын
@@apgspalmaapgspalma1768 generalizzare non è buona cosa in campo storico. Le consiglio il testo di Jacques D'Hondt (Hegel nel suo tempo) per avere una maggiore sfaccettatura del pensiero di Hegel (con vari ricorsi a contesto storico, epistolario, lezioni, contatti ecc.)
@lucacasilli4766
@lucacasilli4766 2 жыл бұрын
@@apgspalmaapgspalma1768 non sprechi altro tempo dietro a questi temi e si dedichi ad altro, grazie
@lucacasilli4766
@lucacasilli4766 2 жыл бұрын
Anche perché passare il tempo a tracciare pseudo-genealogie di concetti senza il minimo riferimento storico penso sia affiancabile alla metafisica più becera
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
io sono il piu' tollerante dei due. Carissimo Casilli, sempre che tu esista: scrivimi a boldrin@wustl.edu ed organizziamo un sereno dibattito su quel che vuoi, cosi' magari convinci anche me che Hegel scrisse qualcosa di interessante per i tempi suoi e di, soprattutto, di ancora rilevante oggi. Seriamente, scrivimi. Il dibattito intellettuale e' buono e fa bene, anche se si viene contraddetti e, magari, totalmente confutati.
@pphil9948
@pphil9948 2 жыл бұрын
@@apgspalmaapgspalma1768 Hegel non diede 'prove cosidette a priori e deduttive del numero dei pianeti nel sistema solare'. E' spiegato in una nota di tre pagine dal titolo 'Hegel and the Seven Planets' di Craig & Hoskin nel Journal for the History of Astronomy, Vol.23, NO. 3/AUG, P.208, 1992. Prego.
@supersaggioooo
@supersaggioooo 2 жыл бұрын
ma quindi anche Kant p un filosofo dannoso, come hegel?
@francescotrifogli5467
@francescotrifogli5467 2 жыл бұрын
No perché?
@apgspalmaapgspalma1768
@apgspalmaapgspalma1768 2 жыл бұрын
no
@danielegalasso8164
@danielegalasso8164 2 жыл бұрын
Diciamo che i filosofi perlopiù non sono dannosi, semmai il danno è in chi li legge (male).
@martino4705
@martino4705 2 жыл бұрын
@@danielegalasso8164 Invece lo possono essere se propugnano come spesso accade idee a dir poco deliranti
@plinioperin71
@plinioperin71 2 жыл бұрын
Like per default.
@rosarioriggio120
@rosarioriggio120 2 жыл бұрын
Mi ha fatto molto piacere sentir citare Giuseppe Rensi, filosofo italiano dei primi del Novecento praticamente sconosciuto ai più. Leggerlo circa vent'anni fa mi è molto servito per stare alla larga da fuffe idealiste e manfrine metafisiche.
@apgspalmaapgspalma1768
@apgspalmaapgspalma1768 2 жыл бұрын
pure a me, una piacevole (ed a me inattesa) sorpresa; Fino alla lettura non sapevo esistesse chi si oppose a questa marea di scemenze importate da Berlino a Castelvetrano.
@rosarioriggio120
@rosarioriggio120 2 жыл бұрын
@@apgspalmaapgspalma1768 io insegno Italiano e Storia in istituti superiori dal 2009, fortunatamente c'è una minoranza di docenti non rincoglioniti dal ciarpame metafisico, o che almeno con esso intrattengono un rapporto critico. Tra l'altro a breve sarà pubblicato un mio romanzo scritto l'anno scorso che non è estraneo ad alcuni dei temi che avete trattato e al clima politico e intellettuale degli ultimi anni.
@apgspalmaapgspalma1768
@apgspalmaapgspalma1768 2 жыл бұрын
@@rosarioriggio120 fortunatamente c'è una minoranza di docenti non rincoglioniti dal ciarpame metafisico, che dire di più? spero Lei abbia pure successo alla uscita del suo romanzo-; grazie
@rosarioriggio120
@rosarioriggio120 2 жыл бұрын
@@apgspalmaapgspalma1768 la ringrazio sinceramente.
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Quando esce scrivimi che vieni a raccontarcelo. Grazie
@Romeo.G
@Romeo.G 2 жыл бұрын
Boldrin, quando vai in TV e smerdi quel buffone di Orsini? Non se ne può più di sta gente. Soprattutto perché non vedi nessuno che fa un contraddittorio serio.
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Mai, credo. Ci ho rinunciato anni fa e dubito che, visto come li tratto, mi offrano mai l'opportunita' di un dibattito SERIO. A fare il pagliaccio in un talk-show non ho proprio voglia. L'ultima volta, tre anni fa, ho salutato e me ne sono andato. Spegnete la TV, non c'e' rimedio altrimenti.
@mauroperossini432
@mauroperossini432 2 жыл бұрын
Non mi pare che Orsini abbia avuto tutto sto campo libero, anzi. In fin dei conti era in netta minoranza. Secondo me poi diceva cose interessanti e alcune dal mio punto di vista vere. Del resto l'altra campana ci vuole sempre o lei preferisce dibattiti dove tutti si dan ragione a vicenda? Mieli fra l'altro per me ha detto una cosa importante: una discussione è utile se ciascuno recepisce qualcosa, anche un granello, delle altrui ragioni. Non ricordo dicesse a lui o all'altra filosofa un po' invasata che effettivamente pareva un muro. Tanto per dir la mia l'unico errore veramente grave di Orsini m'è parso il non voler dare armi ai resistenti ucraini sennò si prolunga la guerra e muoiono bambini. C'è del vero ma come negare le armi a un popolo che secondo ogni apparenza si vuol difendere? Eppure...il premio Nobel Rovelli sul Corriere sostiene lucidamente la stessa tesi, ed è un fisico non un filosofastro o uno dei tanti analisti più o meno da strapazzo. Per dire che non vive di queste polemiche. A me 'ste posizioni danno da pensare.
@Romeo.G
@Romeo.G 2 жыл бұрын
@@MicheleBoldrin Non seguo la TV da anni, come molti altri. Le idee di sta gente vanno diffondendosi nel pensiero comune, grazie alla rete. Sono tossiche e pericolose, nella situazione attuale.
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
@Mauro Perossini Ma tu esisti? Perche' se esisti voglio conoscerti! Ma perche' parli con tanta sicurezza di cose che non conosci e alteri? Rovelli nobel? Gliel'hanno dato a insaputa di tutti? Rovelli e' un ex indiano metropolitano del 1977 che scrive stronzate prive di senso contro il sistema che gli ha permesso di vivere e far ricerca nel lusso, tipo che l'italiano medio e' piu' ricco dell'americano medio ... un ciarlatano, praticamente. Guerra civile spagnola armi per evitare what? Bastava mandare l'aviazione ed avrebbero vinto i repubblicani. Ma che stronzate scrivi? Orsini, ripeto, ha malamente scopiazzato Mearsheimer aggiungendovi scemenze tutte sue, che quelle di JM evidentemente non gli bastavano. Vi fingete esperti di quello che non avete mai studiato, che tristezza. Lascia stare per favore. Si puo' benissimo cercare di esprimere la propria opinione senza inventarsi conoscenze che non si possiedono di storia ed altri tem!
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 2 жыл бұрын
Hai mai sentito parlare della "montagna di merda"? Se io dovessi dedicarmi a smontare gli errori e falsita' che incontro non basterebbero 100 vite. Hai appena preso una cantonata gigantesca confondendo rovelli con parisi (!!!) e lo attribuisci al telefonino (!!!). Hai consigliato l'articolo sbagliato all'amica e poco sopra fai finta di fare l'esperto di storia militare ed uno contraddice ogni cosa che scrivi. Sulla guerra di Spagna scrivi stronzate ridicole. E vuoi che io perda ulteriore tempo? D'ora in poi ti ignoro e fine. Impara a tacere e studiare invece di parlare a raffica. Adieu.
@apgspalmaapgspalma1768
@apgspalmaapgspalma1768 2 жыл бұрын
due persone, e una in privato mi chiedono di esser assai esplicito su "cio' che è vivo e cio' che è morto" nell'idealismo. Sono meno che persuaso di esser la persona a cui chiederlo. Provo: è morta una psicologia cosidetta speculativa, da Fichte a Zizek, forse vi sono aspetti letterari che sono assai evocativi: personalmente trovo Gentile di noia senza tregua, mentre Hegel nella "fenomenologia dello spirito" inventa grandi figure, che pensa scioccamente siano descrittive (pensi al padrone e agli schiavi)- il titolo "cio' che è vivo e cio' che è morto nella filosofia di Hegel" è il titolo di un trattato del 1906 scritto da Benedetto Croce; appunto il Croce un filosofo meno che nullo e insieme uno straordinario impresario culturale. A mio avviso va sepolto il cianciare imbecille su "io e nonio" che trovate in modo sorgivo e (quasi) comprensibile in Fichte, e in modo che bacia il ridicolo nei tardi epigoni stile E. Severino che giunse (si dice, visto che è illeggibile) a giocare con funamboliche idiozie come l'"apparire dell'apparire dell'apparire." Che persino le formulazioni siano anacoluti, forse è meno che casuale.
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