No,

In un recente video il Dr. Ongaro ha espresso l'opinione secondo cui un uso accorto e mirato degli integratori possa essere utile a tutti, a prescindere dall'alimentazione. Onestamente non sono d'accordo e ti spiego il perché.
00:00 Dr. Ongaro, sono un po' amareggiato
00:23 Premesse
01:27 La prevenzione della carenza non basta, sono d'accordo
01:52 ... ma a mio parere una dieta corretta è sufficiente
02:44 Più è sempre meglio?
04:22 Quindi solo pubblicità? Secondo me no
Video del Dr. Ongaro: • Cosa succede al tuo co...
Dr. Perry Wilson e vitamina D www.medscape.com/viewarticle/...
Il contenuto del video mostrato è il risultato di consapevoli semplificazioni, volte a rendere più comprensibile ed accessibile l'argomento; le informazioni sono fornite a solo scopo divulgativo ed in nessun caso costituiscono un'alternativa al consiglio medico, azione di esclusiva pertinenza del proprio curante o dello specialista.
[Chi sono?]
Mi chiamo Roberto Gindro e mi sono laureato -anta anni fa in farmacia, presso l'Università del Piemonte Orientale a Novara. Ho poi avuto la fortuna di poter proseguire gli studi con un corso di Dottorato e, nel frattempo, ho iniziato a lavorare in farmacia in un piccolo paesino piemontese. Ho lavorato quotidianamente con i "miei" pazienti per circa 20 anni, ma dal 2007 ho scoperto che senza il peso sempre più schiacciante della burocrazia che grava sul lavoro in farmacia, in Rete riuscivo a dedicarmi con maggior entusiasmo e vicinanza ad aiutare chiunque mi avvicinasse per un consiglio, soprattutto attraverso i siti FarmacoeCura.it e ValoriNormali.com, che ho creato e poi ceduto a Mondadori. Oggi solo più digitale! :-)
Ah, già, qualche anno fa ho provato un'enorme soddisfazione ad auto-pubblicarmi un libro con lo scopo di aiutare le donne in difficoltà per una gravidanza che a volte non vuol proprio arrivare (link affiliato Amazon: amzn.to/2IvwLVV).

[@gabrieleaci888]

Mi permetto di sottoporre una domanda, anzi forse più di una, che mi sono fatto molto tempo fa, e che mi ha fatto optare per scegliere una adeguata integrazione nutrizionale, basata sul mio stile di vita. E' vero oggi sulle nostre tavole non manca niente, ma siamo sicuri che le sostanze nutritive che trovo dentro una mela o nel pesce o nella carne o in qualsiasi verdura, magari presa al supermercato, equivalgono e/o non hanno subito alterazioni rispetto a un frutto o un pesce, che mangiava mio nonno 50/60 anni fa? Seconda domanda, nel caso tutto ciò fosse rimasto uguale, come posso assicurare il giusto introito ad esempio, di omega 3, vitamine e minerali, proteine, polifenoli ecc, ogni singolo giorno?

[@RobertoGindro]

Domande intelligenti ed interessanti, grazie mille per lo spunto (se riesco magari potrei fare un video specifico). 1. Al contrario, SIAMO purtroppo SICURI che una mela di oggi sia impoverita rispetto a quelle di 60 anni fa, ma proprio perché oggi non manca nulla abbiamo la possibilità di compensare con quantità e varietà, ad esempio consumando non solo mele, ma ruotando molti più alimenti... ma soprattutto ad oggi nessun integratore può garantire l'insieme dei fitocomposti contenuti in una (seppur impoverita) frutta/verdura. Una delle ragioni per cui la maggior parte degli studi che prendono in esame le integrazioni falliscono alla prova dei fatti è che, molto probabilmente, gli effetti positivi degli alimenti sono legati non a singole molecole isolabili, ma all'effetto sinergico di decine, forse centinaia o più, delle sostanze contenute. Possiamo peraltro contenere un po' i danni avendo cura di optare per la qualità (ad esempio scegliendo frutta/verdura biologica, pesce selvatico, carne da allevamenti NON intensivi e da animali alimentati al pascolo, ...) e facendo in modo di non sprecare nulla (ad esempio le foglie più esterne della verdura, così come la buccia, sono in genere le parti più ricche di antiossidanti, ma troppo spesso le vedo buttare via). Ma veniamo alla seconda domanda che è in qualche modo risposta anche di questa. 2. "Come posso assicurare il giusto introito ogni singolo giorno?" Questo è uno dei più grandi equivoci alimentari attualmente diffusi e la risposta è che non deve! Non è necessario garantirsi ogni giorno l'introito minimo di ogni singolo micronutriente/fitocomposto/..., quello che conta è invece un equilibrio generale in un'ottica di tempo più ampia. È un po' come per le calorie, che "contano, ma non si contano" (cito il Dr. Vendrame), è cioè importante guardare all'insieme della propria dieta e non al singolo pasto. Il minerale che oggi assume in quantità ridotta probabilmente lo assumerà domani in quantità più abbondante e l'organismo ha modo di adattarsi perfettamente con meccanismi di deposito, di risparmio, modulando la quantità assorbita, ... L'aspetto più appagante ed interessante di questo approccio è che si tratta del risultato inevitabile di una continua rotazione degli alimenti, scelti in modo più vario possibile ed attingendo ad esempio anche a verdure poco conosciute o considerate "povere", andando alla riscoperta di cereali antichi e provenienti da Paesi diversi (teff, sorgo, miglio, avena, ...), optando per pesci considerati di seconda scelta, consumando parti dell'animale normalmente scartate (come gli organi). Esistono eccezioni, ma sono limitate a casi in cui la dieta sia in qualche modo vincolata da qualche paletto, ad esempio io tendo ad un'alimentazione vegana e non consumando pesce/carne/uova assumo quotidianamente olio di lino per gli omega 3 e vitamina B12 come integratore, ma un onnivoro che non abbia allergie/intolleranze o altri disturbi di salute e che possa quindi far ruotare gli alimenti nell'arco diciamo della settimana avrà assunto tutto ciò che è necessario, probabilmente in modo molto più efficace di quanto accadeva 50 anni fa quando si era molto più soggetti a fattori quali stagionalità/carestie/produzioni locali (non mi fraintenda, per quanto possibile cerco di acquistare a chilometro zero, ma anche questo sarebbe un discorso complesso e non voglio divagare). Grazie, grazie mille per la splendida domanda e nel mio piccolo rimango a disposizione.

[@cristianfosci6255]

io faccio un ragionamento a ritroso... raggiungere e mantenere una alimentazione COMPLETA cosi' come la intende il Dott. Gindro credo sia impossibile, troppe rinunce, troppo rigoroso impegno... anche riuscendoci, non si puo' sorvolare sull'aspetto che, come giustamente fa notare la Dott.ssa Carlotta Gnavi, che seguo come seguo il Dott. Gindro ed il Dott. Ongaro, i terreni di coltura di oggi verosimilmente sono gravemente depauperati dei nutritivi che ci forniscono gli alimenti anche i piu' "BIO" sul mercato. Ergo ritengo che l'integrazione alimentare non solo sia "cosa buona e giusta" ma addirittura necessaria! naturalmente in proporzione alla forza di volonta' ed alla capacita' di infliggerci punizione di ognuno di noi, nel senso che alla nutella IO non rinuncero' mai totalmente! convinzione personale... Saluti e Auguri di Buone Feste!

[@RobertoGindro]

Grazie mille per il tuo punto di vista!

[@alessandrofoglia6731]

Mi dispiace con questo video ha perso molti punti ....

[@lilianabeschin153]

Veramente complimenti per la maniera e l'eleganza nell'esporre le proprie convinzioni e a proposito di questo vorrei chiederle gentilmente cosa ne pensa degli integratori per le articolazioni e la cartilagine.grazie

[@RobertoGindro]

Grazie di cuore per le sue parole! Immagino faccia riferimento a glucosammina e condroitina e, per quanto sia difficile riassumere in poche parole, credo che ci sia una qualche efficacia di fondo, ma che nel complesso siano meno efficaci di quello che il marketing vorrebbe farci credere. Avevo approfondito qui l'argomento: www.farmacoecura.it/integratori/glucosamina-solfato-a-cosa-serve-effetti-collaterali

[@lilianabeschin153]

@@RobertoGindro grazie mille chiarissimo e fin troppo gentile

[@lilianabeschin153]

Approfitto ancora della sua disponibilita' per chiederle: quando l'apparecchio per misurare la pressione rileva una aritmia,significa che c'e' stato un episodio di extrasistole o una FA? Grazie

[@RobertoGindro]

@@lilianabeschin153 Dipende dall'apparecchio, ma a meno che non sia specifico per la fibrillazione atriale purtroppo generalmente non è dato saperlo, indica solo un episodio aritmico senza specificarne la natura.

[@simonelavecchia6980]

Complimenti, gran bel video!

[@giancarlogrammi122]

Dottore mi scusi ma per incrementare la serotonina cosa bisogna mangiare?

[@RobertoGindro]

Avevo scritto un po' di tempo fa questo articolo, spero che possa aiutare: www.farmacoecura.it/depressione/serotonina-cose-e-come-aumentarla/

[@g.p.8194]

Ci sono più punti da considerare: a) impoverimento dei terreni, ma anche differenze tra acqua di fonte, di falda e desalinizzata, b) la quantità ideale (seguendo le quantità considerate ad esempio da Ongaro e da Vendrame) sono praticamente irraggiungibili in relazione a tutti i nutrienti con la sola alimentazione, anche a voler prendere in considerazione la settimana e non la singola giornata; c) lo stile di vita diverso, basta pensare al tempo trascorso all'aria aperta dall'uomo medio qualche decennio fa rispetto a un abitante attuale delle città; d) l'invecchiamento, che limita la capacità di assorbimento, ma anche la quantità di cibo ingerito con ulteriore difficoltà a raggiungere livelli ideali; e) la perdita di nutrienti dovuta alla conservazione degli alimenti per tempi più lunghi: mangiare l'insalata raccolta un' ora prima nell'orto non è uguale a quella che è rimasta due giorni al supermercato e poi quattro nel frigorifero

[@RobertoGindro]

Condivido quasi tutti i punti, grazie mille per la sua testimonianza! Quasi, perché ritengo che tanto uno stile di vita più sano quanto una dieta completa possano e debbano comunque essere perseguiti, perché sufficiente a colmare le esigenze (tutte vere le considerazioni sull'impoverimento delle risorse, ma allo stesso tempo abbiamo oggi un accesso al cibo impensabile anche solo 100 anni fa; in altre parole, l'insalata del supermercato non è ricca come quella dell'orto, ma non è difficile mangiarne un po' di più, e allo stesso tempo non è difficile aggiungere anche altre verdure nella stessa insalata per aumentare ulteriormente l'apporto). D'altra parte 100 anni fa se finivano le scorte di cavolo fermentato a causa di un'annata storta si stava senza, oggi si compra in giornata. Non mi fraintenda, come anticipato condivido tutti i punti, quello che mi spaventa è tuttavia far passare il messaggio che un integratore compensa perfettamente l'apporto vitaminico del cibo, perché ci si perde invece la fibra e le decine (centinaia? di più?) di fitocomposti dei vegetali irriproducibili negli integratori. Con tutte le ovvie eccezioni del caso, ovviamente (B12 per i vegani, ad esempio).

[@g.p.8194]

@@RobertoGindro secondo me la questione è a monte: quali sono le quantità corrette? Perché se parliamo di valori minimi nessun problema, ma se parliamo di quantità consigliate nei canali come quello di Ongaro o Domande al nutrizionista riuscire a trovare il giusto quantitativo solo negli alimenti con un'alimentazione da 2000 kcal è ai confini della realtà. Partiamo con un valore nel sangue di vit D da 60 a 80 ng/ml, che per un impiegato a fine inverno nel nord Italia vuol dire mangiare quantità assurde di funghi, fegato e pesce grasso. Anche arrivare al target di 1,5-2 grammi di vitamina C senza bacche di rosa canina o altre cose particolari è complicato. Ma il problema è raggiungere tutto di tutto, non tanto il singolo micronutriente badando intanto anche alla quantità dei micronutrienti e magari alla qualità. Se poi si aggiunge che si possono avere delle particolarità (es. una donna con ciclo abbondante e che suda molto dovrà assumere più magnesio e ferro della quantità standard) la faccenda si complica ulteriormente. Se trova una dieta che fa raggiungere la quantità giornaliera ottimale di tutto con alimenti di un normale supermercato e cuocendo ciò che normalmente viene cotto (es. i valori di vitamina C del peperone vanno calcolati da cotto) farei volentieri da cavia per provarla!

[@RobertoGindro]

@@g.p.8194 Di nuovo ottime considerazioni, grazie mille! Rispondo in modo un po' sintetico e me ne scuso: 1. La vitamina D è un caso a sé, impossibile a prescindere da raggiungere con l'alimentazione. Sole o integratori, con una netta preferenza del primo. 2. Sui valori target non sono invece così convinto della necessità di raggiungere obiettivi così elevati. Se è vero che gli obiettivi proposti dalle linee guida sono forse un po' conservativi (volti a prevenire la carenza, ma non necessariamente ottimali), non dobbiamo dimenticare che nel 99% dei casi il corpo ha necessità che sono necessariamente compatibili con quella che è stata l'alimentazione nei millenni precedenti, quando gli integratori non esistevano e la disponibilità di cibo non era sempre garantita. 3. Discorso vitamina C: tanti guru che predicano la necessità di forti integrazioni (NON mi riferisco in questo caso a Ongaro e Vendrame, due professionisti che stimo) dimenticano sempre di dire che deglutire una compressa da 1 grammo significa buttarne via la maggior parte, perché il nostro intestino non è in grado di assorbirne contemporaneamente così tanta. Mentre è perfettamente in grado di assorbirne un po' dall'arancia della colazione, dal kiwi di metà mattina, dal peperone del pranzo, etc. che sommati ottimizzano la dose totale. 3. Peperone e vitamina C: Il peperone è buonissimo anche crudo! 😉Scherzi a parte, come dicevamo nel punto precedente è la somma che fa il totale. 4. Con tutti i limiti delle mie competenze sono in linea con il pensiero che una dieta plant based (non necessariamente vegetariana/vegana, ma fondata su abbondanti quantità di derivati vegetali) consenta di raggiungere tranquillamente le necessità della maggior parte degli esseri umani (con le dovute eccezioni). Altro aspetto che pochi sottolineano (e che invece il Dr. Vendrame ricorda spesso) è poi la capacità del nostro intestino di adattarsi: c'è carenza di ferro? Dispone di meccanismi per favorirne l'assorbimento, anche e soprattutto quando si parla di ferro non-eme (pensiamo ai tantissimi donatori di sangue vegani, anche donne). Il problema credo che nasca talvolta dalle dosi: in Italia siamo abituati a vedere la verdura come contorno, quando invece dovrebbe costituire ALMENO la metà di ogni nostro pasto (si veda ad esempio il piatto della salute di Harvard). Se dovessi fare dei nomi di diete citerei ad esempio quelle proposte dal Dr. Greger (un po' fanatico sono certi punti di vista, ma secondo me è una scelta dettata dalla considerazione che per ottenere 100 dalle persone bisogna richiedere 150) o del Dr. Barnard.. Restando ai due nostri autori citati prima, sono quindi molto più vicino all'approccio di Vendrame (puntiamo forte sull'alimentazione, poi un po' d'integrazione ci fa al limite dormire sonni più tranquilli, anche se ci sono in letteratura casi piuttosto notevoli di integrazioni vitaminiche che si sono rivelate addirittura controproducenti, ad esempio il beta carotene, pericoloso nei fumatori) rispetto a quello promosso da Ongaro, a cui comunque riconosco la grandissima preparazione scientifica (semplicemente non condivido l'approccio).

[@g.p.8194]

@@RobertoGindro Vendrame punta tantissimo sull'alimentazione, ma anche Ongaro nonostante lo enfatizzi meno la considera fondamentale. Direi che mentre Vendrame ha un approccio più salutistico, mentre Ongaro prende più in considerazione la prestazione sportiva. In più Vendrame ha un approccio che punta a un livello realistico più realistico di "molto buono", mentre Ongaro all'eccellenza. Da qui alcune differenze circa quanto consigliato, ad esempio sul tema Omega 3. Ma sull'opportunità di integrare con multivitaminico, vitamina C, magnesio e vitamina D se non si prende sufficientemente sole, se non ricordo male, concordano. Per quanto riguarda il target credo siano influenzati dalla visione internazionale data dall'esperienza lavorativa all'estero dove le quantità minime e quelle ottimale sono spesso superiori alle nostre.

[@RobertoGindro]

@@g.p.8194 Sostanzialmente condivido! E so di avere un po' il dente avvelenato verso gli integratori in genere, quindi forse patisco anche qualche preconcetto.

[@marco1324661]

Concordo con lei in pieno

[@aceto_di_meme]

C'è anche un aspetto di carattere psicologico. Troppo spesso queste sostanze operano più come placebo, non tanto perché non servano, ma perché alimentano la dopamina del self-care... ma purtroppo siamo totalmente in balia dei produttori e tra multivitaminici, sali, Nac, Tudca, aminoacidi essenziali, efedrina, berberina e chi più ne ha più ne metta il grosso rischio è sostanzialmente quello di aumentare e peggiorare le nostre dipendenze, peggiorando il nostro equilibrio

[@RobertoGindro]

Condivido!

[@calo1966]

Da 34 anni faccio uso quotidiano di integratori di vitamine, minerali e qualche altra sostanza, variandoli nel tempo. Ho letto e sentito di studi che non dimostrano l'efficacia di varie vitamine, ma che hanno preso in considerazione dosaggi ridicoli. Comunque, in mancanza delle tanto decantate "evidenze scientifiche ufficiali", io mi baso su un semplice ragionamento: i terreni sono più poveri; frutta e ortaggi sono, di conseguenza, più poveri; le cause che aumentano i nostri fabbisogni sono ai nostri giorni maggiori rispetto ad alcuni decenni fa, soprattutto i fabbisogni delle vitamine del gruppo B e della C. Quindi, per me, è ragionevole pensare che una buona integrazione sia necessaria, anche tenendo conto che molto probabilmente non conosciamo ancora tutti gli elementi che compongono gli alimenti. Almeno riguardo l'acido ascorbico ho potuto constatare in maniera inequivocabile di vari grandi benefici. Con la glucosamina solfato e l'MSM ho risolto definitivamente uno scricchiolio fastidioso che ho avuto ad un ginocchio per diversi anni. Riguardo tutti gli altri elementi non posso rilevare benefici certi, quindi vado sulla fiducia. I vari problemi di salute che avevo fino all'età di 24-25 anni li ho risolti grazie ai miei studi, alle mie deduzioni e conseguenti scelte, non di certo grazie ai vari medici con cui ho avuto a che fare.

[@RobertoGindro]

Come sa non condivido tutti i passaggi del ragionamento, ma la ringrazio per modi e contenuti della testimonianza.

[@calo1966]

​@@RobertoGindro eh, lo so. 🙂 Quella sull'integrazione è una delle diatribe destinate ad essere eterne.