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Periodico n 17 del 26 aprile 2024
Fase vegetativa: boccioli fiorali distanziati e in fase di rigonfiamento con presenza di mignole.
Effetti degli abbassamenti delle temperature
Nella terza decade di aprile, si è avuta una netta tendenza verso temperature più basse rispetto alla norma stagionale.
Nonostante il passaggio da condizioni quasi estive, con temperature vicine ai 30°C, non si sono riscontrati problemi significativi per gli olivi, se non un lieve rallentamento della loro crescita.
Tuttavia, nelle zone dove le infiorescenze erano già ben sviluppate, potrebbero sorgere delle preoccupazioni, ma, fortunatamente, le temperature non sono scese al di sotto dei 2°-3°C, soglia critica oltre la quale potrebbero manifestarsi effetti dannosi.
Con l'imminente previsione di un aumento delle temperature della prossima settimana, è importante considerare come questo possa influenzare la situazione con un ritorno a condizioni di normalità e accelerare nuovamente l'attività vegetativa.
Tuttavia, è fondamentale monitorare la transizione, pertanto, mentre ci prepariamo a un aumento delle temperature, è essenziale mantenere una sorveglianza costante sulla salute e sullo sviluppo degli olivi. Margaronia dell’olivo: abbiamo già presenze di larve ai primi stadi di sviluppo, nel si richiedesse un intervento, si consiglia di utilizzare Bacillus thuringiensis kurstaki SA12, un batterio che agisce efficacemente contro le larve, è importante seguire attentamente le indicazioni riportate sull'etichetta, ripetere l'intervento rispettando le indicazioni sull'etichetta Tignola dell’olivo: le temperature più basse potrebbero aver ridotto l'attività e la mobilità del lepidottero, causando una diminuzione delle catture nei dispositivi di monitoraggio.
Tuttavia, è importante continuare a monitorare attentamente la situazione e ad adottare misure di controllo appropriate non appena le condizioni climatiche diventano più favorevoli alla sua attività. È consigliabile prestare attenzione a eventuali cambiamenti nelle condizioni climatiche che potrebbero favorire una rapida ripresa dell'attività anche perché si avvina la fase di fioritura dell’olivo.
Mosca dell’olivo: poche le catture rilevate, l'attività degli adulti è stata ridotta probabilmente dall’abbassamento termico.
Cecidomia delle foglie d’olivo: non si sono ancora notati fori di sfarfallamento degli adulti.
La cecidomia delle foglie d'olivo causa danni per la presenza di sue larve che causano la formazione di galle sulle foglie dell'olivo.
Difesa fitosanitaria
Il boro ha un ruolo importante pure nelle fasi di pre e post fioritura ed è da qui che nasce l’interesse dell’olivicoltore. In queste due stadi vegetativi il boro svolge delle funzioni cruciali prima nell’impollinazione poi nello sviluppo dei boccioli pollinici, che sono importanti per ottenere buone produzioni.
Il boro è, infatti, implicato:
• nella sintesi e nella struttura di granuli pollinici, che sono essenziali per una buona fecondazione;
• nel mantenere la vivibilità del polline, cioè la sua capacità di germinare e fecondare l'ovulo, senza un suo adeguato apporto, il polline potrebbe essere meno fertile o addirittura non funzionare correttamente;
• nel processo d’impollinazione contribuisce a trattenere il polline sui pistilli, favorendo il contatto tra il polline e gli ovuli e facilitando così la fecondazione;
• dopo che il polline si è depositato sullo stigma, si forma un tubo pollinico che cresce attraverso lo stilo fino all'ovulo e qui il boro è coinvolto nella crescita e nello sviluppo di questo tubo pollinico, assicurando che possa raggiungere correttamente l'ovulo per la fecondazione;
• a fecondazione avvenuta e nella successiva fase di allegagione il boro è coinvolto nella sintesi di componenti delle pareti cellulari che formano la struttura della piccola oliva nella prima fase del suo sviluppo. Il boro si trova nel suolo in concentrazioni che vanno da 20 a 200 mg per Kg asciutto, proviene dalla scomposizione di sostanze organiche e si presenta come ossi-composti, quali borati, acido borico, ossido di boro e sodio borato.
La quantità di boro rilasciata dalla materia organica può variare secondo diversi fattori, come il tipo di materia organica presente, il pH del terreno e le condizioni climatiche.
Cocciniglia mezzo grano di pepe: l'attuale situazione indica che solo circa il 2-4% delle uova è schiuso.
Data questa percentuale bassa, al momento non è necessario alcun intervento fitosanitario. Tuttavia, è importante continuare a monitorare attentamente.
Periodico n. 17 del 26 aprile 2024
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