Masochismo politico: alle radici dello "antiamericanismo"

L'odio per la "America" e tutto quello che rappresenta e' diffusissimo in Italia.
E' un odio masochista, okay. Ma da dove viene e cosa lo rende cosi' forte e diffuso nel nostro paese?
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Art by Susanna Panfili / susannapanfili
Liberi Oltre le Illusioni: / liberioltre .

[@matteogarzetti]

21:30 Breve testimonianza. Ho studiato canto ambrosiano. Esistono manoscritti, dal xii secolo. A Milano e dintorni sono tanti, chiusi e dispersi in mille sgabuzzini e sottofondi di sacrestia, per accedere ai quali bisogna fare salamelecchi a sotto-specie di chierichettoni, e moduli previ di richiesta, per poterli leggere le 2 ore di apertura pomeridiana dell'archivio-sgabuzzino. Ne hanno comprati 3 i colleghi di Harvard (Mass.): in un anno erano e sono consultabili on line in alta definizione, GRATIS. (W il prof. Kelly!) Questo per dire che anche nelle discipline storiche la cosiddetta superiorità italica (e forse anche europea) è spesso in realtà la percezione di - QUANTO GRANDE è IL CULO che riesci ad appoggiare sul "tesoro", e - QUANTO INESTIMABILE è il tesoro la cui fruizione stai bloccando.

[@michericky]

Il racconto di Palma è qualcosa di bello!!! Una visione vera e sincera dell’Italia pre e dopo guerra… onestà intellettuale all’ennesima potenza!!! grazie 🙏🏻

[@alessiodegheri7877]

Senza il piano Marshall oggi staremmo ancora con una economia da terzo mondo. Se in Italia viviamo bene il merito è solo degli USA

[@giusepperocchi2979]

Ah, in Italia vivete bene ?

[@alessiodegheri7877]

@@giusepperocchi2979 tu dove sei scappato? Chi ha i cosi resta in Italia, solo i ka-goni e i traditori scappano all'estero

[@giusepperocchi2979]

@@alessiodegheri7877 Scusa, non ho capito se sei d’accordo con te stesso… in Italia si vive bene o ci vogliono “i cosi” per restarci ?

[@alessiodegheri7877]

@@giusepperocchi2979 ah ah ah ok ok

[@MicheleBoldrin]

In italia si vive peggio che in certi altri posti e meglio che in altri ancora. Quindi la domanda rilevante e': tu dove vivi e con cosa la confronti? DOVE si vive meglio che in Italia? Se non sai rispondere e meni il can per l'aia sei solo un chiacchierone.

[@CosmoVitelli789]

Nonostante non sappia rispondere sul perché generazioni pre TV hanno attrito verso gli Usa, credo che l idea di America che si è creata nelle nostre menti "catodiche" è quella di una popolazione piena di armi ed invasati che sparano nei fast food, certo terra di libertà, ma dove c'è da aver paura a fare l'autostop (insomma l arte visiva tele-cinematografica ha molto peso a riguardo secondo il mio modesto parere)..poi bisogna filtrare ..cosa complicata😎

[@AngeloGianniCicconi]

Purtroppo quando vedo calenda mi torna sempre in mente crozza, c'era uno sketch che riprendeva le frasi che lui pronunciava "io di politica non ci ho mai capito niente"... 🤣🤣🤣

[@fabriziomacaluso333]

A proposito dello spesso immotivato senso di superiorità di noi europei nei confronti degli americani, ricordo ancora una bellissima vignetta del mai abbastanza celebrato Fremura dove, in maniera speculare, si vede un ricco americano, conscio e pago dei suoi successi, posare davanti al ritratto del suo antenato, un poveraccio messo male in arnese. Sotto un europeo straccione che guarda con orgoglio e nostalgia il quadro di un suo avo nobile. Credo s'intitolasse "Gli avi"

[@edwardblack9263]

Meraviglia. Grazi per aver condiviso. Sarebbe bello poter trovare l'immagine

[@Alessandro_Botto]

35:04 Esatto! Questo va chiesto ai filo-puntiniani !

[@aiolos000]

consiglio sempre il video "The Internationale Left Wing Parties Parody, ThDubya": decisamente divertente

[@marianocolombatti4942]

Ma Orsini ha mai detto qualcosa di diverso dalle affermazioni di Putin o Lavrov? A parte le altre cose eticamente raccapriccianti col tono da prefica che gli escono

[@ninocolnaghi3403]

Direi di si la posizione di Orsini è estremamente diversa perchè racconta di una devastazione sui civili ucraini che i russi negano.Non difende nella maniera più assoluta Putin ed i suoi valori ma vorrebbe trovare una soluzione diplomatica per mettere fine a questo massacro il prima possibile. Anche se si è dalla parte della ragione forse gettare benzina sul fuoco non è la strategia più saggia.È inutile continuare a ripetere che Putin è una merda ciò che conta è ottenere dei risultati tangibili.Sull'invio di armi a differenza di Orsini io non sono contrario sono per leggittima difesa di uno stato sovrano.Più che altro bisogna essere molto moderati nei toni. Più che mettere Putin con le spalle al muro militarmente bisogna metterlo diplomaticamente con delle concessioni ragionevoli che smascherino sue ulteriori ambizioni di guerra.

[@marianocolombatti4942]

@@ninocolnaghi3403 Orsini è come quelli che dicono "non sono razzista ma" e poi elencano idee prese pari pari dal KKK. Togliendo tutte i suoi toni da avanspettacolo, ha detto sostanzialmente 4 cose: -l'Europa deve dividersi (cosa a cui Putin lavora da sempre) -non bisogna aiutare l'Ucraina con le armi -bisogna togliere le sanzioni a Putin -bisogna dare a Putin quello che vuole (che siano donbass crimea o l'ucraian intera....magari anche il mondo già che ci siamo) Si certo, infiocchetta ste cose con i suoi toni drammatici, l'ansia, gli occhi a palla eccetera, ma sostanzialmente dice questo. Che è la stessa cosa che vuole Putin (ma va?). Oltre ad aver detto cose per me eticamente raccapriccianti che mi hanno fatto proprio vomitare, della serie spero di non diventare mai come lui. Ma questa ovviamente è una opinione personale. Che lui voglia che Putin abbia ogni cosa che chiede invece è un fatto

[@aleuomoimmaginario2023]

@@marianocolombatti4942 l'ho visto un paio di volte su La7, a me era parso che in realtà volesse sanzioni più dure ed efficaci (dal suo punto di vista, chiaro, quindi della sola Italia una volta separatasi dall'UE). Sul resto dell'elenco sì, anche a me è parso esattamente ciò che scrive.

[@Sars78]

Sulle questione della fascinazione per Putin si possono probabilmente fare riferimenti tanto all'euristica della disponibilita' (cito da wikipedia: 'scorciatoia mentale che si basa su esempi immediati che arrivano alla mente di una determinata persona quando valuta un argomento, un concetto, un metodo o una decisione specifici', e Putin per ANNI ED ANNI ha invaso l'occidente con immagini di grandezza, coraggio, sfarzo, giustizia) quanto al fattore (forse correlato) dell'amigdala, una componente del cervello umano, che, ricito 'può reagire prima che la corteccia sappia che cosa sta accadendo, e questo perché l'emozione grezza viene scatenata in modo indipendente dal pensiero cosciente, e generalmente prima di esso'. Se qualcuno ha voglia di capire come l'uomo sia ben altro che pura razionalita', i testi di Tversky e Kahneman (Euristica) e di Sapolsky (Amigdala) sono li ad aiutarci. Se poi vogliamo capire perche' questi sbandamenti siano pericolosi, si pensi alla cocciuta resistenza delle dissonanze cognitive, come gia' studiate negli anni '50. Mentre noi studiamo questi argomenti per capire l'uomo, altri probabilmente ne approfittano per gettare fumo negli occhi.

[@andreamunari5800]

Grazie

[@Matutazo23-y7e]

Yo amo América, es mi continente.

[@luciodalla134]

Interessante come sempre, non sminuirei in ogni caso anche queste nuove varianti linguistiche come la schwa. Ricorderei anche che ogni derivazione culturale messa in atto da noi umani è un fondo un artifizio. Vi consiglio di approfondire con le interessanti letture di Federico Faloppa.

[@Barbagianni_spelacchiato]

La schwa è una cavolata così grande da occupare un oceano.

[@gio87able]

Con usura abbiamo Adriano Palma su KZbin e questo ci ripaga assai ✌️

[@riccardoarpea9966]

penso di aver riscontrato, negli ultimi dieci anni in particolare, una tendenza nel ragionamento di molte persone nella quale mi sento di far ricadere anche l'antiamericanismo di cui si discute. premetto che questo mindframe mi sembra molto comune nel mondo dei social (forse è nato proprio al suo interno, ma è difficile dirlo senza condurre opportune ricerche in merito), ed è opportuno tenerne conto a mio avviso dal momento che di solito sui social si sta con una sorta di costante urgenza di dimostrare qualcosa, come a voler perennemente ribadire di essere migliori degli altri. ricorrerò a due termini che sovente vengono utilizzati per parlare del mondo dell'intrattenimento, ma fondamentalmente si tratta di una dicotomia tra hipster e normie, dove hipster è colui che ha una conoscenza più profonda, di cose ignote ai più, mentre il normie è quell'individuo epitome della massa, passivo agli stimoli del mondo, che conosce e apprezza solo ciò che è popolare, banale e ovvio. questo modo di intendere le cose è trasversale, si applica ai campi più disparati, e si manifesta come una dimostrazione di più grande intelletto da parte dell'hipster, capace di guardare oltre il velo di ciò che è apparentemente ovvio e spingersi più in là col pensiero, fino a vedere oltre ciò che la massa dei normie vede. è la mentalità dietro i complottismi (svegliati, io vedo cose di cui tu che sei obnubilato dalla narrativa dominante non ti rendi conto e mo te le spiego), che poi è la stessa di chi in ambito musicale schifa la musica popolare perché il progressive più astruso è dimostrazione di gusti migliori. l'assunto alla base di una dinamica del genere è che l'ovvio è stupido perchè è alla portata di tutti, mentre dire cose non ovvie è dimostrazione di più grande intelligenza. quindi dire il non-ovvio ti fa apparire più furbo agli occhi degli altri. bisogna distinguersi a tutti i costi dalla massa, che è banale. e siccome siamo cresciuti tutti quanti (almeno noi di quest'ultima generazione, dai millennials in giù) sentendoci dire che siamo speciali, sta cosa si deve vedere. quand'anche la vita ci smentisse, sbattendoci in faccia la realtà (per alcuni piuttosto dura da digerire) che non siamo migliori degli altri, non abbiamo niente di speciale e va bene così, c'è chi sente l'esigenza di costruirsi almeno su internet un racconto di cui invece può essere protagonista. e si sa, il protagonista della storia ha sempre qualche connotato di eccellenza, una qualche sorta di superpotere. in questo rientra anche l'antiamericanismo. di nuovo, non vorrei fare discorsi generazionali, tuttavia mi trovo a dire che la mia generazione è cresciuta imbevuta dal soft power americano: i film, i fumetti, i telefilm, la musica, i videogiochi. in questo caso l'ovvio, il banale, è rappresentato da tutto ciò che è cultura americana. il figo della situazione è chi se ne discosta (e c'è anche da considerare che molta della cultura che viene esportata dall'america è in realtà controcultura americana, quindi parliamo di media USA critici degli USA, dai film contro la guerra in vietnam, a jimi hendrix che suona male l'inno, fino ai rage against the machine e a tutti i movimenti woke. si potrebbe quasi dire che l'america stessa è antiamericana, per certi versi). e quindi magari cominci al liceo quando per suonare la chitarra (grazie mtv) finisci nei circoli dei musicisti di sinistra o anarchici da manifestazione, ti fai due canne e cominci a dire che però l'america fa la guerra e la guerra fa schifo, e quindi fanculo la guerra e fanculo pure l'america, non mangio più al mcdonald, il kebab è il mio mcdonald. solo che la naturale conseguenza di questo è che quando arrivi ai trenta diventa qualcosa tipo "ok putin ha fatto la guerra ma anche l'america fa le guerre, perciò forse se anche gli altri reagiscono non hanno tutti i torti". il fatto curioso è che questo antiamericanismo trova le sue radici nella controcultura americana che fa comunque parte della più grande cultura americana per esteso. e quindi ecco perchè la vigliaccata di sputare nel piatto in cui si mangia, ma senza cambiare piatto. sta gente pensa probabilmente di far parte del quadro, come la controcultura ha sempre fatto parte della cultura americana. solo che sembra non ci si renda conto delle ripercussioni pericolose di fare una cosa del genere durante una guerra quando l'alternativa culturale a cui si guarda è un totalitarismo. che va bene essere bastiancontrari, però insomma non dobbiamo necessariamente metterci a mangiare la merda perché la massa pensa che la nutella sia buona e noi s'ha voglia di dimostrare che ci distinguiamo.

[@pierfrancorisoli44]

Parla di Voi !!!

[@robertoparro9754]

Buongiorno

[@fd88web]

38:00

[@luisafraron6303]

Buon giorno

[@Vincenzo_Sabino]

Sovente apprezzo le sue posizioni Prof. Boldrin. Però le chiedo perché rimarca sempre, solitamente se dall'alto Lazio in giù , là provenienza geografica delle teste di cazzo contro cui giustamente inveisce?

[@Vincenzo_Sabino]

Mi è scappato un accento sulla a inavvertitamente, mi perdonerà. Cammino e scrivo

[@danielecevasco4349]

Come si fa ad essere anti americani? Inconcepibile

[@sebastiancrenshaw851]

Secondo me sbagliate a mettere insieme i prodotti materiali di una cultura e lo stile di vita o le forme di pensiero. L'antiamericanismo mi è sempre sembrato nei confronti dello stile di vita, di pensiero, delle forme giuridiche e d'impresa, il prodotto materiale invece non ha mai rappresentato un problema, è come l'acqua bollita, è uguale per me come per il talebano, eppure io non vivo come un talebano nè lui come me, eppure l'acqua bollita la usiamo entrambi. Il prodotto tecnologico, pur se prodotto da una particolare forma culturale, funziona indipendentemente dalla cultura o pensiero che l'ha prodotto, per cui può essere acquisito senza acqisire il pensiero del costruttore.

[@Johnny_Savage]

a differenza delle materie prime, i prodotti complessi sono figli anche della cultura del posto che li produce. nel momento in cui li acquisto, dico (a fatti non a parole) che quel modello di società ha prodotto una cosa utile / bella / che desidero

[@sebastiancrenshaw851]

@@Johnny_Savage Implicitamente, non consciamente per tutti, e anche se consciamente non vuol dire che chi compri un prodotto complesso voglia prendersi anche il modello di società che l'ha realizzato.

[@mbeo7818]

solo una precisazione Laura Granato EX five strars è stata giustamente citata ma dovreste dare maggior peso alla destra italiota che da 20 anni va a braccetto col leader del Cremlino. Berlusconi aveva un rapporto privilegiato e già si sapeva cosa stava accadendo in Russia, per non parlare della Lega. L' aggravante sta nel fatto che se per alcuni "filosofi di sinistra" la Russia può essere considerata come una barriera al povero pensiero occidentale nel secondo caso l'ammirazione per Putin deriva solo dal fatto che la Russia è un paese razzista e fondamentalmente illiberale dove la diversità viene condannata. In ogni caso sarebbe opportuno indagare se dietro ad alcuni politici e personaggi filo Russia non ci siano interessi economici. Non mi stupirei

[@francorebolini8144]

Un bel confronto Boldrin - Pillon ?

[@luciaorfe7084]

Boldrin che nella stessa frase parla di stereotipi "antiamericani" e identifica il prototipo di quel pensiero in una professoressa di lettere classiche "del sud" è impagabile...per tutto il resto c' è Mastercard... per me "un trombone" come pochi

[@luciaorfe7084]

è realmente così cosa? essere portatori di stereotipi razzisti a propria insaputa e rimproverarli agli altri? Lo ripeto trovo Boldrin un gran trombone portatore di una visione semplificatoria della realtà e molto indulgente con gli USA. Il fatto che la Russia di Putin sia un regime semidittatoriale, non trasforma automaticamente gli Usa in un paradiso in terra

[@gianmarcocostanzo4551]

@@luciaorfe7084 Il paradiso in terra non è mai esistito e, tienitelo per te, non esisterà mai. Il pensiero logico è semplice se tu potessi scegliere dove vivere e lavorare sceglieresti gli Usa o la Russia? E perché proprio Boston?

[@luciaorfe7084]

​@@gianmarcocostanzo4551 Per fortuna non ho mai creduto al paradiso in terra ritengo semplicemente che gli USA abbiano svolto un ruolo di primo piano per far precipitare la guerra. Che Putin sia un autocrate non democratico è un' evidenza ma questo non dovrbbe impedire di vedere come gli USA abbiano, "spinto" e lavorato per provocare una reazione di Putin. La Russia si è condannata da sola ma è più che evidente che gli Stati Uniti hanno agito difendendo interessi di parte non proprio limpidi e incuranti dell'esito sanguinoso che ne sarebbe scaturito. Non è certo la vocazione democratica ad aver alimentato la loro pericolosissima politica internazionale- Personalmente non vivrei né in Russia ne negli USA.

[@dariobertelli5567]

In questi giorni ho girato molto le piazze e i bar Italiani e ho trovato tutti d'accordo sul fatto che l'Ucraina dovrebbe arrendersi. Gli Italiani sono un popolo di pacifisti, non siamo Rambo, non siamo cowboy, non siamo Americani anche se ce l'hanno fatto credere per quarant'anni, ora ci siamo svegliati e siamo semplicemente Noi Stessi.

[@n.b.9950]

Siamo pacifisti con una Marina Militare che se volesse prendere il controllo del mediterraneo spazzerebbe via quella russa in tempo 0.

[@dariobertelli5567]

@@n.b.9950 Con questi ragionamenti non si va da nessuna parte. La Russia ha un armamento Nucleare che potrebbe spazzare via chiunque in tempo 0. E l'Ucraina se continua con questa strafottenza rischia di prendersi l'atomica su Kiev e si è giá molto vicini.

[@cosimoindi]

Non confondere pacifismo con viltá. Il pacifista non fa guerra, questo è vero... Ma in caso sia necessario difendersi lo fa. La vita a volte ti pone avanti situazioni difficili e non difendersi è da vili non da pacifisti. Poi quando dici "ce l'hanno fatto credere"... Chi mi perdoni? Mi sembrano i soliti discorsi da complottismo becero da due spicci onestamente.

[@johncharles.5087]

Ecco forse i bar farebbe meglio a frequentarli un po' meno

[@dariobertelli5567]

@Valentino Filipetto La Grande Madre Russia ha dei diritti su quei territori, in più c'è il progetto di fare un Impero Euro-Asiatico.