Buoni i polli campesi...❤❤

Sarà vero?...mah!...

Vallo a dire all associazione Veronesi e alla cura contro il cancro

ascolta anche I TEMI DELL'UMANO: Antonio Galdo "Prigionieri del presente" (Einaudi)

Mi ha convinto ... 3 etti di Culatello tagliato sottile sottile, del suo, lavato pero' !!

la solita propaganda delle lobby della carne

Fonti? La Fao e tantissime altre associazione ONG sostengono esattamente il contrario. Molto discutibile questo video...

qui uno studio che analizza come la carne sia addirittura vantaggiosa rispetto a certa frutta/verdura se comparata sotto il profilo giusto, ovvero calorie-calorie e non peso-peso www.researchgate.net/publication/284712516_Energy_use_blue_water_footprint_and_greenhouse_gas_emissions_for_current_food_consumption_patterns_and_dietary_recommendations_in_the_US

Vergognatevi e basta! Ora si conosce la veritá!

un cartone animato, ovviamente, scelta obbligata, 'che le immagini reali sarebbero cognitivamente dissonanti con gli scopi della narrazione "scientifica", mistificata, mistificante, strumentale e strumentalizzante ;^)

Che video pieno di inesattezze, ma non sorprende dato il bias degli sponsor del video. La vostra definizione di dieta mediterranea è a dir poco fantasiosa: la carne soprattutto quella rossa non ha assolutamente un ruolo rilevante nella dieta mediterranea quella VERA che si studia in letteratura medica. La dieta mediterranea vera è una dieta a base di cibi vegetali (legumi, verdure, frutta e cereali INTEGRALI), dove i cibi animali hanno una funzione di contorno, ma non di alimento principale. Leggete la definizione data da Harvard qui sotto. Pochi ormai consumano la vera dieta mediterranea in Italia, e si vede dato che siamo un popolo con una miriade di problemi sanitari, e con tassi di sovrappeso record. La longevità non è un indicatore di salute, e si stima che si ridurrà per le generazioni odierne che mangiano sempre peggio. È sbagliato far credere che la dieta di oggi, in cui si mangia formaggi, latte e prodotti a base di carne tutti i santi giorni, sia la dieta mediterranea. Questa è la dieta moderna che sta portando al collasso i sistemi sanitari occidentali, altro che salute... www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7754995/ The diet is characterized by abundant plant foods (fruit, vegetables, breads, other forms of cereals, potatoes, beans, nuts, and seeds), fresh fruit as the typical daily dessert, olive oil as the principal source of fat, dairy products (principally cheese and yogurt), and fish and poultry consumed in LOW TO MODERATE amounts, ZERO to four eggs consumed weekly, red meat consumed in LOW amounts, and wine consumed in low to moderate amounts, normally with meals.

Ho scritto un articolo che analizza nel dettaglio perché il report di Carni Sostenibili e la Clessidra Ambientali sono fallaci. Buona lettura! dl.dropboxusercontent.com/u/19149997/Girare%20la%20Clessidra%20Ambientale%20-%20Una%20replica%20scientifica%20al%20report%20di%20Carni%20Sostenibili%20-%20Tommaso%20Querini.pdf

Ma chi è questo Andrea Ghiselli? Ecco qui: www.ilfattoalimentare.it/conflitto-di-interessi-crea-nut.html

Il fabbisogno giornaliero consigliato di vit B 12 è dell' ordine di micro grammi (ovvero milionesimi di grammo), per cui è esagerato scartare un regime dietetico (vegetariano o no) basandosi solo su quella particolare vitamina.

Venduto.

Alessandro Cecchi Paone: “Anche #Expo ricordi l'importanza delle proteine animali”.

Per garantire un elevato livello di sicurezza alimentare, “l’Italia da sola fa più controlli di tutti gli altri Paesi Ue messi assieme”, spiega Maria Caramelli, Direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta: “Se un animale è malato si possono usare gli antibiotici, ma vanno rispettati i cosiddetti tempi di sospensione, per evitare possibili contaminazioni delle carni o del latte”. E i famigerati ormoni della crescita? In Europa e soprattutto in Italia sono vietati da decenni, e sugli stessi c’è “tolleranza zero”. A differenza di altri continenti o di nazioni come gli Usa. L’Italia, inoltre, è l’unico paese che a quelli già obbligatori “aggiunge ulteriori controlli, anche sperimentali, proprio per andare verso il rischio zero”. Il consumatore italiano, secondo Maria Caramelli, è quindi decisamente “molto tutelato”.

Bisogna assolutamente ricordare l’importanza dell’apporto delle proteine animali in una dieta equilibrata, anche nel contesto di Expo. Lo ricorda Alessandro Cecchi Paone, divulgatore scientifico e moderatore dell’incontro in Senato “Una proposta per la Carta di Milano: la Clessidra Ambientale”. “Tutti sanno al mondo che la dieta mediterranea è la migliore”, spiega Cecchi Paone: “Ma bisogna chiarire che questa include anche le proteine animali”. “Ci saranno sempre campagne ideologiche o di interesse contro le carni”, conclude il giornalista: “Ma Carni sostenibili fa un discorso serio, per chiunque voglia approfondire l’argomento”.

Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare e Vice-presidente di Assocarni, ricorda l’enorme valore in termini sociali ed economici della filiera zootecnica. Che, in un momento di crisi economica come quello attuale, genera miliardi di euro di fatturato e dà lavoro a decine di migliaia di persone. Ma anche l’importante contributo che il settore delle carni può dare alla Carta di Milano, eredità che Expo vuole lasciare al pianeta sulla sostenibilità alimentare. “Pochi sono i paesi con un sistema agroalimentare equilibrato e sostenibile come quello italiano, che può diventare un modello di riferimento per tutti”, spiega Scordamaglia: “In particolare, la filiera delle carni italiane può mostrare al mondo come soddisfare il crescente fabbisogno di proteine riducendo al minimo l’impatto ambientale”.

È molto importante non gettare la carne e il cibo nella spazzatura. Per motivi economici, ambientali e anche etici. Non sprecare il cibo, e non sprecare in generale, può essere inoltre “una meravigliosa e gratuita terapia contro l’indifferenza”. Lo fa presente Antonio Galdo, giornalista e fondatore del progetto Nonsprecare.it. La filiera della carne, in particolare, presenta dei buoni numeri in termini di riduzione degli sprechi e di valorizzazione degli scarti. Per vari motivi, anche qui sia di tipo economico che sociale.

“La presenza di proteine animali in una dieta equilibrata è estremamente importante”, spiega Andrea Ghiselli, nutrizionista e ricercatore del CRA-NUT: “Non si tratta solo di proteine, ma anche di altri elementi. Come ad esempio ferro e zinco, e molte vitamine. Come la B12, completamente assente negli alimenti vegetali”. Se si consumano solamente alimenti di origine vegetale, inoltre, si assumono automaticamente molte più calorie.

La trasmissione di Rai Uno "A conti fatti" va in provincia di Modena per capire come funziona la filiera della carne bovina. Per spiegare la catena del valore delle carni bovine dall'allevamento al supermercato, intervista Serafino Cremonini. Che, fra le altre cose, svela alcuni aspetti interessanti che non si conoscono. Uno su tutti: quello relativo al foraggio dato agli animali, fatto generalmente di silomais, alimento zootecnico che si ottiene dalla trinciatura della pianta intera di mais proveniente dai campi della zona. O quello delle etichette in fase di lavorazione, che come una carta di identità tracciano ogni caratteristica delle carni.

Secondo Evelina Flachi, specialista in Scienza dell’Alimentazione e giornalista, la dieta mediterranea si rapporta allo stile di vita, e quello degli italiani è avvantaggiato rispetto alle abitudini di Paesi Oltreoceano, che tramite diete squilibrate ci mandano messaggi non adatti al benessere e alla prevenzione. Secondo la professoressa Flachi, le dosi di carne consigliate dai nutrizionisti, che con le proteine della carne generalmente consigliano una buona dose di verdure, portano anche la dieta degli italiani a non avere gli impatti ambientali di cui spesso si sente parlare.

L'oncologo S. Zurrida: “Negli ultimi anni la carne è stata colpevolizzata e presa di mira ingiustamente” (VIDEO)

Il Campese, pollo allevato all’aperto, è il prodotto di eccellenza di Amadori. Accuratamente selezionato tra le migliori razze, il Campese cresce in allevamenti all’aperto ed è libero di razzolare in ampi spazi coperti di vegetazione. Il Pollo Campese è 100% italiano, ha una alimentazione 100% vegetale e no OGM, a base di mais, grano, orzo, altri cereali e soia. Non solo, dà anche lavoro a oltre 100 piccoli allevatori pugliesi! La sua sì che è una... carne sostenibile!